Lo bacio in disperata ricerca di un appiglio a cui aggrapparmi per non sprofondare nel caos che ho dentro. Lo bacio, ma sento che qualcosa non va, lo bacio ma non sono quelle le labbra che voglio sulle mie. Non lo sono e non lo saranno mai. E mi sento così fottutamente vuoto, i baci non dovrebbero trasmettere mille sensazioni? Non dovrebbero farti tremare le ginocchia talmente forte da non farti reggere in piedi? Non dovrebbero mandarti in tilt il cervello? Non dovrebbero essere speciali? Allora perché non lo era? Troppe domande a cui dare risposta, ma infondo sapevo il perché. E avrei preferito non saperlo.
Non era Harry che stavo baciando.
Mi stacco immediatamente, cosa stracazzo stavo facendo? Dio, se solo potessi tornare indietro nel tempo ed evitare di farlo. Evitare di vedere quei magnifici occhi verdi fissarmi in quel modo, era sorpresa mista a delusione. E quel pizzico di delusione in quello sguardo mi ha distrutto. Ho sentito letteralmente il cuore spezzarsi, un altro pezzo che si staccava, e chissà se lo riavrò mai. So che sembra così eccessivo, ma non mi aveva mai osservato così, e ha fatto più male di una freccia nel petto.
E faccio l'unica cosa che mi sembra sensata in quel momento, scappo nei bagni del locale. Scappo perché infondo è l'unica cosa che mi riesce bene. Scappare dai miei sentimenti, scappare dai miei problemi, scappare da ogni cosa che forse potrebbe farmi stare bene, perché sono solo un codardo che si rifugia nel dolore. Ho paura di lottare, lottare e perdere quel poco che mi è rimasto.
E mentre raggiungo i bagni sento tanti, troppi sguardi bruciarmi sulla schiena, quello sconvolto di Trevor, quello di Liam e Zayn preoccuparti, quello di sconosciuti che probabilmente non stavano capendo cosa era appena accaduto, e quello peggiore, lo sguardo del mio Hazza.
Raggiungo la mia meta e mi appoggio al lavandino, e mi guardo allo specchio, il mio respiro tremolante appanna il vetro, la pelle umida di sudore, gli occhi spalancati e lucidi di lacrime e le labbra leggermente arrossate per via del bacio. Ero ridotto uno schifo. Mi sciacquo il viso con acqua tentando di migliorare la situazione, va già meglio. Cazzo, avevo baciato Trevor solo per sentirmi meglio, perché non funziona allora? Perché mi sento solo fottutamente peggio? Perché lui mi aveva guardato in quel modo, che diritto ne aveva se siamo solo amici? Posso capire che baciare qualcuno che conosci da dieci minuti non sia una cosa che si fa giornalmente, ma era stato solo uno stupido tocco di labbra durato al massimo cinque secondi. Nei suoi occhi avevo visto un pizzico di delusione, delusione immotivata visto che a livello sentimentale non eravamo e non siamo niente.
Troppi perché affollano la mia mente, e cado in mille pezzi. Vado in frantumi come un vetro che viene colpito da un pallone. Cadono le lacrime dalle mie guance, e in esse sono racchiuse tutte le mie emozioni negative, o almeno così avevo letto in qualche romanzo di poca qualità. Piango in silenzio, con la testa che scoppia e la musica alta che non aiuta. Piango, ma sorrido, perché ormai io e il dolore siamo amici di vecchia data. E mi sento così tanto pieno di emozioni che potrei esplodere, ma allo stesso tempo ho un vuoto in me. Credo sia una delle più brutte situazioni che abbia mai provato in vita mia, e non augurerei neanche al mio peggior nemico di sentirsi così male.
E alla fine mi sento solo un peso, un peso per tutti. Per Zayn e Liam che si prendono cura di me da quando ci conosciamo. Per Harry, che non so per quale miracolo divino mi è rimasto affianco nonostante tutto, perché lui è stato l'unico che non mi ha mai abbandonato e anche l'unica persona della quale non mi sarei mai dovuto innamorare. Anche per la mia famiglia, i miei genitori sempre costretti ad andare a parlare con le insegnati perché a detta loro ero un "combinaguai come pochi", per le mie sorelle perfino sono un peso.
Ecco cosa comporta volermi bene, un fottuto casino.
Se solo potessi riniziare la mia vita daccapo, probabilmente mi fidanzerei con quel ragazzino che me lo aveva chiesto anni e anni fa, e non rifiuterei l'offerta solo perché "il mio primo ragazzo deve essere Harry o rimarrò single a vita". Farei tante di quelle cazzate che non ho il coraggio di fare. Direi più e più volte alla mamma quanto le voglio, quanto le ho voluto bene. Accetterei di fare quel maledetto viaggio in Francia con Zayn e Liam. Ma la vita è questa, la vita è fatta di attimi e dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per far sì che ogni singolo attimo sia indimenticabile.
Resto in quel bagno sudicio per non so quanto tempo, e quando decido che è arrivato il momento di alzarmi vedo la porta spalancarsi e Niall abbracciarmi di slancio facendoci cadere a terra. Cazzo se avevo bisogno di un abbraccio. Lo stringo forte a me, e non diciamo una parola, i nostri gesti parlano da soli. Stiamo così per un bel po' di tempo, fino a quando sento che sto per soffocare con un irlandese sdraiato sulla mia cassa toracica, quindi ci alziamo insieme. "Lo ami vero?" mi chiede dal nulla, "Cos-, chi?" faccio finta di non capire, negando tutto "Harry" dice con fare ovvio, "Tu puoi continuare a negarlo quanto vuoi, ma i tuoi occhi parlano per te. Sai, da qualche parte lessi che gli occhi sono lo specchio dell'anima, e amico sei veramente fottuto. E sinceramente credo che l'unico ad non essersene accorto sia il ricciolino" prosegue, "Già" dico non sapendo cosa replicare, aveva ragione, solo che speravo non fosse tanto evidente. Mi sarei dovuto impegnare di più a celare le emozioni dietro il mio sguardo, o se ne accorgerà mezza università.
"Quindi, vogliamo uscire da qui? C'è una puzza di merda" Niall e la finezza una cosa sola. Raggiungiamo Zayn e Liam al bancone del locale, Haz sembra essersi disperso nel nulla. "Che cazzo ti sei fumato per avere gli occhi così rossi Lou?", beh grazie Zay per avermi fatto notare che i danni fatti dalla mia crisi di pianto non passano inosservati, ma appena vede lo sguardo di Niall credo che intuisca tutto e capisce che è meglio fare silenzio. "Sono le tre e mezza, vogliamo andare?" chiede Liam cercando di smorzare la tensione. Dopo un sì detto in coro il biondino si fionda tra la folla alla ricerca di Harry, e lo trova cinque minuti dopo, seduto a terra in un angolo della sala, brillo e con mezza bottiglia di birra in mano, ha decisamente bisogno di riposo.
Saliamo in macchina, e come al solito guido io, essendo il più sobrio di tutti. Il viaggio procede in tranquillità con le chiacchiere dei ragazzi in sottofondo. Accosto davanti all'università e Niall scende sorreggendo Harry mezzo addormentato, "E' stato un piacere ragazzi, dovremmo rifarlo, ci sentiamo" dice il ragazzo irlandese sbadigliando "Certo, buonanotte" risponde Liam per tutti. Rimetto in moto e nell'auto regna il silenzio, meglio così, ho un mal di testa assurdo, quasi mi pento di essermi lasciato andare.
Finalmente arriviamo a casa e dopo esserci a malapena scambiati la buonanotte ci chiudiamo io nella mia stanza, e Zay nella sua, accompagnato da Liam. Dio che serata di merda.
Re Autrice
okay la smetto scusate
Sorry se il capitolo è più corto del solito :(
Comunqueee, fatemi sapere cosa ne pensate ovviamente. Vi amo
-M
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Feelings buried // Larry Stylinson
Fanfiction16 Settembre 1997 Louis William Tomlison ha ormai 5 anni, e sta frequentando il suo ultimo anno di asilo, quando per puro caso, incontra un bimbo di soli 3 anni.Il suo nome resta da subito impresso nella mente di Louis, lui si chiamava Harold Edward...