"Abs or back?"

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Brackley, Regno Unito
12/02/2020

ore 14:13

Il clima all'interno dell'ascensore, dal rilassato e disteso che si era creato, è diventato improvvisamente pesante. Lewis non smette di guardare Josefine e Josefine non riesce a staccare gli occhi da Lewis. C'è tensione tra i due, l'aria sembra essersi esaurita nello spazio ristretto dopo le continue provocazioni e frecciatine che rimbalzano tra i due.

"Che c'è da guardare?" domanda Jo con la gola secca, all'improvviso le sembra che le parole le muoiano in gola. "Ti guardo perché sei bella" risponde Lewis con il suo tono di voce basso e profondo. "Questa è la tua strategia di conquista per vincere la scommessa?" ridacchia la ragazza con una mano davanti alla bocca. "Perché, sta funzionando?" continua lui avvicinandosi lentamente a lei.

"No" replica immediatamente Jo, provando a mantenere la distanza dal pilota. "Lo vedo" sorride Lewis mostrando la sua dentatura perfetta. Lewis ha ragione: la sua strategia sta funzionando e Josefine sa di non poter scappare da quello spazio ristretto ancora per molto e forse non vuole nemmeno farlo. Lewis le fa un certo effetto, ha sempre pensato che fosse un bel ragazzo dietro alla maschera del campione invincibile. Ma ora, a pochi centimetri di distanza, le risulta difficile ignorare il suo fascino innegabile.

"Non ho mai baciato un pilota di Formula 1" sussurra con un tono di voce talmente basso che crede di averlo soltanto pensato, ma la reazione del ragazzo avvera il suo timore. Lewis si avvicina ancora di più, si siede al suo fianco e appoggia una mano sulla sua coscia, coperta soltanto da un leggero collant poco coprente. "C'è sempre una prima volta" comincia Lewis con quel sorrisino arrogante sempre stampato sul volto.

"Non ho detto che voglio farlo" Jo prova a recuperare. Distoglie lo sguardo per fissare la parete di fronte a lei con un evidente rossore sulle guance ed il cuore al doppio dei battiti rispetto al solito. "Ah, no?" risponde sarcastico Lewis risalendo con la mano la sua gamba e prolungando la tortura. "No, non voglio" dice lei con molta meno convinzione di quanta vorrebbe.

"Hai la pelle d'oca però" insiste lui senza interrompere il contatto tra la sua mano e gamba di lei. "E sei nervosa..." aggiunge e, se possibile, abbassa la voce ancora di più. "Ti sbagli. Non ci tengo affatto a baciare un pilota arrogante e presuntuoso come te" Jo raccoglie la dignità da qualche parte dentro di sé e sposta la mano di Lewis dalla sua coscia.

A quel contatto, senza nemmeno sapere come, entrambi sentono una scintilla. La stessa scintilla che si è creata tra i due da quando sono intrappolati. "Un bacio non si nega a nessuno" ricomincia Lewis dopo pochi secondi. "A te sì" Jo rimane ferma sulla sua posizione, senza però lasciare la mano di Lewis. Anche lui se ne accorge ed entrambi abbassano lo sguardo a fissare le loro mani. Quella di Josefine, piccola e pallida, con le dita lunghe e sottili; e quella di Lewis, curata e tatuata, nettamente più grande.

"Una cosa positiva ce l'hai però" riprende Jo studiando il suo tatuaggio sulla mano sinistra, senza capire comunque il disegno sulla sua pelle. "Cosa?" la incalza lui. "I tatuaggi" risponde semplicemente Josefine alzando lo sguardo per esaminare anche quelli sulle sue braccia muscolose, avvicinandosi senza nemmeno accorgersene al suo corpo.

Lewis la lascia fare, non vuole approfittarsi di lei senza il suo consenso. Non è un maniaco, non lo farebbe mai. Ma sente che anche lei prova attrazione nei suoi confronti, non è una strada a senso unico. Deve lasciarle tempo e alla fine entrambi avranno quello che vogliono davvero, anche se fanno fatica ad ammetterlo a loro stessi, specialmente Jo.

"Quanto fa male qui?" domanda curiosa la ragazza accarezzando la scritta God is love sul suo collo, facendo leggermente sobbalzare il pilota. "Sopportabile, non sono morto" azzarda una risata che contagia anche la ragazza. "Il mio preferito però è quello che non si vede" continua lei mordicchiandosi il labbro inferiore, giocando al suo stesso gioco. "Addominali o schiena?" domanda lui girando il volto quel poco che basta per guardarla negli occhi, sorpreso nel vederla più rilassata di prima. Josefine fa un rapido movimento con il collo senza dire una parola.

Altrettanto, Lewis non parla e, con un movimento deciso, si toglie la maglietta rimanendo a torso nudo. Josefine si prende tutto il tempo per ammirare i suoi muscoli scolpiti, senza nascondere il suo gradimento. Lewis si fa guardare, godendo mentalmente nel vedere la ragazza apprezzare il suo fisico, al quale dedica tutto il suo tempo libero per migliorarlo sempre di più.

"È davvero bellissimo" mormora Jo dopo aver visto da vicino l'enorme tatuaggio che copre totalmente la schiena di Lewis. "Grazie, JJ" le fa l'occhiolino lui appoggiandosi contro la parete e distendendo le gambe. "Hai intenzione di rimanere mezzo nudo finché non ci liberano?" domanda retorica Josefine alzando un sopracciglio. "Sì, fa abbastanza caldo qui dentro, non credi?" continua Lewis ammiccando nella sua direzione.

Jo fa finta di ascoltarlo, ma tutta la concentrazione che le è rimasta è per i suoi addominali che, da vero egocentrico, Lewis mette in bella mostra. Tira i muscoli facendoli sembrare ancora più scolpiti, senza perdersi le espressioni sul viso di Josefine a quella vista.

"Ti piace il panorama?" la riscuote dai suoi pensieri, ridacchiando come sempre. "Eh, cosa?" Jo scuote la testa girandosi verso di lui rivelando tutto il suo imbarazzo nell'essere stata beccata a fissargli gli addominali ed il petto pronunciato. "Dovresti lasc..." inizia Lewis, ma viene sovrastato da Jo.

"Non ho mai scopato in ascensore" dice tutto d'un fiato mettendosi a cavalcioni su di lui, con ormai la dignità persa e la tensione sessuale alle stelle. Lewis rimane spiazzato da quel repentino cambiamento di posizione ma non si lamenta, anzi. Gli piace che sia stata lei quella a prendere iniziativa tra loro due ed ora come ora non gli importa nemmeno più di quella stupida scommessa fatta poco prima. Josefine lo incuriosisce, lo attrae fisicamente e gli piace il fatto che sappia tenergli testa.

Le loro labbra sono a pochi centimetri di distanza, ora entrambi possono sentire il respiro affannato l'uno dell'altra sulle proprie labbra. Si guardano negli occhi, le mani di lui sono sul sedere di Josefine, le mani di lei sul petto di Lewis a scendere verso gli addominali.

"Nemmeno io" risponde in un soffio Lewis sulle labbra di Jo, che rabbrividisce all'istante e, tra le sue braccia, perde totalmente il contatto con la realtà. 

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