<Ci siamo dottore, ancora qualche milligrammo di Csocianone e il soggetto sarà pronto per il test> disse un assistente chiamato Arvid, giunto pochi mesi prima da un remoto villaggio nel Nord del paese chiamato Honningsvag
<Molto bene Arvid, chiama gli altri, la dobbiamo preparare alla sperimentazione con il ceppo 9T6; questa volta DEVE funzionare...> esclamò un omone in camice bianco opaco, quasi color perla, enfatizzando il "deve", il cui cartellino recitava unicamente la dicitura "DOC T"
L'interpellato poggiò la mano sopra un microfono, premette un pulsante e in tutta la stanza riecheggiò la frase <Agnes in camera 3... Agnes in camera 3..."T" richiede la tua presenza>
Mentre i due medici, assieme ad altri tre assistenti estraevano lentamente una siringa da un grosso cassettone grigio posto vicino la scrivania del "Dottor T", una signorina sulla trentina, o poco meno, con capelli mori, molto chiari e occhi verdi, entrò in camera: si trattava di Agnes Olsen, nata a Oslo da genitori molto poveri, decise di prendere le redini della propria vita al compimento dei 19 anni, spostandosi a Drammen, iniziando un corso di specializzazione in medicina che la portò al traguardo di primaria del reparto di malattie infettive della cittadina norvegese.
Fiera di quanto raggiunto, ma con ancora del potenziale dentro di se', si aggiunse quasi volontariamente al team del noto "Dottor T", da tutti considerato uno dei due migliori virologi norvegesi, assieme al rivale Andre Hansen, un vecchio componente del gruppo, separatosi a seguito di dispute con alcuni colleghi che lo portarono ad aprire un proprio reparto in una zona ben più lontana della penisola, nella cittadina di Bodo, quasi 1200 km a Nord della capitale.
<Eccomi signore> esclamò Agnes mettendosi due guanti bianchi e la mascherina
<Tieni ferma "Z45" mentre le inietto il nuovo ceppo... la tua supervisione è importante in questa fase> le ordinò "T"
Nei suoi anni di servizio a fianco del suo superiore, Agnes non aveva mai dubitato, nemmeno una volta, della capacità di giudizio dell'uomo; ma quel giorno, forse inebriata dalla gioia presente nell'aria della vicina Oslo, qualcosa in cuor suo le diceva che non era ancora il momento di iniziare delle sperimentazioni così affrettate su di un soggetto ancora debole, soprattutto non con l'iniezione di un patogeno di ottava categoria.
Fu una cerca Grazyna, polacca, nel 2025, a classificare i virus in base alla loro complessità di azione e, naturalmente, pericolosità nei confronti del genere umano; questo nuovo ceppo creato appena due mesi prima, le cui sperimentazioni furono appena abbozzate, rientrava in uno dei primi posti... se mai un virus fosse riuscito a raggiungere il grado massimo, il decimo, le conseguenze per l'umanità sarebbero state devastanti, portando allo sterminio di milioni di individui in brevissimo tempo.
Quel giorno, però, sebbene la sua coscienza le stesse dicendo di bloccare la mano ferma del medico, Agnes decise di fidarsi, ancora una volta, della saggezza di "T", osservando l'uomo mentre inseriva il virus, contenuto dentro una siringa, nelle vene di "Z45", una ragazza morente a causa di un tumore incurabile al cervello; la "Recreate" non brillava di certo per i suoi metodi piuttosto discutibili in quanto a scelta di cavie e metodologie di intervento/cura, ma i risultati che riusciva a portare erano così positivi da aver bloccato, di anno in anno, qualsiasi denuncia avesse ricevuto, arrivando quasi a una sorta di immunità, giusto per rimanere in tema, giuridica; il mondo intero sperava che questa carneficina di esseri umani, sebbene morenti, finisse presto, ma il futuro sembrava essere particolarmente roseo per la società, nel pieno fiorire dei suoi anni.
<Inizio dei test ore 18:39... può andare, dottore> gli comunicò Arvid guardando un vecchio orologio da polso.
L'uomo, che per tutto il tempo era rimasto quasi completamente in silenzio, annuendo, iniziò a mettere in circolo il nuovo ceppo nel corpo della ragazza, il cui nome era Isabelle Norman, mentre Agnes, Arvid e gli altri, in religiosa attesa, attendevano come una platea durante l'omelia del pastore.
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L'ultimo viaggio (IN LAVORAZIONE)
HorrorAnno 2050, Norvegia. La multinazionale "Recreate" sta lavorando sulla possibilita', piuttosto utopistica in un primo momento, di rendere il genere umano l'essere vivente maggiormente specializzato del pianeta, costringendo l'organismo delle cavie ut...