Zayn's POV:
La conosco da un quarto d'ora e mi sta già sulle palle.
Arrivo e mi fissa, mi sta mettendo in imbarazzo, non capisco che cosa vogliano dire quei suoi sguardi insistenti e quando si allontana da me alzo gli occhi al cielo e noto una tela, apparentemente sembrerebbe impressionista, che meraviglia...
Amo l'arte è il mio punto di fuga da questo schifo di mondo dove c'è gente che sguazza nel denaro e c'è n'è altra che non ha i soldi per un panino.
Dopo circa cinque minuti sento una voce che mi riporta alla realtà, è Hannah, non bado molto a quel che mi dice e la liquido alla buona, ma lei insiste; odio essere antipatico, ma rispondo male comunque, voglio solo essere lasciato in pace.
La vedo incamminarsi arrabbiata per il corridoio, ha le gambe lunghe ed è magra, ha delle belle curve e i capelli rosso scuro, tendente al bordeaux le scivolano sulla schiena, fino a che le punte schiarite le sfiorano il sedere.
Ok, basta pensare al corpo di Hannah, Zayn, mi richiama il mio subconscio.
Prendo la matita e mi metto a scarabocchiare una figura femminile dentro un paio di Dr. Martens e due occhi gialli e verdi come i suoi, sta venendo davvero bene, dopo aver estratto i colori sento una mano sulla spalla e poi del fiato caldo sulla mia guancia.
Hannah's POV:Mi chino vicino a Zayn e prima che chiuda l'album riesco a vedere il suo disegno, un attimo, ma quella ero io? No. Non penso... avrò visto male.
Non ci penso molto e decido di parlargli un po', "Noi adesso ceneremmo, sei dei nostri?", ridacchiando si alza "Mi fumo una sigaretta e arrivo, okay?", "Per me è okay... fuori fa freddo mettiti la giacca...", "Tranquilla non mi ammalo, mi accompagni?"; "C-certo, andiamo,seguimi",
"La giacca, fa freddo.", "Giusto. La giacca.. che sbadata.".
Ho fatto la figura della timida, stupida.
"Andiamo al parco?" ,
"Non saprei, non conosco molto bene la zona, guidami tu".
Lo precedo, pur essendo primavera fa freddo di sera, così mi tiro su il cappuccio. Con la coda dell'occhio vedo Zayn che cerca di accendersi la sigaretta ma un vento dispettoso continua a spegnergli l'accendino.
"Vuoi una mano?",
"No lascia perdere...", non lo ascolto e metto le mani vicino alla fiamma per ripararla dal vento, finalmente Zayn riesce ad accendersi la cicca.
Pochi secondi dopo arriviamo davanti al parco e io mi siedo su una panchina, "Hannah, vuoi un tiro?", senza pensarci troppo allungo la mano verso Zayn che mi porge la sigaretta e la stringo tra le due dita perfettamente smaltate di bordeaux.
Era tantissimo che non fumavo, avevo smesso a fatica, mi piaceva così tanto.
Non resisto alla tentazione e con un piccolo balzo sono sull'altalena.
"Mi sa che questa la finisco io!", rido e mi spingo con le gambe.
"A dire il vero ti avevo chiesto se volevi un tiro, non se volevi fumarti tre quarti della mia sigaretta sai?",
"Malik fai meno scenate non fumo da un anno e ne ho davvero bisogno", sbuffando estrae il pacchetto dalla tasca dei pantaloni e se ne accende un' altra.
Mentre dondolo mi concentro solo sul sapore del fumo, mi riempie i polmoni e anche se so che alla lunga mi ucciderá poco importa... è troppo bello per rinunciare.
Faccio l'ultimo tiro e scendo.
"Non dovresti fumare sai? Danneggia la salute...", rido un po' e gli sfilo il pacchetto di mano, "E me lo vieni a dire proprio tu? Tu che fumi?".
Scuoto la testa e me ne accendo un'altra.
"Bhe fai quel che vuoi... io ti ho avvertita però...".
"Scusa 'papà' non fumerò mai più".
Così dicendo mi guadagno un'occhiataccia che ricambio senza farmi troppi problemi.
Lo conosco da così poco e già mi irrita. Sarà una lunga serata...
E mi incammino verso casa finendo la mia sigaretta in silenzio. Che tipo strano.
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I'll forget where I belong||Zayn Malik||
FanfictionStoria della fuga di chi si era rotto il cazzo. Tutto può cambiare nella nostra vita, sta solo a noi scoprire come questo possa accadere.