Atena

71 3 0
                                    

Conosciuta anche con il nome di Athena o Minerva, in latino, era la dea protettrice di Atene. Era anche la dea della sapienza e della guerra, ma a differenza di Ares non pretendeva violenza dai suoi protetti (Ulisse, Ercole, Achille e Giasone), ma azioni di riflessioni e tatticità. Anche protettrice dello Stato e delle leggi.
Nei dipinti e nelle statue è facilmente riconoscibile grazie all'armatura, composta dall'elmo, la lancia, la ccorazza e lo scudo rappresentante Medusa. Altro elemento di riconoscimento è la civetta che è il suo animale sacro.
Atena nacque dalla testa di Zeus, dopo che quest'ultimo aveva inghiottito la sua prima moglie Metis, dato che Gea aveva predetto che gli avrebbe dato un figlio che lo avrebbe cacciato dal trono.

Atena può essere considerata come la personificazione della vittoria. Nike è una figura alata che rappresenta la vincita stessa e, appunto, è direttamente collegata ad Atena, tanto che le due sono raffigurate come un tutt'uno. Infatti ad Atena Nike è dedicato l'ingresso del tempio dell'antica capitale greca.
Atena può essere considerata come la personificazione della verginità.
Il termine parthenos, infatti, dal greco antico significa vergine e indica il fatto che Atena non si sia mai legata strettamente a figure maschili della mitologia. Ha scelto di essere indipendente. Non sola. Indipendente: sa di bastare a se stessa, è completa così.

—————————————————————————-
Mito di Atena e Aracne:

Atena sebbene fosse la protettrice di tutte le arti e mestieri, preferiva i lavori delicati delle mani delle donne; aveva tessuto e ricamato con le sue mani la veste nuziale di Hera e tutte le donne greche, famosissime tessitrici e ricamatrici, riconoscevano di dovere Atena loro maestra. Una sola donna, di nome Aracne, si rifiutò di riconoscere la perfezione e supremazia della dea Atena. Aracne era molto apprezzata dalle sue parti e un giorno una ninfa le chiese se Atena fosse stata sua maestra, Aracne si rivolse alla ninfa come se le avesse fatto un'offesa. Nella sua presunzione osò sfidare Atena, la dea accettò la sfida. La gara si svolse in una stanza con due telai e durò ore e ore: nella sua tela Atena raffigurava l'olimpo con tutte le sue divinità; nella tela di Aracne, invece, erano raffigurate alcune scene d'amore. Quando le opere furono completate, Atena si sforzò di trovare un difetto, seppure minimo, sulla tela di Aracne che in verità era perfetta; per la prima volta Atena fu ingiusta e presa dall'invidia strappò la tela di Aracne riducendola a brandelli. La giovane fanciulla per il dolore voleva suicidarsi ma fu Atena a salvarla, ma perché il suo orgoglio fosse punito, la trasformò in un ragno, costretta a filare per tutta la vita e ad assistere alla distruzione delle sue ragnatele, da parte degli uomini.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 07, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Miti e Curiosità - Dei Greci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora