Capitolo 1 - Mattina

162 7 0
                                    

È mattina. Oggi è il 15 marzo e sono già passati dodici giorni ,da quando ho compiuto 16 anni. Stiracchio le braccia verso l 'alto quasi come a implorare qualche entitá di lassú di farmi trovare la forza di alzarmi , poggio i piedi scalzi sul freddo pavimento e come al solito passando davanti allo specchio , non posso fare a meno di fermarmi a contemplare l' orrore che è diventato il mio viso durante la notte. Devo andare a scuola prima del solito questa mattina per ripassare le lezioni di ieri, ma nonostante io sia consapevole di ció continuo a trascinarmi pigramente dal bagno alla camera da letto, e ho impiegato più di quaranta minuti per vestirmi e per preparare lo zaino. Alla fine Ho optato per una semplice camicia e un paio di jeans grigi , grigi come il mio stato d 'animo questa mattina e tutte le mattine della mia vita monotona e spenta ,grigi come il vecchio giaccone di papá che mamma mi sta costringendo a indossare e grigie come quei nuvoloni che riesco a scorgere fuori dalla finestra che sembrano voler Preannunciare l 'unica cosa positiva di questa giornata : La pioggia . Come al solito all 'uscio della porta la mia mamma mi aspetta con il mio pranzo imbustato e la colazione, la ringrazio e le do un grosso bacio anche se di sfuggita. Lei è una donna in carriera, lavora per un noto ufficio d' architettura e ha progettato vari edifici in importanti città, ma nonostante questo è stata sempre presente nella mia vita : non è mai mancata ad una sola mia recita, mi corre incontro ogni volta che torno da scuola per chiedere semplicemente come sia andata la mia giornata, cucina sempre piatti magnifici e mi chiede di accompagnarla ovunque vada. Tutte le mie amiche la adorano , a volte non so se vengano a casa mia per stare con me o in sua compagnia. Il suo unico difetto ,credo sia quello di preoccuparsi un po' troppo per me ,ma del resto, lo fanno tutte le mamme! Invece il mio papà è un giardiniere. Quando parla agli altri del suo lavoro, lo guardano in cagnesco quasi pensando che sia uno di quei contadinotti illetterati dell 'epoca medievale. Invece per me il suo mestiere è una delle cose più belle che lo riguardano. Lui mi ha trasmesso l' amore per la natura e gli animali che vi abitano sin da piccola , mi ha fatto visitare posti incantevoli nei quali aveva l 'onore di lavorare e ha fatto del prato fuori casa un bellissimo giardino pieno di fiori e piantine che mi ha insegnato a curare . Gli sarò sempre molto grata! Beh e adesso dato che siamo in argomento, posso parlarvi anche di tutta la mia famiglia. C' é mio fratello maggiore Martin che lavora come medico in un paese a 90 km dal mio e vicino al mare, pieno di sole e di bella gente . Ha 23 anni ma è già sposato da due anni con Margaret, una giovane laureata in storia dell 'arte a soli 21 anni, e hanno avuto due bellissimi gemellini prima ancora del matrimonio, come la mamma e il papà. Si chiamano Charlie e Bob e hanno già quattro anni ormai. Il fratello gemello di Martin è mio fratello Rupert, un musicista quasi famoso che convive nel New Jersey con una psicologa di qualche anno piú grande , di nome Vera che attualmente è in maternità. Poi c é George che questo mese compie diciotto anni e andrà al college, è un appassionato di architettura come la mamma ed è in grado di costruire qualsiasi cosa da solo e poi è tanto romantico come papà. È strano, che non abbia ancora una ragazza, perchè grazie ai suoi capelli neri e ricci, ai suoi occhi verdi e al suo fisico possente non passa inosservato. L 'ultima arrivata in famiglia invece è la mia sorellina minore Gabriella, che tutti chiamamo Gabby. Ha sette anni, ha i capelli rossi e gli occhi castani ed è una piccola peste. Io e lei passiamo molto tempo insieme: L 'aiuto con i compiti, gioco con lei con le bambole e i vecchi trenini dei miei fratelli, spesso disegniamo o le racconto quel genere di storie che le piacciono tanto dove i bambini o le bambine dopo varie difficoltà hanno un lieto fine. Credo che questo genere di storie, la facciano sentire più forte. Penso poi che essendo sua sorella maggiore, dovrei rapperesentare una sorta di punto di riferimento per lei, infatti ogni volta che non conosce qualcosa la chiede a me, e corre da me anche se ha un problema o deve fare qualche scherzo a George. Però i miei familiari non sono le uniche persone a cui sono particolarmente legata. Nella mia vita non sono mai stata abituata alla solitudine, essendo cresciuta in una famiglia numerosa e avendo condiviso il mio tempo e i miei spazi sempre con qualcun 'altro. Tuttavia mi sento e mi sono sempre sentita sola. È incredibile come la presenza degli altri non sia di per sé un elemento che ti faccia evitare il dover fare i conti con il proprio essere, il proprio passato e i propri pensieri negativi. Per fortuna aver avuto nella mia vita i miei fratelli e dei genitori così premurosi non mi ha fatto toccare il fondo in momenti in cui avrei voluto farlo.

MandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora