Capitolo 3

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Il ragazzo in realtà era Atsushi! -Il tuo sorriso.. non é vero!- Rimasi a bocca aperta. Ma.. Cos-? Le parole si spezzavano alla fine senza permettermi di pronunciarle. -Non sei tu quella che sta sorridendo! É Finto!- Gli occhi incominciavano a bruciarmi. Nel frattempo il ragazzo dagli occhi argento si avvicinava guardandomi dritta in viso e portando gli indici delle sue mani sulle guance allungo in su le due estremità della sua bocca. -Su fai così- disse con occhi seri. -N-non posso farlo- balbettai. -Avanti tutti siamo in grado di sorrider- -NO!- lo fermai. -I-io non posso!- Con le mani mi afferrai le spalle rannicchiandomi nel vuoto tremando. -Ehii!- -No! stammi lontano- Ero entrata in panico. Non posso sorridere. Non voglio essere COSTRETTA a sorridere. ''E' solo un sorriso, non c'è niente di male, pensa a qualcosa di carino!'' Mia madre ogni volta che venivamo in questo posto (Nella sala fotografica) mi chiedeva di sorridere senza un motivo. All'inizio mi sembrava carino, mia madre diceva che da grande sarei stata una super star. Ma dietro ogni personaggio famoso si cela una triste realtà. E' mi salgono solo i brividi a ripensare a ciò che successe. -E' un sorriso non succede niente se..- Le lacrime ora presero il sopravvento. -No non posso!- Dopo averlo bloccato per la seconda volta scappo piangendo nel camerino, e li mi raggiunge la Collins. Ci mancava solo lei. -TU! Cosa ti è preso ora? Sentiamo!- Urlava. Ma che bisogno c'era? eravamo solo noi due nella stanza. -I..Io- -TU??- Si avvicinò a me e per poco non mi cadde a dosso. -IO MI LICENZIO!- Dissi in fine. Si pietrificò e subito divenne seria calmandosi. -Non puoi..- -COME NON POSSO?- -L'ho promesso a tua madre, ti avrei fatto diventare famosa..- Disse aggiustandosi gli occhiali. -Ma a me non interessa essere famosa.- Ringhiai quasi stufa con tutte le lacrime agli occhi e la voce ormai roca. -Non mi serve a niente essere famosa. Io voglio una vita normale! Voglio finire il liceo, trovare un ragazzo come futuro marito avere dei figli e vivere una vita felice, mi basta solo questo. La celebrità può andare a farsi benedire.- dissi asciugandomi le lacrime. A quel punto presi la borsa e andai via. Bighellonai in giro senza una meta precisa fino alle 9 di sera fino a quando non decisi di tornare a casa. La mia immensa villa, stranamente era al buio. 'Papà ancora non sarà tornato..' pensai e andai verso la cucina, dove sul tavolo vidi una lettera. Esitai ad aprirla pensazndo che potesse servire a mio padre. Decisi di aspettarlo. Lui è l'unico che non mi ha abbandonato. A differenza di mia madre.. Per lei non esistevo più. E quando se ne andò via per sempre nel cielo, non sofferti poi così tanto. Ormai ero abituata a non vederla, se sono ancora viva è grazie a Koru e alla sua famiglia mi hanno accolto quando mia madre non c'era e mi hanno cresciuta e in quel tempo mio padre era a lavoro all'estero per via dell'agenzia di cui ne è capo. Non ho mai apprezzato il suo lavoro, lo ha sempre tenuto lontano da me.. E' l'una perchè ancora non arriva? Decisi allora di andare a dormire il giorno dopo sarei dovuta andare a scuola.

Il giorno dopo mi sveglia presto e scesi subito giù. Ma niente, lui ancora non era arrivato e la lettera era ancora là. Allora, decisi di aprirla. ''Cara Aiko.. Sono papà! Ecco senti non sapevo come dirtelo perciò ti ho scritto questa lettera. Ecco.. vedi.. Ci sono momenti della vita in cui tutti noi vogliamo cambiare fare qualcosa che ci dia una nuova ambizione per andare avanti. Ora tu sei grande e matura, quindi, è da un po' di tempo che volevo dirtelo. Ho trovato una compagna! Con lei sto bene e..'' Non ci posso credere, mio padre mi ha abbandonato. Le lacrime incominciarono a scendere a dirotto sembravano non finire mai. ''Aiko. Da oggi in poi io non ci sarò più..'' Mi è molto d'aiuto in questo modo! ''Ora di sicuro tu ce l'avrai con me ma ti prego di scusarmi, all'amore non si può resistere, un giorno lo saprai anche tu e capirai. Scusami, con affetto papà.'' Io.. Non capisco. Con affetto? Cosa c'è di affetto in tutto ciò?
Mio padre mi ama a tal punto di partire via in una fuga romantica con la prima donna che capita? Tutto ciò non ha senzo! Incomincio a piangere senza sosta, a rompere tutto ciò che mi capita sotto mano, a chiedermi perchè e a farmi altre mille domande, fino a quando non suona il campanello. Guardo l'orologio sono le 12.00 Ho saltato la scuola.. Il campanello continua a suonare. Ma io non rispondo. -TI AVVERTO CHE ROMPO LA PORTA!- Continua a suonare.. -ISHINAJO SAAN!- A quel punto apro la porta e.. (!)

||Momi-Chan|| Salve miei cari lettori, bene bene abbiamo scoperto che la nostra cara Aiko non è tutta rose e fiori, ma ha un brutto passato.. cosa succederà ora? e chi stava suonando il campanello? Se avete opinioni non esitate a scriverle qua sotto nei commenti, anzi mi fareebbe molto piacere cosa ne pensate. non so se è lungo o corto, purtroppo il cellulare fa i capricci. Mannagga a lui! Ho dovuto riscrivere il capitolo dal pc e credetemi prima la storia l'avevo scritta del tutto diversa! Ma non so perchè ora mi è venuto di farla così. Rido. Vabbe! La canzone mi ha un po' ispirata. Diciamo che oggi è un giorno un po' 'No'. E non ne so neanch'io il motivo. Eh già! Buona lettura! Un KISS! <33

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