Capitolo tre

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-Cosa vuol dire che sono morto?-domando guardando mia figlia, le lacrime tornano a scorrere sulle sue guance 

-Avevo quasi diciassette anni, era notte ed è entrato qualcuno in camera mia, ho urlato e subito siete corsi da me e tu hai cercato di attaccare l'uomo ma ti ha pugnalo con un pugnale strano e tu ti sei dissolto, sei letteralmente andato in cenere, poi papà Thor è riuscito a cacciarlo-un singhiozzo esce dalle sue labbra e vado ad abbracciarla -Sono venuta qui per vederti di nuovo, in caso il mio piano non funzioni come deve dopo-sussurra, mi stacco per guardarla negli occhi 

-Che cosa intendi?-scuote la testa poi sorride

-Nulla, non posso dirvelo altrimenti non me lo lascereste fare ed io devo tentare almeno-annuisco -Vi va di venire a stare da me per un po'?-guardo Thor che annuisce e ci raggiunge abbracciandoci entrambi -Grazie Tony-sussurra prima di uscire dal laboratorio. Casa di Frida è a pochi minuti a piedi dalla Stark Tower, entriamo nell'appartamento e ne rimango affascinato: c'è una grossa vetrata che di giorno illumina tutta la casa, i pavimenti sono in legno, c'è un divano verde con davanti una grossa tv, a sinistra ci sono due camere e a destra il bagno 

-Molto carino qui-sussurro, andiamo in cucina e ci sediamo agli sgabelli dell'isola della cucina 

-Grazie, avete fame? Vi preparo qualcosa?-domanda gentilmente, poi guarda la dispensa ed il frigo che sono quasi vuoti -Ehm...ho fatto dei biscotti ieri...devo andare a fare la spesa domani mattina-mette i biscotti al centro del tavolo 

-Posso farti una domanda?-lei sorride poi annuisce mentre mangia un biscotto con gocce di cioccolato, ne prende uno anche Thor e dopo poco ne prendo uno anche io 

-Thor è andato avanti dopo la mia morte?-finisce il biscotto e sorride probabilmente per un ricordo che le è passato per la testa 

-Bé non subito...i primi due anni pensava sempre e solo a te ed anche ora lo fa ma dopo quei due anni ha cominciato a portare a casa diversi uomini per una sola notte e tutti somigliavano a te più o meno poi una sera ha portato un ragazzo davvero bellissimo e che non aveva nulla a che vedere con te...-arrossisce e mangia un secondo biscotto 

-Mh, è lui il ragazzo con cui esci qualche volta?-annuisce -Raccontaci come lo hai conosciuto ti va?-prende ancora un biscotto poi inizia a raccontare...

Flashback POV Frida 

Torno a casa che ormai sono le tre di notte, sono stata al compleanno di una mia amica e abbiamo fatto tardi, apro la porta e salgo le scale per andare in camera ma prima vado vicino a quella di mio padre per avvisarlo che sono tornata ma appena mi avvicino alla sua porta sento dei gemiti 

-Oddio si, Thor così!-mi porto la mano alla bocca per non ridere e vado in camera mia, ridendo solo quando sono ormai nel bagno, mi faccio una doccia veloce e vado a dormire. Mi sveglio alle nove visto che devo andare a lavoro alle dieci, esco dalla camera e scendo in cucina dove vedo un ragazzo di schiena intento a cercare qualcosa 

-Il caffè è nel ripiano a destra-si volta per guardarmi e rimango incantata dai suoi occhi che sembrano cioccolato fuso 

-Grazie, ne faccio un po' anche per te?-domanda voltandosi e prendendo il caffè dove gli ho detto 

-Si, grazie, sei molto gentile-mi siedo a tavola e guardo la sua schiena ampia e i suoi muscoli flettersi ad ogni movimento, ha dei bellissimi capelli castani e da quanto ho visto prima anche una barba corta come piace a me, faccio scorrere gli occhi più giù e noto che ha anche un gran bel sedere 

-Tu sei la figlia di Thor?-domanda voltandosi e sorridendo divertito quando nota che lo stavo guardando, non ho fatto in tempo a distogliere del tutto lo sguardo 

FridaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora