Mi rendo conto di essere sola in casa, mamma e papà andavano a cena fuori. Sul tavolo trovo un biglietto lasciato li apposta perché io lo leggessi - La zia Francesca ti aspetta su da lei, ha ordinato la pizza che ti piace tanto... gli ho detto che eri sola a cena- "cazzo" penso , non voglio andare a cenare da loro, farei il palo, il terzo incomodo. No no e assolutamente no! Bussano alla porta. È lei la zia. Bussa di nuovo.
<< ciao zia>> le apro la porta
<< allora che fai? Stiamo aspettando te... non te l'ha detto tua madre?>>
<<si mi ha lasciato un biglietto... ma a me è venuto un terribile mal di testa.. voglio subito mettermi a letto... non ho nemmeno fame zia... davvero>>
<< tesoro...>> entra e mi tocca la testa con la mano
<< sicura che stai bene? Se vuoi resto io con te>>
<< no zia tranquilla... vai da... Luca ti sta aspettando>>
<< come vuoi... per qualsiasi cosa però chiama eh?>>
<< certo>> sorrido
<<come sei cresciuta Camilla... >> mi da un bacio affettuoso sulla guancia seguito da una carezza.
Mi sdraio in camera mia , in effetti non ho tanta fame stasera, sarà stata la giornata di oggi troppo incasinata.
Le domande di mia madre, Roberta che non mi dice le cose, Filippo che mi aspetta vicino casa e Luca che mi salva... si può dire. Poi la zia che mi invita a cena. Non c'è la posso fare. Troppo stress per una ragazza che è cresciuta da così poco tempo.
Rido fra me e me. Ecco lo sapevo, sto fantasticando di nuovo.
Ho bisogno di un po' d'aria, mi affaccio alla finestra della mia stanza, c'è la luna piena stasera di nuovo, mi viene in mente subito Luca che la sera prima aveva fatto la stessa osservazione, secondo me per rompere il ghiaccio e iniziare a parlare con me e con Roby.A volte anche lui ha dei modi così infantili, sorrido di nuovo mentre me lo immagino a giocare con i trenini, quelli che di solito si regalano ai bimbi piccoli.
<<ahhaahaha>> sento ridere qualcuno sopra , alzo la testa in alto, due piani più su eccolo è sempre lui.Ecco la sfortuna ,in questo caso, di avere la propria zia che abita nel tuo stesso palazzo <<ciao>> dice aspirando una sigaretta, com'è sexy mi vengono in mente subito pensieri erotici , scrollo la testa per levarli via, non mi riconosco più.
<< come va il mal di testa?>> chiede
<< male... mi fa malissimo... >>
<< ceeertooo>> dice ironico
<< non ci credi? Davvero ho mal di testa eh?>>
<< si si ci credo>> ride di nuovo
<< ma perché ridi sempre quando parli con me? Posso saperlo?>>
<< sei buffa...>>
<< ah grazie >> rientro dentro offesa , accendo la musica e alzo il volume.
Vado in cucina e prendo un paio di birre di mio padre, tanto per quante ne compra mia madre, non se ne accorgerà che le ho bevute proprio io.
Mi lascio andare in movimenti leggeri e spensierati mentre sorseggio la mia birretta , sono leggera. Sento il vento che entra dalla finestra, mi avvolge... provo dei brividi leggeri su tutta la schiena , gli stessi che ho provato quella sera... chiudo gli occhi e mi lascio andare di nuovo, mi immergo in quei desideri, in quei sogni che in parte conosco e che vorrei tanto rivivere.
Riesco a sentire ancora il suo odore... lo sento diventa sempre più forte... danzo a passo lento da un posto all'altro della mia camera...
<< Camilla!>> apro gli occhi
<< Luca?>> sento una vampata di calore che mi innonda il viso, per poco la birra non mi scivola dalle mani, s' avvicina guardandomi. Mi tira su la spallina del top e mi sfila dalle mani la bottiglia appoggiandola sul comodino.
<< che fai qui ? e come... come sei entrato?>> stacco la musica, mi passo una mano tra i capelli, barcollo un pò ma senza farlo notare riesco ad aggrapparmi alla sedia della scrivania.
