Pov's Louis
Ero contento che Harry fosse guarito dall'influenza, speravo con tutto il cuore che non si ammalasse più, ma questo sarebbe stato impossibile.
Nel campo era molto facile ammalarsi, specialemente di tifo* e speravo che lui non se lo prendesse.
La mia vita stava cambiando, quando passavo davanti agli ebrei e li vedevo in quelle condizioni, mi veniva il volta stomaco, non per loro ma per noi tedeschi. Solo ora mi stavo rendendo conto dell'orrore che stavamo commettendo. Eravamo dei mostri, che cosa stavamo facendo?Stavo aspettando insieme ad altri soldati, l'ennesimo treno con all'interno i prigionieri e, una volta che fu arrivato, iniziammo l'ennesima routine. Uomini da un lato e le donne da un altro.
Questa volta, portai gli anziani nella camera a gas e mentre camminavamo, cominciai ad agitarmi. Poi, prima di entrare nello spoiatoio, una signora mi domandó la stessa domanda che mi facevano sempre i prigionieri, "dove andiamo?" Ed io le avrei risposto "a fare la doccia", mettendo su il più falso dei sorrisi, come ero abituato a fare.
Quando entrarono nella "doccia" il kapò chiuse la porta, io invece corsi fuori, il più lontano possibile da quella cosa.Mi misi dietro ad un baracca e scoppiai a piangere. Dovetti anche trattenermi dall'urlare, perchè se mi avessero sentito, sicuramente mi avrebbero mandato via, dicendomi che ero troppo debole per lavorare nel campo.
-Louis?- avrei riconosciuto ovunque la sua voce.
-Harry che fai qui? Devi andare nella baracca, se ti scoprono...-
-Abbiamo 5 minuti di pausa. Che hai? Perchè stai piangendo?-
-Io...io...- non riuscii a continuare, che ricominciai a piangere.
-Hey non piangere, è tutto ok Louis- si sedette vicino a me, abbracciandomi.
-Mi dispiace, noi tedeschi facciamo schifo, io faccio schifo. Ho portato altre persone a morire oggi, non ho mantenuto la promessa-
-Non fa niente, questo campo è grande, non riusciresti a salvare tutti-
-Farò del mio meglio, soprattutto con te. Non permetterò che tu muoia-
Infine fece un gesto che mi lasciò spiazzato, mi baciò.Pov's Harry
Quando disse quelle parole piangendo, non resistetti e lo baciai. Avevo cominciato a provare dei veri sentimenti per lui. Dopo un paio di minuti, ci staccammo per mancanza d'aria.
-Louis sono felice che ti stia rendendo conto del male che hai fatto-
-Credimi che farò di tutto per aiutare più persone possibili. Perdonami se non sono riuscito a salvare tua sorella-
-Ti perdono Louis, so che hai provato a salvarla. Comunque credo che mi sto innamorando di te-
-Io lo sono da quando ti ho visto la prima volta- mi sorrise e ci baciammo un'altra volta.Mi staccai da lui per via di una sirena, che segnava la fine della pausa.
-Devo andare-
-Va bene, stasera verrò a farti visita-
-Ok...hai un sopranome?-
-Di solito mi chiamano Lou e tu?-
-Haz o Hazza-
-Bene, allora a stasera Hazza-
Ci alzammo e ognuno andò in direzioni diverse.
Ero felice, per la prima volta ad Auschwitz, mi sembrava che il sole splendesse.Nota autrice
Harry ha confessato quello che prova, mentre Louis si è reso conto del male che sta facendo a moltissime persone. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.*il tifo era una delle malattie presenti in molti campi di concentramento e di sterminio. Ma erano presenti altre malattie, come ad esempio la scabbia.
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L'amore proibito di Auschwitz (larry stylinson)
Ficción históricaPuò un soldato delle SS innamorarsi di un ebreo? Riuscirà l'amore a trionfare all'interno del filo spinato?