Capitolo 4 - Vasi e numeri!!

87 5 5
                                    

Dopo la ricreazione riprendemmo le lezioni, finalmente c'era una materia che mi piaceva: arte e storia dell'arte!
Non so per quale motivo, ma sin da piccola mi ha sempre affascinato il mondo artistico: i pennelli, i pennarelli, la miriade di colori diversi..... Io comunque non mi considero molto brava a disegnare, anche se i miei amici mi dicono che ho talento. Quando tornai in classe e mi sedetti al mio posto, c'era Benedetta che mi fulminava con lo sguardo: si sarebbe vendicata in qualche modo di quello che aveva subito. Forse però non aveva considerato che Sara, la ragazza dai capelli biondi che mi aveva difeso poco prima, la stava tenendo d'occhio.
- Salve a tutti, io sono la professoressa Riccardi, e vi insegnerò arte e storia dell'arte durante questo anno scolastico. - Era una donna di altezza sulla media, forse di trent'anni, capelli corvini che le arrivavano al busto, non era vestita in modo molto formale ed aveva un sorriso stampato sulle labbra. Aveva portato una grande quantità di materiale: c'erano pennelli, tempere, bicchierini e piatti di plastica e...... della creta!
- Come primo lavoro vorrei farvi utilizzare la creta per realizzare dei vasi greci che poi decorerete con le tempere. Ricordatevi di rispettare le caratteristiche tipiche dei vasi greci! E adesso... Buon lavoro! Se avete bisogno di aiuto, io sono qui a vostra disposizione. - disse tutto questo con gli occhi di una persona che adora quello che fa, il proprio lavoro... Grazie al cielo potevamo spostare i banchi e creare dei mini-gruppi, io mi unii a Mattia e il suo amico, poi chiesi anche a Sara se aveva voglia di far parte del nostro gruppo.
- No, non ne ho tanta voglia... - mi rispose con aria poco convinta. Secondo me mentiva, lo capivo dalla sua espressione.
- Dai, vieni! Ci divertiremo tutti insieme, e poi......vorrei conoscerti meglio! -
Sara esitò un attimo prima di rispondere. Poi, annuì e la aiutai a spostare il suo banco per avvicinarlo ai nostri. Ovviamente Benedetta aveva fatto un gruppo con le sue amichette, anche loro davano l'idea delle galline antipatiche e snob. Le guardai per un momento: i loro sorrisi, le loro parole.....sembravano quasi forzate, come se dovessero stare con Benedetta per un obbligo. Ma no, meglio far ritornare l'attenzione sul progetto principale: modellare un vaso. Io e i miei nuovi compagni incominciammo la modellazione, all'inizio con pessimi risultati. Mentre preparavamo i vasi, cercai di interagire con le persone del mio gruppo. Sara stava lentamente cambiando espressione, probabilmente si stava divertendo. Scoprii anche che lei ama fare le passeggiate come me! Ho trovato un punto in comune, qualche volta la potrei invitare per fare una passeggiata e per chiacchierare! Col tempo finalmente riuscimmo a terminare i nostri vasi e , soddisfatti del nostro lavoro, andammo a mettere i vasi in un posto dove potessero seccarsi, così la volta seguente li avremmo decorati!
Diedi un occhiata a cosa stava facendo Benedetta&Co. e notai che stavano tutto il tempo a spettegolare ( molto probabilmente del ragazzo carino in seconda fila, non smettevano di fissarlo! ) e i vasi non stavano prendendo forma! Sembrava che non gli importasse molto del pessimo risultato, non mi dispiace affatto: se prendono un brutto voto non si vengano a lamentare!! La campanella del cambio d'ora suonò, e nuova campanella significa nuovo prof! Ed ora toccava al professore di matematica, il prof. Giacometti, un uomo alto alto che se alza la mano per poco tocca il soffitto, gli manca qualche capello in testa, ma è quasi come un gigante buono! Mi sarei aspettata di peggio, quasi la tipica prof. malvagia che si diverte a vedere soffrire gli alunni con torture del genere:
- Allora ragazzi, OGGI INTERROGO!! MUAHAHAHAH!!!!! -
Invece il prof. Giacometti non era così crudele ( beh interrogava e faceva le verifiche lo stesso, ma non era maligno ), da come si è presentato mi sembrava uno mezzo scemo che si scorda l'ultima cosa che ha fatto, invece è un tipo sveglio e svolse la nostra prima lezione di matematica con tranquillità.
Se la maggior parte dei tuoi compagni di classe guardano l'orologio ogni due secondi può significare solo una cosa:
Sta per suonare la campanella, e così avremmo potuto tornare liberi nelle nostre case.
Quando la campanella suonò, venti ragazzi e ragazze con zaini in spalla si alzarono all'unisono e si diressero con un sorriso stampato sulla faccia verso l'uscita. Mentre uscivo, sentii qualcuno gridare :
- LIBERTÀÀÀÀÀÀÀÀ!!!!!!! -
Uscita da scuola, presi il mio cellulare, lo accesi e trovai un messaggio di mia madre:
- Oggi farò un po' di ritardo, ho avuto un contrattempo con il lavoro. Un bacio. -
Stavo per sedermi su una panchina e ascoltare la musica con le mie auricolari, quando sentii una mano che mi teneva per il polso.

Salve a tutti, ecco un nuovo capitolo della mia storia! 😊 Perfavore, lasciatemi dei vostri commenti con consigli e vostre opinioni sulla mia storia, e se vi piace lasciate un voto ! 🌟🌟🌟

Eccomi,questa sono io...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora