Mamma era così contenta dell'impasto della sua torta che quel che è successo ancora mi fa stare male. Vorrei poter tornare indietro e davvero evitare quell'errore ma non posso e per questo sono stata punita. Mamma aveva lavorato tutto il primo pomeriggio per impastare una grande torta che avrebbe presentato l'indomani per un pranzo speciale, l'anniversario di matrimonio con papà! Ad un certo punto mi disse di aggiungere un pizzico di sale visto che stavo in cucina aiutandola nelle cose più semplici. Feci un disastro. Alzando il barattolo del sale per prenderne un po' ne rovesciai sull'impasto una quantità esagerata. Avrei potuto dirlo a mamma e magari avrebbe potuto recuperare l'impasto ma presa dalla vergogna dell'errore mi affrettai a impastare il tutto senza dirle nulla. Qualche momento più tardi io mi ero rintanata in camera per paura di fare altri errori ma d un tratto sento la voce arrabbiata di mamma chiamarmi dalla cucina. Aveva assaggiato l'impasto! Ovviamente era talmente salato da renderlo immangiabile e mamma me ne diede un pezzo per provarlo chiedendo quanto sale avessi messo. La mia bugia patologica mi costrinse a dire "un pizzico" ma sapevamo entrambe che era falso. Per dimostrarlo mamma prese il barattolo e lo apri di fronte a me "ne manca metà!* Esclamò. Io ormai sapevo come sarebbe finita quindi feci dietrofront e cominciai a correre in camera. Inutile dire che fui acciuffata alla svelta. Presi tante di quelle sculacciate da avere il sedere rosso e gonfio anche il giorno dopo. Mamma si prese la cura di spogliarmi di pantaloni e mutande ancora prima di arrivare in camera mia e passandoci afferrò la spazzola sul mobile del bagno. "Sei fortunata che l'ho assaggiata prima di cuocerla o te la facevo mangiare tutta!" Detto questo mi blocco in posizione sulle ginocchia e quanto è umiliante stare lì con il naso per terra e il culo all'insù? Non so se ne avete mai provato la sensazione ma è bruttissima. Mia mamma poi non mi tiene al centro delle gambe ma tutta spostata di lato così che io debba per forza tenere le mani a terra se non voglio appoggiare la faccia. È anche faticoso! E un esercizio per la pancia! La spazzola poi non parliamo quel legno sulle chiappe nude fa un suono spaventoso e i segni che rimangono inconfondibili! Di certo eviterò di prendere in mano il barattolo del sale quando ne verso in futuro
STAI LEGGENDO
Diario di sculacciate
RandomAlcuni dei racconti che voglio condividere anonimamente. La raccolta di storie che stai per leggere è frutto di fantasia, nessuno degli eventi qui riportato è accaduto realmente anche se l'ispirazione la trovo dalla vita reale ;) Buona lettura.