Capitolo 5 - Quando tutto ebbe inizio (parte 1)

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Ore 8:10, il giorno prima dell'incidente dei Van Leeuwen e dello strano messaggio di Astrid

...

<Helene, che tempismo, saresti dovuta tornare appena quattro ore fa...> disse "Doc T" con un tono chiaramente sarcastico

<Hmpf> sbuffò lei, gettando distrattamente una bustina sulla scrivania dell'uomo, intento a cercare qualcosa in rete su di un sito dall'URL impronunciabile

<Si può sapere cosa diavolo è successo? Stavamo aspettando questi campioni, il tuo telefono non era raggiungibile e la paziente...>

<Uffa, ma si può sapere perché' questo genere di cose spetta sempre a me?> lamentò lei prendendo posto sulla sua scrivania, accavallandoci sopra le gambe

<Perché' sei il peggior medico che questo ospedale abbia mai avuto, e piuttosto che farti uccidere qualcuno, preferisco affidarti commissioni leggermente meno punibili legalmente> rispose lui

<Si si, come le pare... che novità ci sono? Come mai tanta fretta per del semplice sangue?> chiese lei, realmente curiosa

Il medico prese un bel respiro, sollevò lo schienale della poltrona, unì le mani e iniziò a parlare

<Sai benissimo che la paziente Z45 ha mostrato curiosi segni di attività celebrale e motoria negli ultimi giorni; ci sono volute settimane di esami e test per riuscire ad avere una qualche tipo di reazione da parte sua, ma nulla.

Solo da qualche giorno, dentro di lei, qualcosa sembra essere cambiato, da quando le abbiamo fatto l'iniezione i valori celebrali indicano attività REM mista a onde Beta... ciò vorrebbe dire che la ragazza alterna cicli di sonno a momenti nei quali è sveglia, ma al tempo stesso in coma, e ora forse sappiamo il motivo> la ragazza sembrò quasi impassibile, sebbene l'uomo giurò di aver visto un leggero movimento oculare di stupore

<Sarebbe a dire?> domandò lei, fingendo di essere la dura della situazione, anche se sapeva benissimo che l'autorità' del medico che aveva di fronte era indiscutibilmente superiore a quella di tutti i medici della struttura messi insieme

<Prima di spiegare, guarda questo servizio mandato in televisione ieri mattina alle sette> il dottore porse una pen-drive alla collega, che attaccò al proprio computer con una certa riluttanza mista a curiosità

"Qui Erling Larsen in diretta da Oslo, dove si è da poco conclusa una delle migliori feste della Costituzione che il paese abbia mai visto in oltre 200 anni.

La Norvegia ha ancora una volta festeggiato il "syttende mai" in onore dell'indipendenza dalla Svezia, firmata nel 1814 a Edisvoli, con festose parate, carri allegorici, pranzi e cene in famiglia attorno ad abbondanti tavolate di uova e vino, il tutto accompagnato dalle angeliche voci dei bambini e degli studenti, ormai giunti al loro ultimo anno di scuola, scesi in strada in onore di chi li ha resi liberi.

Il Capo di Stato si è congratulato con gli organizzatori della parata, con i bambini e con tutti coloro che hanno permesso alla Norvegia, ancora una volta, di vantare la propria libertà al mondo interno."

<Signore, venga al punto... cosa sto guardando?> tagliò corto Helene, lamentandosi con il suo superiore, portando una mano alla fronte

<Guarda ora...> rispose lui, con occhi cupi

La giovane donna corrugò la fronte, non capendo il perché' di un tale comportamento, reindirizzando nuovamente gli occhi verso lo schermo

"Siamo ora di fronte al Parlamento norvegese, dove alcuni manifestanti sembrano essere ancora in festa attorno a questo semaforo... cerchiamo di avvicinarci

L'ultimo viaggio (IN LAVORAZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora