Capitolo 14 - Sono felice

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Mark fissa lo sguardo di Harry, la cui espressione facciale è impossibile da decifrare.

"Io.."

Prima che Harry possa finire la frase o che qualcuno possa commentare, mio padre scoppia a ridere.

"Era solo uno scherzo! Rilassati ragazzo"

"Papà, veramente?" domando

"Cosa? È sempre così serio, volevo solo vedere se sarei riuscito a farlo sorridere"

Mia madre fa roteare gli occhi e poi la tensione nella stanza sembra rilassarsi.

"Allora, Harry" incomincia mio padre
"Si, signore?"
"Parlami un po' di te. Come sei diventato la guardia del corpo di mio figlio? "

Guardo con interesse Harry mente parla con mio padre.
Sembra così a suo agio.
Mentre loro due parlano, Niall mi sussurra qualcosa all'orecchio.

"Sembra che Mark abbia colpito nel segno"
"Lui non è innamorato di me. Non può esserlo." dico senza pensarci.
" Non intendevo questo, ma visto che hai tirato in ballo il discorso... Sei par caso cieco? Quell'uomo è innamorato di te, Louis." mi irrigidisco.

Harry sceglie proprio quel momento per lanciarmi un'occhiata. Chiaramente si è accorto della mia ansia, perciò mi guarda con espressione curiosa come per chiedermi se mi sento bene. Faccio un sorriso timido e annuisco, sistemandomi il ciuffo.
In risposta le sue labbra si separano e distoglie subito lo sguardo.

Ripenso a tutto quello che ha detto e che ha fatto da quando abbiamo cominciato quest'assurda avventura insieme. Dalle litigate alla scopata fatta in un momento di debolezza.

È possibile che il riccio si sia innamorato di me? Ciò mi rende nervoso. Non so cosa ci reserva il futuro e devo ancora capire le mie emozioni.

Niall mi sorride

"A volte devi lasciarti andare e permettere a te stessa di vivere le cose. Non sei d'accordo, Tommo?"

.

"Sicuro che non ti serva nulla? Ti porto un bicchiere d'acqua o un tè"
"Mamma--"
"Altre coperte? Non dimenticare che di notte fa più freddo "
"Davvero, mamma--"
"Voi due usate protezioni?"
"MAMMA!"
"Voglio solo essere certa che tu sia protetto!"
"Cristo, non sono un ragazzino!"

Harry tossisce ridendo dietro di me.

"Non si può mai stare troppo attenti!"
"Per favore, vattene."

Le metto le mani sulle spalle e la accompagno verso la porta.
"È completamente naturale - -"
"Ciao, mamma, sogni d'oro!"

Chiudo la porta e ci appoggio la fronte sopra. Harry non sembra più riuscire a trattare una risata. Infatti ride e io mi volto per guardarlo.
"Non è divertente! Non ricordavo che fossero così umilianti"
"Non è stato così male. Si preoccupa per te. Credo che sia una cosa... Dolce, si dolce"
"Dolce?"
"È ovvio che ci tenga a te. Hai dei bei genitori"
"TI prego. Non riesco a credere che lo stai dicendo dopo quello che ti ha detto mio padre sta sera"
Mi avvampano le guance a quel ricordo. Lui stringe le labbra in una linea prima di prendermi la mano e guidarmi verso il letto.
"Ho visto la tua faccia quando mi ha fatto quella domanda"
"Ah sì?"
Harry annuisce
"Non mi sono accorto che mi stavi guardando"
"Io ti guardo sempre"
Abbassa la testa finché la sua bocca è soltanto a pochi centimetri dalla mia. Io sbatto gli occhi e li chiudo mentre il suo respiro mi accarezza le labbra.
"Davvero?"
"Si" Il riccio mi mette una mano sulla vita mentre l'altra sale su fino alla mia guancia.

Ho le farfalle nello stomaco al solo pensiero di un suo bacio.

Le sue braccia mi avvicinano a lui finché i nostri corpi non sono allineati. Sento ogni parte del suo corpo forte e saldo premuta contro di me e questo mi fa venire le vertigini.

The bodyguard // Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora