Mi riguardo per la millesima volta allo specchio, per controllare (ancora!) che sia tutto perfetto: ho un top azzurro con una scollatura bella e non volgare, dei semplici jeans, capelli sciolti (o sarebbe meglio legarli?), adidas, braccialetti vari, orecchini a cerchio della grandezza giusta, e ovviamente, la collana che mi ha regalato Anna: un look semplice ma perfetto per l'occasione.
Afferro il telefono, proprio nel momento in cui arriva una chiamata dalla mia migliore amica:
"Diana, sbrigati, siamo in super ritardo!" La solita esagerata; guardo l'orologio: okay, questa volta non è proprio esagerata. L'appuntamento era alle 12, e sono le 12:45, ci staranno aspettando da un pezzo! Ops!
"Si sto scendendo"
"L'hai detto anche quindici minuti fa!"
"Questa volta è vero giuro"
Corro fuori dalla mia stanza, saluto di fretta e furia mia madre e Minniemay, la mia sorellina minore, e finalmente raggiungo Anna: "Eccomi!" Indossava un vestito beinge con dei minuscoli fiorellini bianchi, e le stava divinamente. I capelli rossi erano legati in una treccia che le scendeva leggera lungo la spalla destra.
"Alla buon'ora!" ribatte appena mi vede
Era infastidita dal mio ritardo, da brava ragazza puntuale quale è, ma so che, una volta arrivate, avrebbe incontrato una certa persona e le spunterà un sorriso a trentadue denti.
Tuttavia non riesco a trattenermi,e dico:
"Potevi anche non aspettarmi e andare direttamente da Gil...volevo dire in piazza, da sola"
Si gira di scatto, rivelando una strana espressione: "So benissimo quello che volevi dire,e ti ricordo che siamo in ritardo perché TU volevi apparire perfetta per incontrare il tuo fidanzato" ribatte con un sorrisino che non so come definire sul volto.
"Non siamo fidanzati, ci stiamo solo sentendo" rispondo, tenendo gli occhi fissi per terra
"Ah giusto, me lo ero scordato", dice lei, e il suo sorriso si allarga di più.
Visto che la situazione si sta trasformando a mio svantaggio, decido di cambiare argomento, e continuiamo parlando di serie tv che dobbiamo vedere, film, cose così. Fino a quando arriviamo davanti alla piazza, ovvero il centro della piccola cittadina nel quale viviamo, Avonlea. Mi fermo di botto e mi viene in mente che non le ho ancora chiesto una cosa fondamentale: "Anna!" la chiamo
Si accorge che mi sono fermata e mi raggiunge, preoccupata: "Diana che succede, li vedi, sono lì, ci stanno aspettando, andiamo!"
"Come sto?" le chiedo
"Benissimo tranquilla" risponde tirando un sospiro di sollievo.
Okay, ora mi devo fare coraggio e andare.
In fondo è solo un pranzo con i nostri migliori amici, nonché rispettivamente il suo fidanzato e la persona-con-cui-mi-sto-sentendo.
Ci avviciniamo alla panchina dove sono seduti e, appena ci vedono, vengono verso di noi.
"Ciao ragazze" ci saluta Gilbert, avvicinandosi ad Anna e baciandola. Come avevo intuito, appena lo vede, il cuore della mia migliore amica si scioglie.
"Ciao, Diana" mi dice invece Jerry, imbarazzato.
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Vuoi leggere Frankenstein con me?
Teen FictionIn questo racconto vi parlo un po' di Diana e Jerry, personaggi della serie Anne with an E, e della loro storia, ambientata però nel 2019. L'elegante D e il timido e romantico J sono finalmente riusciti a combattere le loro differenze, e sono pront...