Capitolo 5

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Mi assicurai che Leen entrasse in casa e poi andai da Gus, il mio migliore amico.
Abitava nel quartiere dei 'ricchi' posso dire, casa sua era veramente gigante, passavo più tempo con lui che coi miei.

Appena arrivai a casa sua, parcheggiai e suonai al campanello

"Ehi Chris, appena in tempo per la cena"
"Grazie Gus ma devo parlarti"
"Che è successo? Sei uscito con Leen giusto?"
"Si si ma.."
"Allora è tutto a posto"
"No non lo è, non lo è per niente"

LEEN
Ero fiera di quello che avevo preso al negozio.
Una minigonna nera e una maglia lilla, con la scollatura a V, le spalle erano praticamente scoperte.

Ero anche soddisfatta della giornata.
Mi aspettavo peggio, sinceramente.
Coi ragazzi non sono un gran che.
Ma questa volta è stato diverso

Scesi per andare in cucina ma per le scale incontrai Jack.
Mi prese per un braccio
"Leen dove sei stata oggi?"
"A comprare un regalo per Steph.."
"Con Chris"
Il suo sguardo era fin troppo serio.

"Leen perfavore.."
Stava per insistere, ma poi non disse nulla.
Si limitò a dirmi:
"Non ti conviene andare giù, c'è fuoco e fiamme"
Sapevo cosa intendeva. I nostri litigavano.

E quando è così, è meglio lasciarli soli.
Così mi rintanai in camera, e mi misi a scrivere il romanzo.

-
Dopo qualche ora di lavoro, soddisfatta, andai giù in cucina.
Appena aprii la porta e spalancai gli occhi.

C'erano cocci di vetro ovunque, di piatti, bicchieri ..
E dei miei neanche l'ombra.
Corsi nella camera di jack, bussai più volte ma non mi rispondeva

"Jack"
Urlai, dando pugni alla porta
"Jack perfavore apri"
Sbattei di nuovo, più forte, le mani contro la porta;
Mi limitai a pensare che stesse ascoltando la musica.

Sospirai, passandomi una mano fra i capelli.
Presi il mio telefono e lo chiamai.
Dopo qualche squillo, rispose

"Jack dove diavolo sei"
"Sono fuori"
"Potevi almeno avvisarmi"
"Leen non sei mia madre e sono anche più grande di te, non devo avvisarti"
"Si ma mi sono spaventata"

Mi tranquillizzai e mi sedetti sul divano in sala.
Ci furono dei momenti di silenzio.

"Ti prego torna a casa"
Lo sentii sbuffare dall'altra parte del telefono
"Perfavore jack, non c'è più nessuno in casa, non voglio rimanere da sola"
"Sto arrivando, stai tranquilla"
Chiuse la chiamata, e qualche minuto dopo arrivò a casa

"Non eri lontano, sei già arrivato"
Mi sorrise e si tolse la giacca
Mi avvicinai a lui
"Hai un odore strano"

"Ho solo fumato Leen, sai che lo faccio"
"Mmh si.. Sai dove sono andati?"

Inizialmente non mi volle rispondere, semplicemente si sedette sul divano e io lo seguii.

"Ho seguito Max fino ad un bar, piuttosto losco, qua vicino. Probabilmente è ancora lì dentro"

Mio padre faceva sempre così, quando era stressato, se ne andava da qualche parte per dimenticare, e quando tornava, era come se non fosse successo niente. Mi chiedo cosa faccia per riuscire a dimenticare tutto quanto.
Deve essere molto turbato, dentro.

"Mentre la mamma, penso sia a fare shopping"
Disse scherzando, e sorridendo.
Mi piaceva vederlo sorridere.
Lo so, è mio fratello, ma non è mai felice.

Mi avvicinai e lo abbracciai.
Non ci abbracciavamo mai, noi due, ma lui sa che ho un animo molto delicato, e vista la situazione, non mancano mai le situazioni di conforto.

"Ahh Leen, devi trovarti un ragazzo" sospirò.
"Non lo approveresti mai"

Jackson era come una sorte di secondo papà.
Mi proteggeva, mi aiutava, a volte mi sgridava pure

"Ti piace Chris?"
Mi staccai da lui, e lo guardai.

"No"
"Sii sincera"
"Jackson lo conosco da ieri, oggi non dovevamo neanche uscire insieme, cioè non era in programma.. Non posso essermene già innamorata"

"Se è vero amore, potrebbe anche essere. Sai, quel 'primo sguardo' o smancerie simili"

Gli tirai un leggero pugno, ridendo
"Sei il solito."
Mi alzai dal divano per andare in camera mia
"Come procede il tuo romanzo?"
"Come sai che scrivo un roma... Non sarai mica entrato in camera mia"
Lo fulminai con lo sguardo

Alzò le mani all'altezza delle spalle, discolpandosi
"Non ho fatto nulla, giuro"
Sorrise
"Sta andando bene, grazie. Ah, comunque, io verrò alla band parade, costi quel che costi. Nessuno mi impedirà di vederti suonare"

"Come sai che.. Lasciamo stare"
Ridemmo.

Lo lasciai solo in sala, ridendo mi ritirai in camera.
Chiederò a Chris domani sera se può portarmi alla festa, sperando che mi dica di si.
Non vedo l'ora di rivederlo.
Non che mi piaccia, è che sto così bene con lui.. Non capisco perché Jackson ce l'abbia così tanto con lui.

Scusate ragazze se non ho aggiornato prima, sono stata poco bene :) spero vi piaccia, a presto.

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