Capitolo 2- "Puoi Uscire!"

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IL GIORNO SEGUENTE

"Se devi camminare al mio fianco potresti fare anche un minimo di conversazione, altrimenti sembri solo un maniaco" stiamo facendo delle commissioni fra le vie della mia amata città, ma il ragazzo dagli occhi verdi non ha l'intenzione di parlare.

"Si, signore"

Come fa ad essere così silenzioso, è da sta mattina che provo a fare una conversazione, ma risponde frettolosamente.

"Sei sempre così silenzioso? Oppure sono io che tiro questo tuo lato divertente?"

Le labbra del ragazzo si contraggono come se volesse ridere, ma poi si ricompone.

"Faccio solo il mio lavoro signore"

Che ragazzo noioso.

Vedo il mio bar preferito e mi dirigo verso verso l'edificio. Magari una bella colazione lo farà aprire un po'.

Dopo dieci minuti alla ricerca di un posto libero ci sediamo nella parte esterna.
"Allora, cosa vorresti Harry?" devo pur essere gentile, dovrò passare quasi tutte le mie giornate con quest'essere.

"Un caffè va benissimo"

"Lo bevi senza zucchero vero?" il ragazzo mi guarda e annuisce "Sei abbastanza prevedibile"

Solleva un sopracciglio verso di me

"Che c'è?"

"C'è qualcosa di male nell'essere prevedibili? "

Rimango zitto un momento. È la frase più lunga che ha pronunciato questa mattina.

"Secondo me si. Prevedibile significa monotono e noiso, non è divertente sapere cosa ci si aspetta da una persona. "

Nel frattempo sono arrivate le nostre ordinazioni e Harry inizia a sorseggiare il suo caffè.

"Ogni tanto aggiungo un po' di latte per movimentare le cose."

Io rido, pare che abbia il senso dell'umorismo.

Oltre ad essere tremendamente sexy con quella camicia nera

HAI RAGIONE

"Sei uno che rischia molto" dico per non finire la conversazione

Esista un secondo prima di parlare.

"Lei ha ordinato soltanto una tazza di tè."

"Di solito ordino anche qualcosa da mangiare."

Questa volta esito anch'io prima di dire che la questione delle minacce anonime mi ha un po' scosso.

"Sai Harry, è difficile pensare che qualcuno possa minacciare Zayn con la mia vita...
Se fosse qualcuno che gli è vicino, saprebbe che tutto questo non ha senso. A lui non interessa quello che mi succede, se avessero minacciato il suo segretario avrebbero ottenuto qualcosa... "

Un mix di rabbia e tristezza mi invade subito dopo aver detto queste parole, ma mi costringo a sorridere.

Harry mi studia con i suoi occhi verdi e lo stesso faccio io.

"Le relazioni... hanno i loro problemi " lo dice con lo sguardo perso nel vuoto.

"E sembra che tu ne abbia avuti un po', la tua fidanzata è arrabbiata a causa del tuo lavoro? "

"In realtà non ho tempo per una relazione, ho altre priorità. "
Non so il perché, ma il mio cuore ha fatto una capriola nello scoprire che è single.

Inizio a giocherellare con il cucchiaino da tè.

Voglio tornare a casa, mi sento osservato.

Noto che Harry ha finito il suo caffè quindi possiamo andarcene. Chiedo alla  barrista di mettere il mio tè in un bicchiere da portar via, pago e mi dirigo nell'auto insieme al mio bodyguard.

The bodyguard // Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora