Capitolo 9

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Pov's Harry

Nel campo c'era un enorme trambusto, i tedeschi erano agitati perchè i russi ormai erano vicinissimi.
Io volevo raggiungere Louis, ma ero nella baracca, dove dormivamo, insieme ad altri ebrei.
All'improvviso sentimmo esplodere qualcosa, aprii leggermente la porta e vidi che avevano fatto saltare il crematorio, poi un tedesco corse verso di noi.
-Dobbiamo fare una marcia, chi non vuole venire rimanga pure qui*-
Ovviamente restai lì, perchè volevo il mio amore. Vennero da noi due tedeschi e ci portarono fuori, mi venne da piangere.
Ad aspettarci c'erano delle SS con i fucili puntati verso di noi e, cosa ancora più brutta, c'era Louis.

-Soldato, vieni qui- disse un'uomo, rivolto a Louis.
Si avvicinò e ricevette un pugno.
-Sono venuto a conoscienza che hai una relazione con un ebreo, sbaglio?-
-N no signore-
-Perfetto, sarai fucilato insieme a loro-
-NO- urlai, senza pensarci un secondo.
-La prego signore non uccida Louis, se qualcuno deve morire quello sarò io, ma lo lasci stare-
-Quindi sei tu quello che hai sedotto questo soldato-
-Sì-
-Bene-
Estrasse la sua pistola e la diede in mano al mio fidanzato.
-Uccida questo pezzo di merda-
-Non p posso- disse il mio amore.
-Sì che puoi Louis, preferisco morire per mano tua, fallo come mio ultimo desiderio- gli dissi piangendo.








In risposta mi annuì, caricò l'arma e fu pronto a premere il grilletto, quando però, sentimmo una bomba e un tedesco venne verso di noi.
-CI SONO I RUSSI- urlò il soldato.
Così tutti i tedeschi che erano qui, se ne andarono di corsa, tranne Louis che venne da me abbracciandomi.
-È tutto finito Hazza, non devi piangere, da ora in poi starai bene-
-Ho avuto tanta paura-
Ci guardammo e infine, ci diedimo un bacio carico d'amore.

Al mattino presto, davanti ai cancelli di Auschwitz, vidi i soldati dell'armata rossa, venire verso di noi e aprire i cancelli. Finalmente eravamo liberi, ero libero.
I russi ci accompagnarono fuori, ma appena videro Louis, lo presero per portarlo via.
-No vi prego è il mio ragazzo, non fategli del male-
-Come sarebbe il tuo ragazzo? Figliolo ti avrà fatto il lavaggio del cervello-
-Invece no, è sempre stato buono con me. Ha trattato bene anche gli altri prigionieri, ve lo giuro-
-Se questo è vero, quando verrà processato, testimonierai a suo favore. Come ti chiami?-
-Harry Styles-
-E tu tedesco?-
-Louis Tomlinson-
-Ok, i vostri nomi verrano registrati in un elenco speciale-
Dopo di che, portarono via Louis, ma io feci appena in tempo a prenderlo per il viso e baciarlo, come a volergli dire "non ti abbandonerò mai".










Nota autrice
I russi hanno liberato il campo di sterminio, liberando tutti i prigionieri. Come finirà il processo di Louis?

*Le marce, chiamate anche marce della morte, si intendono i trasferimenti (a piedi su lunghe distanze, o in treno, su vagoni scoperti, o anche tramite barcone) di migliaia di deportati verso l’interno del Reich, nei primi mesi del 1945, man mano che gli eserciti Alleati avanzano verso il cuore della Germania. Coloro che non riescono a tenere il passo vengono immediatamente eliminati con un colpo alla nuca; in alcuni casi, i deportati provenienti da est vengono utilizzati per scavare trincee anticarro, in inverno, nel terreno ghiacciato, allo scopo di fermare l’avanzata russa. La mortalità durante le marce era altissima: si stima che i prigionieri che perdono la vita durante il trasferimento variano tra i 250 e 375 mila. Secondo alcuni studiosi, come ad esempio D. Goldhagen, le marce della morte, negli ultimi mesi della guerra, diventano l’estremo strumento di sterminio a cui i nazisti decidono di ricorrere, per continuare a perseguire gli obiettivi della soluzione finale e più in generale di tutto il sistema di sterminio.

Sito da dove ho preso le notizie:
http://www.deportati.it/dizionario/m/marcia_della_morte/

L'amore proibito di Auschwitz (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora