XIV - Lo stregone incatenato

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Damian e Maximillian stavano camminando in una strada già lontana da Snow Valley, infatti la neve era quasi sparita del tutto, oppure sciolta...mentre i due camminavano, Damian cominciò a chiedersi dei poteri di Maximillian, sapendo benissimo che il ragazzo possiede un'essenza divina, tuttavia non seppe come la ottenne.

"Senti Maxi...ma i tuoi poteri, com'è che li hai ottenuti? l'ultima volta che ti vidi non li avevi."

"Ah si, vero."

I due si sedettero su un tronco per riposarsi, con Maxi che iniziò a raccontare:

"Quattro anni fa facevo parte di uno dei tanti eserciti di questo cazzo di regno, battaglie lì e battaglie là...ero in prima linea, la battaglia non era neanche tanto difficile, tuttavia ero talmente preso e talmente sicuro di vincere, che buttai per terra il mio scudo, anche se i poveretti dei miei compagni continuavano a dirmi di non farlo...pensandoci bene, dovevo ascoltarli, dato che tre frecce mi beccarono subito, due al petto e una dentro l'occhio destro..."

Infatti gli scudi in dotazione ai soldati ufficiali erano molto leggeri ma anche molto grandi, se Maximillian non lo avesse buttato avrebbe potuto benissimo parare le frecce, ma venne sconfitto dalla troppa sicurezza e dalla sua spavalderia, inoltre il suo occhio destro venne sostituito con uno artificiale.

"Non chiedermi come, ma anche dopo le tre fecce non morii sul colpo, ma ovviamente caddi a terra e non mi restava molto...all'improvviso, apparve accanto a me, seduto, uno strano uomo molto alto e muscoloso, con le mani completamente congelate che sembrava malato e gli occhi azzurri, che mi propose una cosa...mi avrebbe salvato la vita, dandomi un dono secondo lui, e in cambio io sarei dovuto diventare il suo allievo, o una cazzata del genere...non ero mica un'idiota, accettai al volo, ed ecco che mi mise una mano sul petto, e credimi non è stato piacevole!"

Maximillian non entrò mai nei dettagli, non descrisse l'uomo, si limitò a parlare unicamente del potere.

"Sentii un freddo tremendo dentro di me, come se avessi appena ingoiato un iceberg o se mi avessero buttato dentro una cisterna con cinquecento cubetti di ghiaccio, tuttavia mantenni il controllo e non crepai dal freddo...e tutto ad un tratto, mi sentii benissimo, certo i capelli da castani mi divennero azzurri come un drogato, gli occhi vabbè già lo erano...e notai che potevo fare strane cose con le mani...partendo dal fatto che quell'uomo sparii dal nulla, mi aveva dato un potere incredibile!"

Maximillian aprii la mano e la indirizzò verso un albero normale, quando subito dalla mano uscii una vampata di ghiaccio che congelò l'albero all'istante, a quel punto Maximillian formò un pugno e lanciò contro l'albero una piccola pietra fatta di ghiaccio, frantumandolo di fronte agli occhi di Damian, che osservò entusiasta questo potere.

"E questo non è niente, vedi la cima di quell'albero?"

Maximillian prese la rincorsa e subito dopo divenne lui stesso un "onda" di ghiaccio, poteva passare intorno a tutto quello che voleva e fare salti di altezze allucinante, oltre a muoversi alla velocità della luce anche lui, infatti andò subito alla cima dell'albero per poi tornare normale.

"Olè!"

Per poi ri-diventare ghiaccio e tornare vicino a Damian, mollandogli una pacca sulla spalla....durante il viaggio, si notava che Damian era molto cambiato rispetto a qualche annetto fa, il viaggio a snow valley e l'incontro con Maximillian, suo vecchio e caro amico, lo avevano reso più allegro e spensierato, e durante il viaggio di ritorno i due spesso scherzavano e si scambiavano battute.

31/04/2169

Nel frattempo, Remington arrivò al Tumulo Cremisi, un vecchio tumulo dedicato ad un vecchio stregone...Remington aprii la sua mappa e sorrise beffardo, arrivato finalmente al luogo che cercava, per poi entrare dentro la tomba...era curioso il modo in cui si illuminava la via...infatti teneva per terra a destra e sinistra, due piccoli ragnetti metallici che lo seguivano, mentre si illuminavano di una forte luce blu, invece tra le mani Remington teneva la sua pistola ed una mappa.

Subito si fermò per controllare la mappa quando due topolini si misero sopra il suo stivale, infatti i ragnetti emanavano calore ed i due topolini volevano solo scaldarsi...Remington mirò ad entrambi con la pistola e sparò senza esitare, uccidendoli.

"Non quando li ho appena lucidati..."

Mentre continuava la sua strada, si mise ad osservare i disegni posti sul muro, infatti ad Andarox era uso comune nelle tombe scrivere la storia delle persone sepolte sui muri, se si trattavano di persone malvage, allora veniva disegnato cosa fecero e come vennero uccisi...i muri della tomba che Remington stava esplorando, mostravano una persona alquanto particolare...infatti sembrava mostrare una specie di mago, piuttosto basso, con indosso solo un mantello blu notte e dai contorni bianchi, con la testa coperta da un largo cappuccio, mentre la faccia non veniva mostrata.

I muri mostravano lo stregone fare incredibili magie, come scatenare tempeste di fuoco e di ghiaccio, tifoni, maremoti e tanto altro, mentre Remington continuava ad osservarli con molta curiosità, addirittura più andava avanti e più sorrideva...i disegni si conclusero quando si vide lo stregone con due catene rosso cremisi legate alle mani e alle braccia, mentre l'ultima parte mancava, infatti in quel punto il muro era distrutto, ma Remington non ci fece caso.

A quel punto, il pistolero arrivò al motivo per il quale aveva profanato quella tomba...infatti di fronte a lui notò un enorme bara molto larga e lunga, fatta di pietra e con delle catene che la bloccavano, cosa che Remington ignorò...incastrata la mappa dietro i pantaloni, Remington prese un piccolo libricino da una tasca interna del cappotto, cominciando a sfogliarlo velocemente, per poi arrivare al motivo della sua visita: secondo le sue ricerche, dentro quella bara dovrebbe celarsi una spada magica, in grado di uccidere sia esseri umani che non, un'arma che ad uno come Remington risulterebbe perfetta.

Remington mirò con la pistola verso le catene, sparando qualche colpo, tuttavia le catene non subirono nessun danno, anzi, i proiettili rimbalzarono, bucando il cappello di Remington.

Messa via la pistola, estrasse la sua spada e si preparò a distruggere le catene...prese da una tasca del cappotto uno speciale liquido che si era portato, di colore azzurro contenuto in una piccola boccetta di vetro...versò il liquido sopra le catene, e immediatamente esse si congelarono all'istante...a quel punto, Remington alzò la spada e sferrò un fendente sulle catene, frantumandole all'istante!

Immediatamente gli occhi di Remington luccicarono al solo pensare di poter mettere le mani su quella spada, tuttavia appena rotte le catene, la bara si distrusse in un'esplosione, che Remington non potè evitare!

Venne scaraventato contro una colonna, non capendo cosa fosse appena successo...estrasse la sua pistola e mirò la bara, pronto a qualunque cosa, ma accanto a lui si presentò niente meno che il mago presente sui disegni, che gli picchiettò col dito scheletrico sulla spalla:

"Bella pistola!"

Remington si spaventò e mollò una gomitata allo stregone, che all'istante la parò con la mano destra.

"Partiamo col piede sbagliato?"

Remington ignorò le frasi del tizio, provando a colpirlo con la spada, ma di nuovo il mago bloccò la lama sempre con la mano destra, stringendo la lama.

"Affilata come poche, wow, ci sai fare!!"

"Vuoi stare zitto?! chi cazzo sei!"

Remington si allontanò dallo stregone, continuando a puntarlo con la pistola e tenendo con l'altra mano la spada...a quel punto, l'individuo rispose:

"Sono uno che può essere gentile, generoso, posso essere stronzo e spregevole, posso essere scherzoso e chiacchierone, posso..."

A quel punto il mago sparii e si presentò dietro Remington, parlandogli all'orecchio:

"Posso anche essere pazzo, chi lo sà?"









Cronache di Andarox: Il comandante solitario [FINITO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora