XIII - Il ragazzo di ghiaccio

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Damian e Maximillian di abbracciarono subito come due grandi amici che non si vedevano da un sacco di anni, cosa che effettivamente era vera...mentre i due si abbracciarono, continuarono a ridere, felici di essersi finalmente rivisti.

"Dieci fottuti anni, Damian! sei...enorme cavolo! e questi capelli? ricordo li avevi corti...beh, ti stanno molto bene!"

"Anch'io sono felice di rivederti, bello mio...si, sono cambiate tante cose, e credimi non so da dove cominciare!"

I due entrarono in casa di Maxi, che chiudette la porta, per poi accomodarsi...la casa di Maximillian era molto carina visivamente, presentava un'entrata molto spaziosa, cinque stanze molto lussuose e confortevoli, i due si accomodarono nel salotto della casa, seduti di fronte ad un camino acceso, mentre sorseggiavano del latte caldo, cominciarono a parlare.

"Allora...prima di tutto, signorino, spiegami quella mano robotica...volevi compensare qualcosa? Ahahahah!"

Maximillian infatti era un vero burlone, sempre con una parlantina sarcastica, a tratti pungente con chi voleva, si divertiva a chiacchierare con la gente, infatti era tutto l'opposto di Maxos, serio e freddo.

"Lasciando stare certi argomenti...no! comunque, sarò diretto e sincero Maxi...qualche anno fa, io, Aki e tutti gli altri della compagnia, siamo stati uccisi da un'imboscata nemica, io feci tutto per proteggerli ma riuscii nell'intento..."

Maximillian bloccò Damian alzando la mano destra!

"Ehy ehy ehy, aspetta! siamo? sei qui di fronte a me!"

Damian prese un lungo respiro, bevette un sorso di latte e continuò a parlare:

"Io dovevo morire Maxi, ero quasi morto...il motivo di queste protesi è che i miei arti originali sono stati mutilati, l'intero braccio destro e tutta la parte inferiore del mio corpo, ma venni trovato per caso da un emulatore che mi portò in un posto dove venni, diciamo, salvato...mi misero questa roba addosso, e posso dirti che non fù il periodo più felice della mia vita...ci misi qualche annetto solo ad imparare a vivere con questa roba, poi dovetti pure accettare la morte di Aki, dei miei amici."

Maximillian aveva un'espressione preoccupata per Damian, dimostrando tristezza per la sua storia...fissò per un secondo il fuoco acceso, per poi tornare con lo sguardo verso il suo amico.

"E adesso? intendo, hai fatto tutta questa strada per dirmi questo? per carità, è una cosa importante eh"

Damian sorrise, appoggiando la tazza vuota su un tavolino vicino ai due.

"Vedi...ho in mente di diventare primo comandante, calmo! stai calmo!"

Damian alzò entrambe le mani e disse a Maximillian di calmarsi, nonostante esso non si sia mosso minimamente o abbia detto qualcosa, ma conoscendo il carattere di Maximillian si sarebbe aspettato che scoppiasse come un petardo.

"Sono stato alla capitale, ho parlato con gli anziani eh...ammetto che non mi piacque molto come cosa, ma decisero di farmi subito comandante, essendo mio nonno un ex di essi...insomma, potevo diventarlo praticamente subito, tuttavia sai benissimo che bisogna scegliere 3 ruoli precisi"

Maximillian infatti era a conoscenza di tutte le tradizioni e le regole dei comandanti, infatti rispose:

"Un secondo comandante, un cacciatore ed uno stregone personale per tutti i comandanti"

Damian annuii con la testa, mettendo una gamba sopra l'altra per mettersi comodo, appoggiandosi poi bene con la schiena sulla sedia.

"E' questo il motivo per il quale sono qui, Maxi....voglio chiederti di diventare secondo comandante, assieme a me!"

Cronache di Andarox: Il comandante solitario [FINITO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora