PROLOGUE

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Fortunatamente il problema della scuola non persisteva più di tanto era tutto nella norma, diploma preso, laurea c'ero quasi, stavo andando bene fino ad un certo punto e quel punto sarebbe mio padre: William Carter.
Decise di mettermi a capo del branco per un mese, ero solo alla seconda settimana e mi sentivo già impazzire tra lo studio... le continue raccomandazioni telepatiche dell'Alpha ed infine il branco che continuava a dare impegni.
William essendo Capo del Branco partì per delle commissioni andando a Washington... riunioni dai maggiori.
Dovetti tornare all'Università per dare sospensione al mio studio, non sapendo di preciso quanto tempo avrebbe impiegato a tornare mio padre, conoscendolo direi che non se ne parlava solo di un mese, era un Alpha molto determinato, discreto nelle proprie decisioni e molto protettivo verso il Branco sempre presente anche da lontano ed il Branco apprezzava soprattutto questo di lui.
Qualche giorno prima della sua partenza ricevette una chiamata dai Maggiori di Washington chiedendo la sua presenza dinanzi a vari Branchi invocati lì era fondamentale avendo il controllo di quindici Branchi sparsi per il Canada, ovviamente ognuno aveva un nome e un Alpha, ma William era un Maggiore quindi i branchi che aveva sotto la sua protezione dovevano ricevere un'approvazione da lui prima di attaccare qualche ignoto che avesse invaso il loro territorio così da poter mandare una decina di Licantropi di ognuno degli altri quattordici Branchi, per lui così doveva funzionare, per diventare un Maggiore si doveva essere innanzitutto coraggiosi guadagnarsi la fiducia in modo discreto e soprattutto averne la fiducia, agire con cautela e schiettezza allo stesso tempo ed infine avere consapevolezza di essere eccessivamente pericoloso, era come mettere la propria vita nelle fauci degli altri Lupi, si doveva avere esperienza e soprattutto saperne una più del diavolo, trovare sempre una risposta ad ogni domanda ed essere molto aggiornato dalle storie dei Branchi precedenti a quelli recenti.
Essere quel tipo di Alpha come mio padre consisteva nel stringere un patto di sangue, e giurare di mettere la propria vita a disposizione a pur di proteggere quei branchi a patto che tutti e quindici si aiutino tra di loro compreso il suo di Branco. Non era facile ma neanche difficile se si era come mio padre.
«Rey?» chiese improvvisamente Lucas distogliendomi dai pensieri che avevo verso il Branco.
«Ciao Lucas, perdona la mia distrazione ma pensavo alla mia posizione da Alpha momentaneo.» risposi con ghigno divertito, Lucas era L'Alpha dei "The Wolves of Achilles " ovvero il primo Branco con il quale mio padre aveva promesso la sua protezione.
Era giovane di età ma molto anziano di mentalità degno di essere chiamato Alpha ma allo stesso tempo era anche il mio Migliore Amico, prima che gli venisse dato il titolo di Alpha ... i "The Wolves of Achilles" era guidato dai suoi genitori Brandon ed Ellen, il padre per sua sfortuna morì in uno scontro e la madre dopo un po' decise che non sarebbe stato il Beta di Brandon a prendere il posto ma suo figlio Lucas, tutti si chinarono dinanzi ad Ellen compreso il Beta di Brandon: Daniel, che non sembrava affatto irritato per la decisione della Lupa, lui soffriva molto per la perdita del suo Alpha e tutto sommato non sentiva di essere in grado di portare avanti il Branco, con precisione si dovrebbe esserne consapevoli che un giorno o l'altro il Beta deve prendere il posto dell'Alpha ma purtroppo nessuno ha lo stesso carattere determinante come gli Alpha, in pochi potevano prenderne il posto in base al legame con il Capo Branco e le sue doti.
Lucas era alto e muscoloso quasi quanto me, spesso ci scambiavano per fratelli anche perché entrambi la pensiamo quasi sempre allo stesso modo, ciò che cambiava tra noi due erano che io avevo i capelli ricci e azzurri con gli occhi color oro mentre lui li aveva lisci sempre rasati di lato e viola con gli occhi verdi. Indossava una maglietta a metà maniche bianca ed uno Jeans con delle Nike bianche, quest'ultimo sorrise e fece per proferire: «Non volevo disturbarti ma sai? Sono venuto a riferirti una cosa che probabilmente potrebbe far andare su tutte le furie William perciò ho preferito prima parlarne con te anche perché lui è a Washington e non vorrei distrarlo dalle cose riguardanti i branchi, so che è molto indaffarato...» si zittì ma io gli feci cenno di continuare.

Ci trovavamo nello studio della nostra Villa, Villa Carter, tutti gli Alpha dei branchi sotto la protezione di mio padre vi potevano accedere tranquillamente dando la parola d'ordine alle guardie che solo i nostri Alpha ne erano a conoscenza, la parola d'ordine era "Ambra", non ebbi mai capito del perché di quel nome ma qualcosa voleva significare. Lo studio era moderno in bianco e oro, al centro c'era la scrivania con sedia in pelle bianca ricamata di oro, a destra vi era chiamata "L'angolo del Lettore" con un'enorme libreria molto antica ma intatta con sotto uno spazio indecifrabile con un camino ed una poltrona color beige fatta di velluto ed in fine a sinistra dove eravamo seduti io e Lucas su delle poltroncine con al centro un tavolino dello stesso materiale di cui era fatta la sedia con poggiato una bottiglia di Jack Daniel's con un completo di bicchieri di cristallo, un quadro della Venere di Botticelli dinanzi a me sulla parete dove vi era la porta d'ingresso dello studio e per concludere delle finestre dove vi era il bellissimo panorama della radura. Ascoltai bene le parole di Lucas il che mi misero ad elaborare il tono di voce di quest'ultimo, era davvero serio con un espressione preoccupante
«Ti vedo piuttosto turbato, cosa c'è che non va?» chiesi porgendogli un bicchiere di Jack Daniel's.
«Credo di aver visto qualcosa ai confini dei nostri territori, e con nostri intendo il branco di Travor, Tyler, Derek, Dylan Brian, Nickolas, Michael, Johann, Jack, Bernardo, Xel, Jonathan e Drake Compreso il mio e il tuo.» concluse furente elencandomi tutti i nomi degli Alpha dei quindici Branchi. Iniziai a riflettere per poi farmi trasalire dalle domande, dovevo sapere di più e mantenere la calma.
«Cos'era? E perché ti trovavi ai confini dei territori? Gli altri ne sono a conoscenza?» chiesi insistentemente a Lucas.
«Non ne ho idea perciò dovremmo fare una riunione d'urgenza ma non abbiamo il consenso di William è ancora all'oscuro di ciò, non ne sono sicuro ma credo fosse una ragazza, mercoledì andai a fare Jogging da solo per prendermi una pausa dall'impegno dei progetti che ho per il mio branco quando intravidi lei tra gli alberi ferma, sembrava una morta in piedi, così pensai fosse solo l'impressione o magari lo stress che mi concedeva brutti scherzi, ma non diedi la cosa per scontato perché ne ero convinto di averla vista così nei giorni avvenire decisi di ricontrollare se fosse ancora lì ma ogni giorno si spostava come una nomade ai confini di ognuno di noi senza far nulla, girata di spalle nella sua nudità, aveva i capelli di un rosso ramato, tentai di avvicinarmi ma in un nanosecondo scomparve nel nulla. Di una cosa ne ero certa era un Licantropo anche lei, le si sentiva dall'odore.» disse per poi socchiudere la bocca per dare l'accesso al secondo bicchiere di Jack Daniel's.

Rimasi un po' perplesso, era davvero inquietante. Ma volevo di più, non che non mi fidassi di Lucas, anzi, ma mi servivano maggiori informazioni necessarie per poter valutare la situazione.

«Lucas sai che sono un Alpha momentaneo quindi non sono al corrente delle storie tra i branchi ma la cosa inquieta ma mi spinge anche la curiosità di colei che si aggira ai confini, se tu sai qualcosa che sia recente o passato non esitare a parlarne in riunione, voglio sapere tutto quello che c'è da sapere davanti a tutti gli Alpha, con mio padre mi occuperò io della cosa.» conclusi tenendo maggior calma, così intravidi un ghigno di sollievo sul volto di Lucas ma che non durò per molto.
Prima che potesse proferire lo precedetti: «So che sei preoccupato, ma lo risolveremo, forse non dovremo poi allarmarci così tanto, è una ragazza non credo che può far qualcosa di brutto in mezzo a quindici branchi.» dissi cercando di sdrammatizzare ma lui divenne ancora più serio e usò un tono di voce piuttosto severo.
«Rey, non sottovalutare il pericolo. Potrebbe avere un branco, potrebbe essere una spia, ti dico solo che una donna millenni fa dichiarò guerra alla tua stirpe. » concluse, io con aria confusa continuai, non avevo idea di cosa fosse quel consiglio ma dovevo farmi dire qualcosa in più da mio padre, lui sa tutto della nostra stirpe.
«Hai ragione, chiedo umilmente scusa Alpha Lucas, domattina alle 10:00 riunione alla Villa Carter, tutti gli Alpha. Avvisali.» ordinai, Lucas annuì, si alzò e andò via lasciandosi chiudere la porta alle spalle.

Tʜᴇ Wᴏʟғ Mᴇᴍᴏʀʏ﹣ L·Asᴄᴇsᴀ Dᴇɪ LᴜᴘɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora