[ix].happy fucking birthday, kiyoomi

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Con il fatto che siamo due fratelli con una sorella piccola, casa mia è sempre un disastro, per un motivo o per l'altro. C'è da dire che, però, Oikawa e Kita ci hanno messo del loro per creare ancora più casino del solito. 

Appena apro la porta di casa, seguito da Suna, il mio primo istinto è quello di voltarmi e non tornare mai più. Vivere per strada non può essere peggio di questa tortura. O forse sì, a pensarci bene, visto che dovrei stendermi su una panchina. Direi che posso resistere qualche ora in mezzo a questo casino.

"Potevate dirlo che era una festa a tema" scherza Suna, togliendosi la leggera giacca di jeans che indossava. Oikawa aggrotta le sopracciglia, inclinando la testa di lato.

"Non ho capito"

"C'è un porcile qui dentro Tooru" spiega Kita che, come al solito, è veloce nel capire le battute di Suna. 

"Okay, ma che c'entra con la festa a te- oh, no, niente, ho capito. Vaffanculo, Rin" 

Mi scappa una breve risata, sono talmente abituato a uscire solo con i ragazzi del club di pallavolo che, a volte, mi dimentico di quanto sia divertente stare con i miei altri amici. 

Kita da una pacca sulla spalla di Oikawa, sorridendogli, mentre Suna gli fa la linguaccia e si siede sul divano. 

"Oh, comunque, Suna è riuscito ad innamorarsi in trenta secondi, prima" dico, sedendomi accanto a lui, mentre Kita si siede sulla poltrona dall'altra parte della stanza e Oikawa, che come al solito deve fare quello alternativo, si siede sul tappeto. Entrambi si voltano prima verso di me, poi verso Suna. Oikawa ride.

"E di chi ti saresti innamorato, sentiamo" chiede Kita, nascondendo il suo sorriso dietro il palmo della mano. Sorrido ampiamente, pronto a imbarazzare Suna.

"Ed è qui che arriva il bello, tenetevi forte! Suna Rintarou è riuscito a prendersi una sbandata per l'unico ed il solo Miya Osamu" 

La risata che Kita si lascia sfuggire è contagiosa. Il discorso sarebbe potuto andare avanti all'infinito, se solo Daishou non avesse iniziato a bussare alla porta come un disperato.

"Kiyoomi, ti prego, abbi pietà, sono fuori da questa mattina e non ho mai dovuto pisciare tanto come in questo momento" 

Kita scuote la testa, alzandosi per aprirgli, come se fosse il padrone di casa. Non che me ne importi qualcosa, mi risparmia la fatica di alzarmi. 

Neanche il tempo di respirare che già sento Komori correre per saltarmi addosso. 

"Auguri Kiyoomi!" mi urla nell'orecchio, abbracciandomi il collo. Per un secondo spero che stringa troppo e mi strozzi.

"Grazie, Motoya, spero che ora nessun altro mi faccia gli auguri o mi impicco con la cintura tarocca di Terushima"

"Non è tarocca!"

"Come ti pare, signor "l'ho comprata al mercato a due euro""

Da lì in poi, mi viene difficile ricordami esattamente cosa è successo. So solo che Daishou ha tirato fuori una bottiglia di Vermouth e da lì non ci ho capito più niente.

-

Io, Kita Shinsuke, non penso di aver mai avuto problemi con cotte o cose del genere. Non ha senso starsene zitti quando ti piace qualcuno, a meno che questo non sia già fidanzato (in quel caso sarebbe ancora più stupido innamorarsi), infatti io non ho mai aspettato per dire a qualcuno che mi piaceva. 

Evidentemente, però, non tutte le persone intelligenti hanno lo stesso modo di pensare. Basti guardare come Oikawa aspetta che siano gli altri ad approcciarsi a lui, o come Terushima non provi neanche ad avere una relazione che duri più di due giorni. 

E' proprio Terushima, però, ad avermi fatto pensare a tutto questo. Seduto sulla poltrona di casa Sakusa, sembra concentrato nel fulminare con lo sguardo la bottiglia che ha in mano. Sembra avere qualcosa in mente, qualcosa che lo turba. Da bravo amico quale sono, mi alzo dal povimento, muovendomi un po' incerto verso di lui. Non è che ho bevuto molto, è solo che non lo reggo proprio, l'alcool. 

"Yuuji" lo chiamo, usando il suo primo nome. Di solito lo usiamo solo quando siamo da soli, io e lui, però non è come se adesso ci sia qualcuno che possa sentirci e poi ricordarselo domani. Inoltre, quando uso il suo primo nome, è più facile attirare la sua attenzione. 

