Dopo qualche ora di auto arrivammo in aeroporto. C'era davvero tantissima gente che correva su e giù per tutta la struttura. Una carica di adrenalina scorreva in me e la voglia di viaggiare crebbe a dismisura.Arrivammo ai controlli di sicurezza, gli "strani aggeggi" come appellati da Miley, non aveva mai preso un aereo, quindi non sapeva cosa le aspettasse.
"Adesso metti tutta la tua roba qui in queste vaschette, compreso il cellulare e passi lì sotto, è semplice", alzai le spalle camminando verso quella guardia.
Al suo turno, quell'apparecchio cominciò a suonare, voltandomi la trovai scalza mentre una ragazza cominciava a perquisirla, dire che la scena mi fece ridere era poco.
Il suo sguardo l'avrei ricordato per tutta la vita, era così spaventata e giurai di aver sentito un "non ho fatto niente" uscire dalla sua bocca.
Finalmente tornai lucida e ricordai della sua acconciatura, forse era quella la misteriosa causa.
"Miley! In testa! in testa!" Inizialmente non capì, ma poi cominciò ad estrarre quelle forcine una per una, erano infinite.
Così dopo un quarto d'ora, riuscimmo finalmente a passare quei controlli.
"Giuro che non prenderò mai più un aereo in vita mia!" Si lamentò. "Adesso chi me la rifarà quella splendida acconciatura?" Mi guardò ed un sorrisetto si aprì sulle sue labbra.
"Non guardare me, sono negata in queste cose ed in più non era un granché come acconciatura."
"Ti ringrazio per avermelo detto così in fretta, sai potevi aspettare ancora un altro po', magari saremmo arrivate prima in Spagna e..-"
"Scusami, ma eri così felice e non volevo ferirti!" Spiegai trascinando la mia valigia.
"L'aereo parte tra un'ora, che ne dici di dare uno sguardo a quei negozi? Ho promesso che avrei portato un souvenir ai miei."
"Non puoi comprare un souvenir in aeroporto, siamo ancora a Manchester!"
"Sì ok ma quella gonna mi piace!" Lasciò il suo bagaglio e si diresse in quel negozio.
"Miley!"
"Cosa c'è?"
"La valigia", scossi la testa, lei rise.
"Ultima chiamata per i passeggeri del volo settecentotredici, stiamo procedendo per l'imbarco, siete pregati di recarvi al gate!" Mi ritrovai per puro caso ad udire quella voce metallica ed i miei occhi si spalancarono.
"Miley!" Urlai scostando la tenda del suo camerino.
"Non vedi che sono nuda? Vuoi..-"
"Dobbiamo andare! Subito! Siamo in ritardo!"
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Don't Say Love
Romance"Avevo ragione quando dicevo che eri un estraneo", egoisticamente speravo di ferirlo con le parole, come lui aveva fatto con me. "Puoi ascoltarmi? Ti prego", sbuffai. "Il suo piano era esattamente questo, allontanarci", quel tono così pacato mi dest...