Chapter Four - Versus

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<<Oli.>>

<<Oli, svegliati!Cristo chiamate qualcuno!>>

<<Porca puttana portatemi qualcosa per fermare il sangue.>>

Non riuscio ad aprire gli occhi e le voci sono ovattate, c'è un odore quasi nauseante e faccio fatica a respirare, un sapore ferroso è intrappolato nella mia bocca aumentando ulteriormente la sensazione di nausea che ho. Riesco a sentire la voce di Matt vicino a me che sta cercando in tutti i modi di farmi svegliare e dall'intonazione sembra quasi disperato.

<<Ehi Matt, avete fatto presto, eh?>>.

<<Si Oli,siamo tornati per portarti prima per te. Siamo venuti per darti il tuo regalo. Tu ... Perché sei ridotto così?>> Cerco di parlargli in modo udibile ma quello che esce dalla mia bocca è molto più simile ad un sussurro sen non a un sibilo. Sta sicuramente piangendo.

<<Mmh chi se l'aspettava? Un regalo per un animale come me ... Quanto sono messo male ...?>>

<<Beh ...>> fece una pausa per poter riprendere un po' di voce << Hai del sangue che ti esce dalla nuca e sei pieno di lividi su quasi tutto il corpo. Ti hanno rotto il labbro ma ...>> un'altra pausa, è decisamente scosso e io non so dargli alcuna spiegazione << Sei vivo, no? Questo è l'importante.>>

<<Già, importante... Direi che questo è il miglior compleanno che abbia mai avuto.>>

<<Ahahah non puoi fare a meno di scherzare, eh Sykes? Anche in queste condizioni.>>

<<Ehi, è il minimo.>>

Sento una forte fitta al cuore che mi costringe a portarmi una mano al petto per fare un po' di pressione. Da quello che aveva descritto Matt ero veramente messo nei guai e sto rischiando parecchio. Mi fa male anche il braccio. Sento Matt che fa pressione sulla ferita alla nuca.

<<Matt chiudi le finestre, fa freddissimo.>>

<<Non posso Oli siamo nel bel mezzo del parcheggio.>>

Non era possibile. Il panico mi pervade e cerco di aprire un po' gli occhi e la prima cosa che vedo è l'asfalto leggermente sporco di sangue illuminato da un lampione poco distante. Il mio cellulare, a qualche metro da me, è completamente distrutto e il mio portafogli era più nella tasca posteriore dei pantaloni. Cerco di girarmi per vedere Matt ma un dolore fortissimo mi pervade dalle spalle sino le caviglie. Non ho la più pallida di quello che fosse accaduto e l'ultimo ricordo che ho è dei tre messaggi che avevo ricevuto mentre stavo mangiando. Una strana sensazione s'impadronisce della mia mente e il forte desiderio di scappare da li mi costringe a provare ad alzarmi. Comincio lentamente a muovere le gambe controllando di non avere danni più seri di quello che sembrano e lentamente riesco a girami per mettermi in posizione supina, cosa che si dimostra più difficile di quello che sembra con Matt che cerca in tutti i modi di bloccarmi.


<<Ehi ehi piano, che vuoi fare Oli?>>


<<Matt dobbiamo subito andarcene da qui!>>


<<Ma i ragazzi staranno sicuramente per tornare con qualcuno che ci può aiutare.>>


<<Li aspetteremo ma non qui, ti prego andiamo via da qui.>>


Fa un cenno con la testa anche se è evidente che non vuole farlo. La sua espressione è un mix tra preoccupazione e rabbia.


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