Mi svegliai felice come non mai. Senti un silenzio tombale, mi alzai dal letto e usci fuori dalla stanza, ero l'unica sveglia, infondo alla casa c'era la stanza di Mika a me ancora sconosciuta,mi avviai verso questa, aprì la porta e vidi lui dormire beatamente con i suoi bellissimi e morbidi ricci appoggiati sul quel cuscino arancione poi volsi uno sguardo alla stanza per studiarla più nel dettaglio ,c'erano due grossi armadi sicuramente pieni di tutti i vestiti possibili e immaginari, una sedia dove sopra c'erano appoggiati gli abiti della sera prima, vicino c'era una scrivania con sopra un computer , tanti spartiti e appunti vari. Decisi che poichè lui si era preso cura di me la sera prima io l'avrei fatto con lui quella mattina. Richiusi la porta e zoppicando andai in cucina ,la gamba mi faceva ancora un pó male ma per lui avrei fatto di tutto. Apri' il frigo e c'era poca scelta ma gli ingredienti che mi servivano c'erano tutti , presi l'occorrente (uova, farina, acqua, latte,marmellata e nutella) ,presi una pentola dove misi a bollire il latte , guardai gli ingredienti ricapitolando quello che dovevo fare, presi il caffe ed essendo italiana feci uno di quei buoni caffè napoletani pieni di gusto, poi decisi di impastare dei cornetti, ricordavo cosa ci voleva ma non ero tanto pratica nel stendere la pasta ma decisi di provarci lo stesso, feci l'impasto ,buttai della farina sul tavolo da lavoro e cercai di impastare qualcosa ma proprio non ci riuscivo ,all'improvviso qualcuno venne dietro posando le sue mani sulle mie e dirigendole nei giusti movimenti, mi girai, era mika che forse era stato svegliato dall'odore del caffe fatto in casa e vedendomi nei casini si era avvicinato ad aiutarmi - grazie, non ricordavo come fare-dissi imbarazzata per la situazione -ecco perché sono venuto ad aiutarti- disse sorridendomi , continuai a impastare con lui che mi aiutava ,presi la farina ma nel prenderla andò a finire in faccia a Mika, io ormai già ridevo - che c'é da ridere?- disse lui con tono sarcastico -hai tutta la faccia bianca- dissi quando ormai già piangevo dalle risate - dammi questa farina- disse prendendomi il pacco dalle mani , poi me lo svuotò in testa -questo non dovevi farlo busta di plastica - dissi con tono di sfida - a no?- disse mentre rideva , allora presi un uovo e glie lo buttai sulla maglia , lui era sconvolto da quel gesto allora disse- che guerra sia- scappai zoppicando in soggiorno ma lui mi stava inseguendo con in mano una brocca di acqua congelata, scappai ma lui riuscì a prendermi , poso la brocca sul tavolino poi mi caricò sulla sua spalla mi poso sul pavimento poi mi si avvicinò e mi buttò gran parte della brocca addosso , allora io lo spinsi e lui cadde a terra mi inginocchiai vicino a lui presi la brocca dalle sue mani e gliela buttai in testa -con questa ho vinto signor busta penniman - dissi ridendo - ok mi arrendo hai vinto tu.... A proposito come ti chiami?- disse mordendosi le labbra, amavo quando faceva cosi. - Mary - dissi perdendomi nei suoi occhi , - allora piacere signorina Mary - disse sarcastico, in quel momento sentimmo suonare il citofono, - chi é?- dissi curiosa - É già qui?- disse preoccupato.
STAI LEGGENDO
Miss you
FanfictionMary é una ragazza di 18 anni che decide di festeggiare il suo compleanno con la sua miglior amica Kathy con un viaggio in America, che succederà se per puro caso si perderà nella grande città americana di Los Angeles??