Capitolo sette

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Sono tornata esattamente a quella notte, sono in casa e salgo lentamente le scale verso quella che è la mia camera, mi fermo accanto alla porta aspettando il momento giusto, il pugnale stretto nella mano destra. Aspetto parecchi minuti poi sento dei passi ed il mio urlo, entro nella stanza e colpisco l'essere alla schiena che si polverizza proprio come è successo a mio padre tanti anni fa, riprendo tra le mani il tesseract ma non sono abbastanza veloce

-Chi sei tu?-domanda mio padre Thor armato di una pistola midgardiana 

-Ora siete al sicuro-rispondo con la voce camuffata da un incantesimo, una luce mi investe di nuovo e sono al mio tempo, il tesseract non è più con me e nemmeno il pugnale che ha fatto Tony, prendo un respiro profondo e sto per entrare in casa ma la porta si apre e mi ritrovo davanti mio padre Loki che mi sorride dolcemente, le lacrime scendono copiose sul mio viso e mi lancio su di lui abbracciandolo e singhiozzando, ce l'ho fatta, ho riunito al nostra famiglia 

-Hey piccola, che succede?-lo stringo ancora di più senza rispondere, è così bello poterlo fare di nuovo senza la paura di doverlo lasciare restiamo così fino a che ci raggiunge Thor

-Hey Loki allora....ma che succede?-si unisce all'abbraccio ed io mi sento completamente al sicuro e a casa 

-Vi amo così tanto-singhiozzo sul collo di mio padre

-Anche noi amore-sussurra per poi asciugarmi le lacrime -Noi andiamo a trovare i tuoi nonni ad Asgard per il weekend...vieni con noi?-scuoto la testa 

-No, ho una questione da risolvere-mi baciano entrambi sulle guance poi vanno via ed io mi incammino verso il luogo dove incontrerò di nuovo il mio amore o almeno così spero, entro nella tower e senza farmi vedere mi infilo in uno degli ascensori ma proprio mentre si stanno chiudendo le porte qualcuno urla di lasciarle aperte, lo faccio ed entra un uomo ma non un uomo qualsiasi 

-Grazie, di solito non prendo questo ascensore ma l'altro è momentaneamente guasto-chissà perché, non potevo certo rischiare di non incontrarlo! 

-Di nulla-i nostri occhi si incontrano ed arrossisco leggermente -Mi chiamo Frida-sussurro, mi sorride e si avvicina a me 

-Lo so-mi bacia fermando l'ascensore e sbattendomi piano contro la parete -Hai mantenuto la promessa-lo guardo confusa e sconvolta 

-Come fai a ricordare tutto?-domando, lui mi sorride baciandomi di nuovo 

-Non lo so ma ricordo perfettamente tutto e sono stato da schifo in questi anni senza di te-sospira -non posso mentirti, ho provato a dimenticarti ed andare con altri ma nessuno mi ha fatto provare nulla-mando giù un boccone amaro

-Ti capisco, sono passati venticinque anni infondo-fa ripartire l'ascensore ed arriviamo presto all'attico della Tower 

-Si, sono passati venticinque anni ma non ti ho mai dimenticata e non ho mai smesso di amarti, nemmeno per un secondo-mi stringe a se ed io intreccio le braccia al suo collo per poterlo baciare, mi prende in braccio ed andiamo in camera dove in poco tempo finiamo per fare l'amore. Mi sveglio nel bel mezzo della notte, mi metto una t-shirt di Tony e vado in cucina per prepararmi una tisana 

-Jarvis?-prendo la tazza e guardo l'acqua bollire in attesa della risposta dell'AI

-Si, signorina Odinson?-metto l'acqua nella tazza e immergo la bustina 

-Come fate tu e Tony a ricordarvi di me? E non dire che non lo sai, so che lo sai-bevo un sorso della tisana 

-Quando ti ha analizzato il DNA lo ha analizzato del tutto quando non c'eri ed è riuscito a ricreare un po' della tua magia in modo scientifico così l'ha usata per ricordarsi di te nonostante i viaggi nel tempo e ha aggiornato anche me-poso la tazza un po' troppo forte sulla cucina e corro nella stanza di Tony iniziando a scuoterlo fino a che non è completamente sveglio 

FridaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora