Ecco...La mia giornata ricomincia così, seduta su questa panchina alla fermata dell'autobus. Osservo le auto che scorrono veloci in strada , e non faccio molto caso al gruppo di ragazzi che mi è affianco.Li sento ridere e discutere ma non ascolto i loro discorsi, è troppo presto per stare attenta a qualcosa, sono solo le otto di mattina, ho la sensazione di avere ancora stampato il cuscino in faccia. Questa mattina ho sentito papà uscire presto di casa per andare al commissariato di polizia, mentre mamma si è alzata pochi minuti dopo per preparare la colazione.
<< Camilla non prendere impegni per stasera , vengono i colleghi di papà a cena >> disse mentre versava il caffè nella tazzina. Questa sera dovrei cenare con Filippo , é il mio ragazzo da soli due mesi ma é come se fossimo insieme da una vita, siamo così affiatati e intrigati nella nostra storia,nel nostro magico mondo. Vabbè mi tocca rimandare la cena, lui capirà,spero.Mia madre ci tiene che sia anche io.La brusca frenata del bus mi distrae dai miei pensieri, salgo ... il controllore non c'è, meglio così.Mi metto a sedere , solito posto in fondo.
Ci sono solo un paio di ragazze sedute ai primi posti , le conosco, si. Andiamo nella stessa scuola.Il tragitto non è molto lungo, metto le cuffie e schiaccio play, la musica è sempre quella... la stessa che ascolto tutte le mattine, da quella mattina. Chiudo gli occhi solo per un istante ed ecco che subito vedo lui, il ragazzo che da qualche settimana sogno, che mi abbraccia come vorrei, lui che è troppo maturo per averlo , con quel corpo perfetto,muscoloso, che ride anche se le mie battute non fanno ridere, ma lui ride per farmi piacere, perché in fondo non ci credo che non mi voglia un po'di bene.
Le due ragazze suonano il campanello, sono arrivata alla fermata davanti la scuola.Scendo di corsa dal bus prima che si richiudano le porte e vado svelta verso l'ingresso , non posso fare tardi devo stare attenta. Quest' anno ci sono gli esami.
<< Camilla?>> ecco Filippo, che contento mi viene incontro gridando il mio nome, è così dolce e premuroso.
<< ciao Fil >> gli sorrido , lui mi bacia << è tardi>> gli dico e scappo via
<< ci vediamo in ricreazione>> gli faccio cenno di si con la testa.
Corro in classe, che fortuna ancora il professore non è arrivato.
L'ultimo banco oggi è libero, mi siedo.
<< ciao>> Angelo in classe seguito da Mattia e Roberta che viene subito a sedersi accanto a me << ehi Cami com'è andata ieri?>> sorride.A Roberta le si illluminano gli occhi quando sorride, la mia più cara amica, ci conosciamo dalle elementari. Quanto le voglio bene. E' la mia confidente, sa tutto di me.... beh più o meno.
<< intendi con Filippo?>> chiedo <<si , com'è andata la cena?>>
<< abbiamo rimandato a stasera>>
<< ah... poi mi racconti allora>>
<<però..>>
<< però che?>>
<< dovrò rimandare di nuovo>> sbuffo
<< perché? Come fai?>>
<< mia madre mi vuole a cena a casa stasera , ci sono i colleghi di mio padre>>
<< ah... capisco... ma non sembri tanto dispiaciuta...>>
<< no infatti>>
<< che succede?>> il prof. È già entrato e abbiamo iniziato a bisbigliare
<< niente che deve succedere?! Niente...>> non le posso nascondere nulla. Mi conosce fin troppo bene << ma no ... strano che non ti importi nulla di questo fatto...>>
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Un Bacio fra le Nuvole
RomanceQuante volte vi hanno mai fatto quella domanda? Quella a cui nessuno ancora oggi riesce a trovare una risposta… Quella che a volte vi lascia immaginare , sospirare, piangere, illudere… quella che vi lascia con il dubbio , quella domanda che se fat...