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Finito le aiuto a sistemare e poi Vanya mi accompagna alla porta. Esco da casa,ma prima mi fermo davanti alla porta con Vanya davanti appoggiata alla parete<e qualche volta cerca di non fare"quella antipatica">dico sorridendo<e sorridi quando voglio scherzare con te>finisco dandole un pizzicotto delicato sulla guancia,lei mi sorride e raggiunge la mia mano con la sua.
<d'accordo,però tu cerca di non infastidirmi>replica sorridendo,finalmente ci sono riuscito a farla sorridere,neanche un parto è così difficile. <ma sta li il divertimento>continuo facendo spallucce,lei ride scuotendo la testa. Rimaniamo per pochi secondi a guardarci senza dire niente, ad ammirare ogni pregio e difetto di nostri visi.
<ci vediamo presto, Vi>la saluto con sfoggiando un sorriso sfaccio,poi scendo le scale continuando a guardarla.

Rientro a casa,già so cosa mi aspetta. Mio padre è sdraiato sul divano con una birra in mano e tanto altre attorno,faccio piano e cerco di non svegliarlo,poi mi chiudo in camera e mi addormento.

VANYA'S POV Mi sveglio con pochissima voglia di alzarmi dal letto. Mi raggiro per tutto il letto avvolgendomi come un salame con il lenzuolo. Ieri sera non ho sentito molto Kairi quindi decido di scrivergli. Mi vengono in mente alcuni momenti di ieri sera con Mattia, quando l ho accompagnato alla porta c'è stato un momento in cui la mia mente si è spenta, come se smettesse di pensare e mi sono incantata nel guardarlo. Per non parlare di ciò che è successo in bagno e di quella sensazione che provo quasi sempre con lui. Sposto le mie attenzioni su Kairi, non chattiamo molto perché poi mia madre mi chiama per andare in cucina.
<dimmi mamma>esclamo,quando entro trovo l ira di dio in cucina.
<mamma ma cosa stai facendo?>chiedo continuando a guardare il casino che ha combinato<ieri,mattia mi ha detto che gli è piaciuta la ciambella ,gli ho detto che gliela avrei fatto una, così la sto facendo>spiega a tratti per colpa del fiatone.
Non faccio altre domande e decido di aiutarla. Dopo un so mi sorge una domanda:ma non poteva dargli direttamente la ricetta? <tieni infornala>dice,e la in forno.
<mamma,non potevi direttamente dargli la ricetta?>chiedo,lei mi guarda e si mette una mano sulla fronte<cosa?>chiedo curiosa,non dirmi che abbiamo sbagliato,penso fra me e me.
<vero,non mi è venuto in mente>dice sconvolta,poi ridiamo entrambe.

Verso le 16 abbiamo finito,sia con la ciambella che con il sistemare la cucina<vanya preparati e portagliela>dice facendo segno con la mano di andare<ma perché io ?vacci tu piuttosto.>replicco incrociando le braccia al petto<ti ho detto vai,fallo per me per favore>mi supplica,decido di portargliela.

Arrivo davanti alla porta e suono,ora che ci penso non so se mia madre lo ha avvisato oppure dovevo farlo io,spero almeno siano in casa sennò ho fatto tutta questa strada inutilmente.
<chi è?>risponde un uomo ,suppongo sia suo padre.
<salve sono vanya sono ven->non riesco a terminare la frase perché il padre chiude il citofono e mi apre,faccio spallucce ed entro.
Quando entro sento subito un odore fortissimo d'alcool,talmente forte quasi da farmi venie il vomito,forse hanno dato una festa.
<salve,sono Vanya una amica di Mattia, le ho portato una ciambella da parte di mia madre>dico porgendo gentilmente il sacchetto,lui mi guarda poi guarda il sacchetto, successivamente lo prende e lo posa sul tavolo poi prende una sigaretta e la accende<mattia è in camera>dice l'uomo per poi sedersi sul divano. Siccome sembra brutto non salutarlo mi dirigo verso la stanza. La porta è socchiusa,vado per bussare quando lo noto,è davanti allo specchio con la maglia alzata. Lo sento lamentare,non ad alta voce,si passa le mani verso il fianco,ha un livido,un livido enorme. Vederlo così mi fa preoccupare,mi appoggio alla porta e contro il mio volere faccio un po' di rumore. Lui si gira verso di me e abbassa immediatamente la maglietta<vanya>mi chiama, lo guardo e continuo a chiedermi come si è fatto tutti quei lividi<posso?>chiedo lui annuisce,così chiudo la porta ed entro. C'è tensione fra di noi,lui non guarda mai verso di me. Mi avvicino verso di lui<cosa ci fai qua?>chiede aggrottando le sopracciglia sempre con lo sguardo altrove <ti ho portato una ciambella,piuttosto tu cosa ti sei fatto>chiedo,lui mi guarda e fa spallucce<non è successo niente>risponde cercando di cambiare discorso<mattia,sul serio>dico incrociando le braccia al petto<ti ho detto che non ho niente>esclama infastidito,poi si gira e sdraia sul letto<fai come vuoi,sto solo cercando di capire come ti sei fatto quel fottutissimo livido>esclamo leggermente arrabbiata. Faccio due respiri, mi avvicino al letto e mi siedo<posso vedere?>chiedo con un piccolo sorrisino sulle labbra<non è successo nulla, puoi andare>insiste il moro continuando a guardare il telefono<mattia hai un livido enorme come fai a dire che non è successo nulla? Chi è stato? Com'è successo?>continuo a chiedere, abbassando con una mano il telefono in modo tale da poter avere la sua attenzione<sono caduto>risponde,poi si appoggia sui cuscini appoggiati al muro<e ti sei fatto tutti quei lividi?>continuo a chiedere<si>risponde il moro alzando le sopracciglia<d accordo,non hai intenzione di dirmelo ma almeno posso vederli?>chiedo avvicinandomi sempre di più a lui<se ti fa stare più tranquilla va bene>si alza,io rimango seduta,e si mette difronte a me,alza lentamente la maglietta e già si vede qualcosa<da quanto tempo li hai?>chiedo passando delicatamente le dita attorno al livido<un po'>dice lui guardando verso l altro<sei tutto nero>affermo,poi mi alzo, gli abbasso la maglietta, e lo abbraccio. Non ricambia subito l abbraccio,e come se non se lo aspettasse.
<so che non sei caduto, ma se non te la senti di dirmelo stai tranquillo, sappi solo che io sono qua>sento le sue mani lentamente raggiungermi la schiena per abbracciarmi.
<io sto andando>sentiamo il padre urlare per poi sbattere forte la porta di casa.
Subito dopo Mattia poggia la sua testa sulla mia spalla e stringe la presa della abbraccio.
<hey hey, va tutto bene ci sono io>dico per confortarlo. Cazzo non me lo sarei mai aspettata,non da lui. Rimango in silenzio per un po', per farlo sfogare.
Dopo qualche minuto mi stacco dall'abbraccio e gli prendo le testa fra le mie mani e con le dita gli asciugo quelle poche lacrime che gli sono scese.
<... capisco il dolore che stai passando, ma devi fare qualcosa>affermo preoccupata,so benissimo come se li è procurati quei lividi.
<non posso denunciarlo è l unica persona che mi è rimasta>continua sempre con aria triste<lo so ma non possiamo continuare così... Tu non puoi... Non puoi continuare a soffrire per niente, non te lo meriti...> replicò, mi stacco dall abbraccio e prendo il suo viso con entrambe le mani guardandolo dritto negli occhi ormai pieni di lacrime.
<vado a prendere del ghiaccio>mi allontano e lui si siede sul letto,poi vado a prendere il ghiaccio. In cucina c'è un casino,bottiglie ovunque,preservativi rotti sparsi per tutta la casa,non mi sorprendo nel vedere tutto quel casino,dopo quello che fa a suo figlio questo potevo benissimo aspettarmelo. Prendo il ghiaccio e una pezza e ritorno in camera<eccomi>dico,poi mi chino verso il letto e lui si sdraia. Lascio il ghiaccio sul livido per un po' in modo tale da far sgonfiare il livido. Tutto quel silenzio che si era creato fra di noi mi fa sorgere una domanda<mattia>lo chiamo e attiro la sua attenzione<da quanto tempo è che succede..?>chiedo,la sua espressione si incupisce<da quando è morta mia madre...>ricordo benissimo quel periodo,se ne è andata quando Mattia era in 2°liceo e ha sofferto un casino,ma non me lo sarei mai aspettato<mi spiace..>mi alzo e mi siedo accanto a lui, lo guardo dritto negli occhi e lo abbraccio. È disumano picchiare il proprio figlio perchè la madre non c'è più, non è di certo colpa sua. Suppongo che non gli interessa niente di quello che prova Mattia. Rimaniamo abbracciati per un po' poi mi stacco perché mi ricordo che nella borsa dovrei avere una crema per i lividi la porto sempre con me per Ilenia. Mi giro per prenderla<dove vai?>chiede Mattia preoccupato<mi sono appena ricordata che ho una crema per i lividi nella borsa, sdraiati che te la passo>annuisce a fa come gli dico<fai piano..>dice lui,si alza la maglietta e delicatamente cerco di passargliela.

dopo tanto tempo sono tornata.
siete tornati a scuola?io rientro il 24
in ogni caso, vi ringrazio con tutto il cuore per l hype che state dando alla storia (siamo secondi)questa cosa mi fa un botto piacere, davvero grazie mille✨❤️
vi adoro tutti quanti💕
cercherò di pubblicare più spesso prima che inizi la scuola✌🏻

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05, 2020 ⏰

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yes,I did it //Mattia Polibio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora