Dino Meneghin

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Alano di Piave 18-1-1950

Durante una partita tra scuole il prof di ginnastica punta lo sguardo esperto sugli spalti dove un ragazzo alto con un grosso campanaccio tra le mani sta facendo un tifo indiavolato. Gli si avvicina e gli chiede se abbia mai giocato a basket.
"No, però mi piace il caos che c'è qui".
Il prof lo ferma, prima che riprenda a suonare quel terribile strumento.
"Prova a fare un paio di corse a bordo campo, senza toglierti il cappotto, tanto per vedere come ti muovi".
Le corse con il cappotto svolazzante vanno bene.
"Da domani inizi a giocare nella Ignis Varese. Ti alleno io".
Il ragazzo è Dino Meneghin e quando torna a casa chiede a sua madre di comprargli delle scarpe da basket. Giocherà per Varese, Milano, in nazionale e finirà nella americana Hall of Fame.
Sorridente e simpatico fuori dal campo, durante il gioco è un guerriero che non cede un centimetro all'avversario. Ai numerosi trofei può aggiungere 2 menischi saltati, fratture al braccio e alla caviglia, più il naso rotto 2 volte. E un campanaccio.

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