E anche oggi mi abbandono a me stesso, salvarmi la vita o lasciarmi cadere nel vuoto, spesso penso al vuoto, esatto, quel buco in cui non c'è niente, quello che tutti almeno una volta abbiamo sognato, un buco immenso, l'unica cosa è che alla fine non c'è niente, niente di niente, solo vuoto e dolore. Eppure quel buco mi attrae spesso e mi lascio cadere. Con una lametta affianco e la vita che mi passa davanti, la voglia di tagliare quel filo continuo che attraversa il braccio è tanta ma non lo faccio mai. Perché non penso morire ora sia il momento giusto, perché la vita inizia a sorridermi, sto cominciando ad avere più amici.. Ma più mi sorride più mi uccide, perché ora quell'unica speranza che avevo se n'è andata per colpa mia, perché non ce la faccio più.. Non ci capisco più niente della mia vita, non distinguo più la felicità dalla tristezza.. Per me sono ormai la stessa cosa, non so più rimanere felice che accade qualcosa di brutto e non ce la faccio.. Il mio cuore è rotto, ho sempre dato tanto amore e non ne ho mai ricevuto abbastanza.. È questo ciò che vivo giornalmente.. Amore mai ricevuto indietro, perché? Perché sono troppo buono, devo smetterla e diventare più stronzo.. Ma poi cambierei me stesso, cambierei tutta la mia vita e non starei mai bene con me stesso. Mai più. Quindi non lo faccio, la smetto, mi siedo, mi calmo. Buio.
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Racconti nella notte
PoesíaQuesta non è proprio una storia, semplicemente sono dei testi che ho scritto nel tempo. Anche se alcune sono un po' tristi spero vi piacciano TW: menzione di autolesionismo, sangue e morte
