CAPITOLO 1

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fuori controllo:

hazbin hotel:   ATTENZIONE: non adatto ai più piccoli o a chi è sensibile                                                        ( linguaggio a tratti scurrile, descrizione di scene di violenza. ) 


Angel's POV:

sto fissando il mio piatto da troppo tempo evidentemente perché all' improvviso sento Chiarlie chiedermi: " allora ....... Come è andata oggi? Dove sei stato tutto il giorno? "

che domanda ironica: sai, sono stato picchiato dal mio capo tutto il pomeriggio. poi che altro ...... emh ...... ah già, mi sono sentito una merda per tutto il giorno perché non sono altro che una cavolo di bambola che la gente si sbatte quando ha voglia, e a nessuno importa come mi sento davvero; e non uscirò mai da questo schifo. Vorrei migliorare, ma sò che non ce la farò.

Involontariamente faccio un sorrisetto sarcastico. E come mi aspettavo, Veggie inizia a parlarmi con tono seccato: " scusa, ti pesa così tanto rispondere? " io le lancio un' occhiata di sfida.            A volte mi domando se mi odi, o se semplicemente non abbia di meglio da fare.

" si, sai è stata una giornata lunga a lavoro. " sottolineo quella parola per farla infastidire ancora di più, e infatti funziona; mi lancia un' occhiata indignata ed io senza volerlo mi metto a guardare Chiarlie. mi ritrovo dispiaciuto per il suo sguardo triste; sapevo che ci sarebbe rimasta male, ma l' ho detto lo stesso.

So di poter sembrare un bastardo menefreghista e senza scrupoli, ma ho un cuore. Un cuore che la maggior parte delle volte soffre, ma che si è ritrovato felice nell' essere accolto in questo squallido hotel dal suo sorriso smagliante e sincero; anche se non posso ammetterlo ad alta voce.

All' improvviso si ridesta dicendo: " hey, dai non litighiamo. Andrà tutto bene Veggie " mi piace come cerchi sempre di alleggerire la situazione.

" tutto bene?! Come fa ad andare tutto bene se questo qui continua a tornare                                      in quel puttanaio !!!! "

Mi ha colto di sorpresa, non me lo aspettavo; Almeno non in modo così diretto. Non ho idea di come ribattere, e Chiarlie non sa come salvarmi.

Probabilmente ha capito che non posso difendermi, e se ne approfitta; per la prima volta le vedo un ghigno. " che c' è ? sei rimasto senza parole per una volta ? "

Non immaginavo che potesse essere così perfida, ma a quanto pare ci prende gusto.

" visto che ti piace così tanto parlare perché non vuoi dirci come mai continui a tornare lì ? mi sembrava avessi detto di volerci provare davvero sta volta ..... o la tua tossicodipendenza e la voglia di farti usare come un giocattolo hanno avuto la meglio di nuovo ?! "

Non posso darlo a vedere ma le sue parole mi stanno uccidendo. Forse perché in fondo so benissimo che ha ragione. Poi Chiarlie fa un tentativo per salvarmi.

" Veggie !!!!! " apprezzo che ci abbia provato, ma so che quando inizi a mettere i piedi in testa a qualcuno, poi è difficile fermarti.

" che c' è ! non è forse vero ? avanti, dimostrami che mi sbaglio se penso che non sei altro che un tossico BUGIARDO. "

Mi sembra si avere una pistola puntata contro da un cecchino che non sbaglierebbe la mira nemmeno in una bufera di neve.

È terribile, soprattutto lasciargliela vinta; sento salire una rabbia incontrollabile, ma non posso prendermela con loro. So che non è colpa loro. sono arrabbiato perché sento ancora i lividi farmi male, perché non so come rispondere, perché rispondere significherebbe ammettere la verità; e non penso di farcela. Così mi limito a stringere i pugni sotto il tavolo.

c' è un silenzio assordante. Mi rendo conto che il silenzio fa più rumore di qualunque altra cosa.

" come pensavo " lo dice con una voce soddisfatta e sempre con quel ghigno sul viso. Non so per quanto ancora riuscirò a trattenermi. Sto impazzendo.

Anche se non la sto guardando so che Chiarlie ha un espressione delusa e triste, mi dispiace.        Poi sento i suoi occhi addosso che mi scrutano.

E finalmente rompe il silenzio: "Angel, che cos' hai sul collo ? e sulla guancia, e .... o mio dio, quello è un' occhio nero !!"

Mi si gela il sangue in un secondo, come quando mi schiaffeggia all' improvviso.                                       * e ora come ne esco?! *

Nota mentale: coprire meglio i lividi con il fondotinta.

"Angel ....... " e in un' attimo tutta la mia rabbia prende incontrollabilmente il sopravvento.

" niente che ti riguardi, dopo tutto che te ne importa ! smettila di fingere di preoccuparti per me, lo già visto fare sai? E comunque non è niente CHIARO!!!!!! " sto urlando.

Non mi rendo nemmeno completamente conto di quello che dico; forse è la paura a parlare, non io.

" HEY !!!!!!!" mi urla di ritorno Veggie. Credo che in realtà non sappia fare altro.

" calmati Angel, certo che ci importa, vogliamo solo aiutarti " mi dice invece Charlie con probabilmente la voce più calma che riesce a fare.

Normalmente, anche se non dandolo a vedere, troverei rassicurante la sua voce. ma ora mi fa solo arrabbiare di più.

" e poi chiamate me bugiardo. Ma guardatevi, mentite anche a voi stesse ! e tu Chiarlie, svegliati da questo sogno infantile, non migliorerò mai e come tutti gli altri sarò condannato a sopportare questa merda per sempre ! "

Ho la voce rotta e la vista appannata. Ma non riesco a fermarmi, anche se so che fanno male le cose che sto dicendo, fanno male anche a me.

" fanculo, ODIO QUESTO INUTILE POSTO !! " grido mentre mi avvio verso la mia stanza. Ho il cuore che fa più male dei lividi.

" FOTTETEVI !!! " seguito dall' assordante rumore della porta che ho appena sbattuto. Ho gridato quell' ultima parola così forte da sentire la gola bruciare.

Ma soprattutto, mi rendo conto di un' altra cosa: l' ho detto in italiano. La mia lingua madre. Ormai lo parlo così poco che pensavo di averlo dimenticato; ma forse anche se ci combatti per anni, le tue radici e le tue origini ti rimangono dentro per sempre. Che tu lo voglia o no.

Probabilmente ero così esasperato che ho perso il controllo su tutto. Non mi sono nemmeno reso conto di aver parlato una lingua diversa. Ma dopotutto, c' è un conforto amaro; Un senso di appartenenza, di libertà che, se te lo concedi senza farti troppe domande ti avvolgerà con un caldo abbraccio. E forse è quello di cui ho bisogno.

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C: " lo hai notato anche tu ? "         V: " cosa ? "           C: " era pieno di lividi. " 

it's okay, everybody cries sometimes (hazbin hotel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora