Tu, sì, proprio tu, con quelle labbra che immaginavo giorno e notte, con quegli occhi celesti che vedevo ogni volta, con quel faccino così carino e quei denti perfetti che ammiravo ogni volta.
Tu, con quel tuo fisico che non sopporti, il tuo corpo magrolino, il tuo petto piatto e i tuoi capelli sempre spettinati.
Tu, che piangevi quando ti chiamavo, che piangevi quando ti scrivevo, per quel tuo padre stronzo che non sopportavi.
Tu, che preferivi morire piuttosto che vivere.
Tu, che per fortuna sei ancora qui, libero di amare.
Tu, pieno di sofferenze incurabili, inguaribili.
Tu, sì, proprio tu. Resisti.
STAI LEGGENDO
Racconti nella notte
PuisiQuesta non è proprio una storia, semplicemente sono dei testi che ho scritto nel tempo. Anche se alcune sono un po' tristi spero vi piacciano TW: menzione di autolesionismo, sangue e morte