<< scusa... io ho suonato ma tu avevi la musica alta ... così Francesca mi ha dato il secondo mazzo delle chiavi di casa...>>
<<ah... e che vuoi qui?>>
<< Francesca era preoccupata per te... mi ha detto di portarti questo>> in mano ha un piatto con delle fette di pizza.
<< grazie>> lo prendo e lo conservo in cucina
<< cosa sono quelle?>> vede le altre due bottiglie di birra vuote sul tavolo << niente>> le prendo e le butto subito via
<< Camilla? nn dovresti bere...per di più a stomaco vuoto >>
<< che c'è Luca? Che vuoi?>>
<< non puoi bere sempre... ricorda cos'è successo l'ultima volta>>
<< ah... adesso devo ricordarmelo? Senti Luca non mi sento di discutere con te... per favore vai via..>> barcollo un po' di qua e di la
<< sei ubriaca>> mi sorregge per un braccio
<< non sono ubriaca... sono... un po' assonnata>>
<< tu sei solo una bambina, vieni qui>> mi prende in braccio
<<no! Mettimi giù>> provo a liberarmi dalla presa arriviamo in camera mia , mi appoggia sul letto
<< senti>> cerco di prendere la situazione in mano ,, non sono ubriaca lo so << senti niente Camilla... non puoi bere al primo problema che trovi lo capisci?!>> è un rimprovero? << non sono ubriaca Luca... ho solo bevuto due birre... che vuoi che sia?>> mento... sono tre in verità.
<< Camilla ti prego... se non vuoi farlo per te... fallo per tuo padre... lo sai che...>>
<< esci da casa mia Luca... per favore. io non ho nessun problema>> dico calma ma decisa, gli indico la porta con un dito e lo guardo fisso negli occhi
<< perché c'è l hai con me? Non ti rendi conto che..>> io avercela con te?! io ti voglio, ti desidero. è brutto dirlo e peggio pensarlo ma vorrei che per cinque minuti mia zia sparisse e sopratutto vorrei dirti quanto mi piaci. E vorrei dirti che mi fai impazzire quando mi guardi con quegli occhi e io... oh Luca dannazione.
<<no no Luca tu non ti rendi conto di... che io... >> stavolta è lui che mi interrompe. Sento le sue labbra che premono sulle mie delicate, io resto immobile mentre la sua lingua scorre veloce insieme alla mia. Il mio viso è fra le sue mani che stringono forte.Non riesco a reagire a fargli capire... resto ferma e lo lascio fare.
Poi tutto svanisce. << scusami>> è impacciato, arrabbiato, confuso. << devo andare>> si alza di scatto dal letto << dove vai?>> mi alzo anch'io con lui << non posso stare qui... ti chiedo scusa per..>> << ma perché mi chiedi scusa per una cosa bellissima? Luca... perché scappi? Anche tu in fondo in fondo mi desideri... come io desidero te... non andartene ti prego... resta qui>> gli prendo le mani << Camilla...>> sospira, le mie mani sono sul suo petto adesso e il mio viso si avvicina sempre di più al suo, spero in un bacio di nuovo, anche solo una carezza... sento le sue braccia avvolgermi per i fianchi, mi avvinghio a lui e insieme finiamo sdraiati sul letto, lui e su di me e le mia gambe sono aperte e si incrociano al di sopra del suo fondoschiena , lo bacio di nuovo stavolta lo sento più coinvolto << tu non immagini quanto ti desidero ... ma non posso...>> è bello illudersi anche solo per un secondo , il battito del mio cuore diminuisce , l'abbraccio si scioglie. E lui scappa via, come se avesse ammazzato qualcuno... si in verità ha ucciso qualcosa ... i miei sentimenti.
Autrice: ci sono ancora tantissimi capitoli da scoprire siete curiose?continuerò solo se vi piace fatemi sapere. A presto. Commentate!!!!<3 <3 <3
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Un Bacio fra le Nuvole
RomantikQuante volte vi hanno mai fatto quella domanda? Quella a cui nessuno ancora oggi riesce a trovare una risposta… Quella che a volte vi lascia immaginare , sospirare, piangere, illudere… quella che vi lascia con il dubbio , quella domanda che se fat...