Come previsto, i suoi occhi castani si sposano velocemente dalla bottiglia al mio viso e l'espressione che ha in volto si addolcisce. 

"Shinsuke, che sorpresa vederti qui!" dice, ridacchiando. Vuole farmi credere che è ubriaco, ma lo conosco da troppo tempo per cascarci. Sono stato io a farlo bere per la prima volta, so bene com'è da ubriaco. Primo, non pensa. Secondo, non si ricorda il nome di nessuno perchè, appunto, non pensa e non perde tempo a collegare il viso al nome.

"Sono qui da prima di te. Ti va di andare a sederci fuori per un po'?" chiedo, porgendogli la mano. Lui abbassa lo sguardo, osservandomi la mano, prima di sorridere e alzarsi, senza prenderla. 

Oh.

Sorrido, camminando in mezzo a Oikawa, Sakusa e Suna. Il primo sta piangendo riguardo a qualcosa che non mi interessa capire, mentre gli altri due sembrano troppo ubriachi per dirgli di stare zitto, come farebbero da sobri. Terushima mi sta vicino e, di nuovo, sorrido. 

Appena apro la porta, l'aria fredda della sera mi fa sbattere le palpebre per scacciare via le piccole lacrime che mi si formano sempre nell'angolo degli occhi, 

"Fa più freddo del solito, stasera" dice Terushima, sedendosi sull'altalena per due sotto al portico. Mi siedo accanto a lui, appoggiando una mano sulla sua coscia, giusto per divertirmi un po'. Lo guardo con la coda degli occhi mentre apre la bocca, per poi voltarsi dall'altra parte per non guardarmi neanche per sbaglio. Il sorriso sulle mie labbra si fa più grande. Non sembra notare come le punte delle sue orecchie siano rosse, altrimenti scommetto che le coprirebbe.

Stiamo in silenzio per un po'. Non c'è fretta, dopottutto. So già cosa vuole dirmi e lui sa perchè l'ho portato fuori. Terushima è intuitivo, nonostante non faccia niente per dimostrarlo. Ci vuole un po', per capirlo, ma è così. Che gli piaccia o no, lo conosco, e so come finirà questa sera. In qualunque modo finisca, lo so.

Una macchina passa troppo velocemente davanti al giardino, facendo sobbalzare Terushima, a cui non piacciono i rumori forti e improvvisi. Di riflesso gli accarezzo la gamba, questa volta non per stuzzicarlo, ma per calmarlo. Errore mio, c'è da ammetterlo.

"Okay, va bene, ho capito che l'hai capito, non c'è bisogno di farmi impazzire" dice a denti stretti, chiudendo gli occhi. Mi torna il sorriso sulle labbra e decido di divertirmi un altro po'.

"Non so cosa intendi-" avrei voluto dire qualcos'altro, ma Terushima mi prende per il colletto e mi avvicina con uno strattone. Guarda le mie labbra, poi i miei occhi.

"Posso?" chiede in un sussurro. Non so neanche se me lo sono immaginato. Annuisco, ignorando il modo in cui il mio cuore mi batte in gola. Non c'è motivo di essere nervoso. 

Non fingo dicendo che lo aspettavo da tanto. Terushima mi è sempre piaciuto, fin da quando l'ho conosciuto, durante il suo primo anno. Ma lui non è mai sembrato interessato, quindi ho semplicemente messo via i sentimenti per lui. Sono bravo ad aspettare o, nel caso, ad andare avanti. Non nascondo, però, che dopo quattro anni sentire il tocco leggero e quasi spaventato per un rifiuto delle sue labbra sulle mie sia quasi come respirare l'aria fresca della sera dopo essere stato chiuso in casa tutto il giorno. 

Non dura molto. Un semplice tocco delle labbra, timido, qualcosa che è quasi fuori dal personaggio di Terushima. Ma va bene così, questo Yuuji è solo per me da vedere. Posso aspettare. 

angolino di gen

pspsps terukita stans come get your food

bene !!! questo capitolo é quello che segna la fine del prologo della storia, da qui i sakuatsu inizieranno ad andarsi dietro + succederanno altre cose

++ pls ditemi se il cambio di pov va bene, vorrei farlo anche per altri personaggi, ma ditemi voi 👉👈

also divertente come io dica "aggiorneró di piú!" e poi sparisca per due settimane 😐

end up here [𝚜𝚊𝚔𝚞𝚜𝚊 𝚔. + 𝚊𝚝𝚜𝚞𝚖𝚞 𝚖.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora