capitolo 1 - Giornata normale.

123 3 0
                                    

Mi crogiolo nel mio soffice e morbido letto. Sento l'assordante suono della sveglia. Oggi è l'ultimo giorno di scuola: l'atteso da tutti 11 Giugno. Beh, per me è indifferente, come tutto del resto. Mi alzo dal letto e solo ora che non sono più fra le fresche lenzuola, mi rendo conto di quanto faccia davvero caldo a Sydney. Okai, ho ancora il pigiama a maniche lunghe e pantaloni pure, ma non può far così caldo, uffa. Cerco di muovere le mie gambe verso la porta della mia stanza, e quando ci sono riuscita, mi trascino fino al bagno. Cerco di aprire. La maniglia si abbassa e la porta non si apre. Luke. Oh dio no. Adesso ci mette tre ore.

"Luuke, muoviti, vado a fare colazione" scendo al piano di sotto e saluto mia madre, che ci sta preparando la colazione. Papà se n'è andato l'anno scorso, poco prima che tornasse Calum, avevo bisogno di Calum in quel momento e invece mi ha abbandonata anche lui. Quando dico andato,  intendo che è morto. Incidente stradale. Oggi dopo scuola andrò al cimitero a trovarlo, preferisco andarci da sola, infatti non ci sono andata all'anniversario della sua morte. Stavo troppo male e andare li per ricordarmi che è circondato da terra, non mi avrebbe fatto stare meglio. È morto il 28 maggio ed è stata una tortura non averlo qui con me.

"Ei tesoro" mia madre schiocca un bacio sulla mia guancia risvegliandomi dai miei pensieri. "Come stai oggi?" Mi sorride.

"Bene! Oggi è l'ultimo giorno di scuola. Come dovrei stare?" Le sorrido cercando di non farle notare che non sto per niente bene, come tutti i giorni del resto.

"So perfettamente che è l'ultimo giorno di scuola amore, ma mi sembri strana.." ma come diavolo fa?

"Mamma mi hai appena vista, come fai ad avere l'impressione che sia strana?" Sbuffo una risata, palesemente finta. "Sto benissimo, sta tranquilla, solo che oggi avevo intenzione di andare a trovare papà" abbasso lo sguardo.

"Oh.. vuoi.. vuoi che venga con te? O Luke magari? Sono sicura che per te metterebbe da parti i suoi impegni." Mi guarda con un espressione triste in volto.

"Mamma sta tranquilla non c'è bisogno, preferisco andare da sola, e poi non voglio disturbare nessuno dei due. Mamma mi dispiace, forse non avrei dovuto dirtelo, non ci pensare su! La vita va avanti, forse non come prima ma va pur sempre avanti" vado da lei e le accarezzo la schiena. Vedo una lacrima scendere sulla sua guancia e mi sento peggio di quanto non stia già.  Che stupida, sono riuscita a farla piangere. "No mamma no, non piangere ti prego." La abbraccio forte e sento il suo braccio alzarsi per asciugare la lacrima.

"Sto bene amore tranquilla, ci penso comunque tutti i giorni, proprio come te, e come Luke, non è colpa tua, è solo successo prima, oggi." Mi sorride e mi porge una tazza di latte caldo con le gocciole. Finisco di mangiare e vado su a vestirmi. Indosso i miei jeans blu a vita alta con una canottiera grigia e la mia felpa nera della Nike. Metto le mie amate vans rosse e vado verso il bagno. Luke sta uscendo(?) Miracolo.

"Buongiorno sorellina" mi abbraccia forte cogliendomi di sorpresa con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. È davvero bellissimo, l'amore mio.

"Fratelloneee, buongiorno anche a te" gli salto in braccio stringendolo forte e regalandogli uno dei miei sorrisi veri che quasi, solo lui riesce a strapparmi.

"Vai a prepararti bimba, che sono già le 07:30 su!" Mi da una pacca sul sedere e scende al piano di sotto. Che stupido. Scuoto la testa sorridendo mentre entro in bagno. Guardo il mio viso allo specchio e il sorriso si spegne. Perché sono così? Uffa. Mi pettino i capelli e li lego in una treccia laterale. Mi lavo la faccia e metto un filo di matita e un po di mascara, non per me, ma per gli altri, magari sembro meno brutta. Mi guardo e vedendomi ugualemente indecente vado in camera a prendere lo zaino e scendo.

"Alla buon ora sorellina, daii. Sono già le 07:40" Mi afferra una mano e cominciamo a camminare verso la scuola.

"Luke lasciami, non ho 10 anni" tolgo la mano.

Mine // Calum Hood ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora