CAPITOLO 5

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quando ci si lasciaaddomesticare: 

Angel's POV:

alla fine quel ragazzo riuscì a trovare sua madre, ed anche se non avevano più nulla erano felici, perché si bastavano l' un l' altro.

Vorrei anche io un finale così; ma non ci sarà pace, non ci sarà l' abbraccio caldo e confortante di una mamma. Non per me. Non riuscirò a stare meglio. Non io.

È triste, tanto. Ma sto imparando a farci pace, dopo tutto che altro posso fare?

È inutile continuare a starci male. Tanto sarà così per sempre. È sempre stato così e sempre lo sarà.

Per una volta sento che tutte le parti di me sono d' accordo tra loro. Chiarlie mi si avvicina. Ok, sono pronto: ho fatto pace con quello che non cambierà mai, così per la prima volta da quando la conosco le faccio un sorriso sincero; senza sarcasmo nascosto. Solo un sorriso.

Fa uno strano effetto; ti senti come un vecchio saggio che sa già tutto e non te ne frega più un assoluto cazzo di niente. Chiarlie si siede accanto a me.

" come stai? " domanda inaspettata " bene " è vero. Ma non so perché, il fatto che mi stia fissando mi rende nervoso.

" intendevo come stai DAVVERO ..... Anthony " il mio cuore perde un battito e tutto si fa confuso. Non sentivo quel nome da secoli, faccio quasi fatica a riconoscere che si sta riferendo a me.

La quiete che provavo viene travolta all' improvviso, come una barchetta di legno in un mare in tempesta.

Mi accorgo solo dopo 10 minuti che sto fissando il vuoto e che lei è ancora accanto a me.

Dopo tentativi vani di deglutire riesco solo a dire : " e ...... t-tu come lo sai? " voglio sentire la risposta e allo stesso tempo non la voglio sentire.

" ho fatto delle ricerche " la sua faccia seria mi spaventa. " hah " non so dove andrà a finire la conversazione, e odio non avere il controllo delle situazioni.

" sai, sono riuscita finalmente a capire come sei " di nuovo non riesco a deglutire.

E va bene, risfoderiamo la cara vecchia faccia tosta: " ha si? E sentiamo, illuminami. Come sono? "

Come sempre, in realtà dentro ho paura di ciò che dirà.

non riuscirò ad intimidirla sta volta.

" tu ti nascondi dietro un' armatura di sicurezza e sarcasmo. Ma perché ? perché tutti quelli che hai incontrato ti hanno sempre fatto male, e giustamente cerchi di proteggerti. In realtà, hai solo paura.

Hai paura di amare e di essere amato; perché hai paura di soffrire.

Ecco perché tieni tutti a distanza e non mi permetti di avvicinarmi. Perché sai che non riusciresti a reggere l' ennesima botta del tradimento, o dell' abbandono."

Mi sembra quasi di vedere tutta la mia sicurezza abbandonarmi e volare via come un aquilone. Per quanto potrò correre forte, non riuscirò a riprenderlo.

Involontariamente i muscoli della faccia mi si piagano in un' espressione triste. Non avevo MAI permesso alla mia faccia di mostrare quello che sentivo dentro. Mi irrigidisco.

" hai un cuore lacerato e straziato dal dolore e dalla paura. Rischia di spezzarsi irreversibilmente in mille pezzi da un momento all' altro e devi proteggerlo, vero? "

Non so come rispondere. Vorrei tanto andarmene e come sempre scappare dalle mie emozioni. Ma non riesco a muovere un muscolo. Si, sono definitivamente un codardo. Ho paura di me stesso.

it's okay, everybody cries sometimes (hazbin hotel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora