Capitolo 1

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La sveglia suona puntuale alle 7:00. Eliott si sveglia dopo solo tre suoni. Allunga la mano sul comodino e la spegne. Poi si siede sul letto. I suoi capelli rossi sono tutti scombinati e sotto gli occhi c’è ancora la matita della sera precedente che non ha tolto. Era il suo compleanno ieri e ha fatto una festa. Ha invitato solo i soliti amici, Hanna, Karl, Madie e John. Non ha molti amici stetti, ma si sono divertiti.

Si alza dal letto posando i suoi piedi scalzi sul pavimento gelato.

“Ricorda: Hai tolto il tappeto, il pavimento è freddo!” pensa ritirando i piedi da terra. Poi si alza ignorando i piedi che si stanno raffreddando a causa del pavimento. Prende le ciabatte dal suo mobile e anche la divisa scolastica. A lei piace. Non era molto articolata, aveva la giacca blu con la gonna in tinta e la camicia. Lei era abituata a metterla con un leggins blu e le sue scarpe di tela bianche che adora. Va così in bagno per lavarsi e prepararsi. Pettina i lunghi capelli per poi raccoglierli in una crocchia ordinata e lasciando scendere due ciuffi avanti. Poi si lava e si veste. Non si trucca pesante: solo il mascara e il lucidalabbra. Indossa gli occhiali e scende per fare colazione.

-Buongiorno Andrea!- esclama vedendo suo fratello intento a preparare la colazione.

-Ciao El!- si avvicina alla sorella e le da un bacio sulla guancia. Nota così il nuovo tatuaggio di Eliott. In verità il tatuaggio ha già una settimana, ma Andrea è tornato a casa solo il giorno prima e non ha avuto la possibilità di vederlo perché Eliott continuava a portare i capelli sciolti.

-Carino Peter Pan!- esclama. –Però forse non dovresti avere tutti questi tatuaggi.- dice.

-Grazie A. In ogni caso me ne devo fare un altro qui, sulla spalla. Poi basta. Troppi non mi piacciono.-  sorride per poi sedersi al tavolo  e prendere il suo succo d’arancia e il cappuccino.

Quando ha finito di fare colazione sale a lavare i denti e prendere il suo zaino, rigorosamente blu e bianco per essere in tinta con la divisa, per poi andare a scuola.

-Il pranzo El!- la interrompe Andrea portandole il pranzo.

-Oh, è vero.- esclama prendendolo.

Quando saluta il fratello, fa ripartire la musica e si avvia a piedi, poiché la scuola è vicina a casa sua, fino a scuola.

-Madie!- esclama la rossa vedendo la sua migliore amica vicino agli armadietti.

-Ei Rossa!- alza la mano Madie. Poi si avvicina.

Madie è bella. Ha i capelli castani che ricadono dolci grazie a quei ricci sul suo viso leggermente abbronzato. Sul viso spiccano i suoi occhi. Verdi, bellissimi.

-Andiamo in classe, dai, non voglio stare in corridoio.- è stata la rossa a parlare, ha sempre avuto questa fissa: troppa gente, mi sento a disagio.

-Prima o poi ti deve passare questo fatto, dai!-

-Non oggi, però- dice la rossa. La sua voce è arrabbiata. Odia parlare con Madie di questo, finiscono sempre per litigare.

-Ma… prima o poi lo devi fare!- urla Madie.

-Non oggi ho detto!- risponde anche lei urlando per poi entrare in classe con Madie dietro di lei.

-Anche l’altra volta hai detto ‘non oggi’ e così anche tutte le altre volte! Quand’è che lo farai?-

-Quando sarò nuovamente ubriaca!-

Finisce così la conversazione tra Madie e la rossa. La professoressa presente in classe, la Foxtrois, le guardava immobile. Per lei loro due erano il prototipo di migliori amiche, quelle che non litigano mai e adesso ha visto le sue idee scomparire davanti ai suoi occhi.

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