Due Alpha per un umano

Capitolo 3

Capitolo 3.

Passò un'intera settimana prima che il ragazzo si facesse vivo a scuola.

Scott, Isaac e Jackson notarono subito che il suo odore era cambiato.

Avvertirono anche qualcos'alto d'indecifrato come se da dentro di lui arrivassero tre battiti cardiaci.

Isaac si avvicinò a lui tranquillamente: «Stiles, stai bene?»

«Sì...» rispose lui senza pensarci due volte per poi correre via andando in bagno. Senza pensarci troppo il lupo lo seguì e quando lo vide in ginocchio davanti al gabinetto vomitare gli posò la mano su la fronte mentre con l'altra gli accarezzava la schiena.

«Vuoi che chiami Ethan e Aiden?» gli domandò Isaac senza pensarci due volte.

«Sì...» rispose lui venendo scosso da un altro attacco di nausea.

Il lupo affinò i suoi sensi ricercando la presenza dei due Alpha e sperando che fossero in ascolto disse: «Aiden, Ethan, Stiles sta male. È in bagno...»

Ebbe appena il tempo di terminare la sua frase che i due Alpha entrarono in bagno rivolgendosi al Beta: «Grazie per averci chiamato»

Aiden si avvicinò al ragazzo posandogli una mano su la spalla: «Forse era il caso che restassi a casa. Stai veramente molto male»

«Sono solo incinto. Non mi sembra che sia così grave» ammise lui cercando di darsi una sistemata: «E poi non posso perdere altri giorni di scuola se non voglio essere bocciato»

Appena si riprese si diede una ripulita lavandosi la bocca per cancellare il sapore di acido che aveva in bocca.

«Stasera ti fai controllare da Deaton» disse seriamente Ethan prendendo lo zaino del compagno indugiare.

«Mi ha controllato tre giorni fa» ammise senza pensarci due volte.

«Hai bisogno di qualcosa per la nausea» rispose Aiden alle sue parole.

Il ragazzo annuì senza pensarci due volte.

Poco dopo raggiunsero la loro classe per poter seguire le lezioni.

Al termine di quella mattinata fatta di alti e bassi si diressero all'uscita dell'edificio.

Derek che si era deciso a voler parlare con Stiles per convincerlo a tornare nel branco per poterlo avere vicino, ma quando l'avvicinò avvertì oltre al suo altri due battiti che lo freddarono sul posto.

Sapeva che i bambini di licantropo avuti con degli omega si sviluppavano in fretta, ma non immaginava che dopo due settimane avrebbe sentito il cuore di due cuccioli battere in Stiles.

Aiden e Ethan portarono lo sguardo sul lupo osservandolo perplessi, ma il ragazzo che era troppo immerso nei suoi pensieri tenendo la mano su la pancia non l'aveva visto.

Salirono in macchina poco dopo tornando a casa.

Stiles arrivato a destinazione mangiò qualcosa per poi andare a mettersi sotto le coperte per poter riposare almeno un po' prima dell'arrivo di Deaton a casa loro.

L'uomo arrivò nel tardo pomeriggio accompagnato da Derek.

Aiden e Ethan guardarono il lupo studiandolo attentamente senza dire una parola.

Stiles che era in camera li raggiunse in salotto avvicinandosi velocemente ai due alpha: «Cosa ci fa lui qui?»

«Non preoccuparti. È venuto con me non farà niente contro di te e i tuoi compagni» rispose Deaton rassicurandolo con le sue parole.

«Va bene» rispose lui rilassadosi per poi aggiungere: «Mi servirebbe qualcosa per la nausea»

L'uomo che aveva pensato a tutto gli diede un piccolo flaconcino contenente dieci pastiglie: «Prendine una ogni mattina. Di solito la nausea dura una decina di giorni»

«Ti ringrazio...» rispose lui prendendo il flacone che gli porgeva.

Derek non aveva ancora detto niente restando in silenzio.

Stiles si mise comodo posando la mano su la pancia sospirando prendendo il polso di Ethan.

Il ragazzo posò lo sguardo su di lui: «Cosa succede, Stiles?»

«Ho tanta fame...» ammise senza giri di parole.

«Cosa vorresti mangiare?» gli domandò curioso.

Stiles si prese qualche secondo prima di rispondere: «Della carne»

Ethan annuì alle sue parole alzandosi dal suo posto andando a preparargli da mangiare senza indugiare un attimo.

In quel momento, Derek, disse: «Voglio che tu torni nel branco»

«Ho già il mio branco» rispose Stiles senza distogliere lo sguardo da quello del lupo. 

«Possono venire anche loro con te» aggiunse il corvino.

Stiles scosse la testa a quelle parole non sarebbe tornato a meno che i suoi Alpha non avessero deciso di provare ad unirsi al branco di Derek.

Ci furono diversi minuti di silenzio dove Stiles aveva nascosto il volto contro il collo di Aiden che gli passò il braccio attorno ai fianchi: «Tutto bene?»

«Sì, però, il tuo profumo mi piace» ammise il ragazzo senza riuscire a trattenersi. 

«Ma davvero?» gli chiese lui sorridendo divertito.

«Idiota...» borbottò in risposta Stiles.

Poco dopo Ethan tornò nella stanza con un piatto di carne cotta al sangue.

L'odore di carne fece scattare sull'attenti il ragazzo che allungò le braccia verso di lui.

Ethan ridacchiò avvicinandosi a lui porgendogli il piatto: «Mangia piano»

«Lo so...» rispose lui iniziando a mangiare poco dopo gustandosi quella carne molto lentamente.

Dopo aver fatto il suo lavoro posò la mano su la spalla di Derek dicendo: «Meglio se andiamo adesso»

«D'accordo. Stiles, pensa a quello che ti ho detto» disse il lupo per poi lasciare l'abitazione con l'uomo.

Tornato al loft andò a chiudersi nella sua stanza senza parlare con nessuno.

Isaac notando la cosa disse: «Penso che non l'abbia convinto»

«Lo penso anch'io» ammise Scott per poi aggiungere: «Stiles quando lo feriscono taglia i rapporti con l'autore del gesto e ci mette moltissimo tempo per perdonare»

Il resto della giornata passò tranquillamente per tutti e il branco tornò a casa poco dopo la cena.

Ethan e Aiden non porvarono minimamente a far cambiare idea al compagno, sapevano bene che potevano ragionare con la sua testa e se avesse trovato il modo di usare un possibile legame con loro l'avrebbe fatto.

A ora di cena Aiden preparò da mangiare.

Ethan stava aiutando Stiles a rilassarsi vedendolo teso e piuttosto irritato da quello che era successo, ma avvertì che alle sue carezze lo stavano aiutando moltissimo.

Quando la cena fu pronta si misero a mangiare per poi andare a dormire.

Stiles dormiva bene solo tra le loro braccia facendo scomparire gli incubi che per diversi giorni, prima d'iniziare la loro vita insieme, l'avevano turbato.