𝖿𝗈𝗎𝗋𝗍𝖾𝖾𝗇

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[ ~ ]

payton pov

sono sveglio da un bel po', osservo il soffitto nel mentre penso a lei.

penso di essermi veramente innamorato.

eppure ci conosciamo da un mese, ma è diventata un parte essenziale di me.

aapere quello che le è successo, mi ha fatto star male, perché avrei voluto essere lì per aiutarla e darle conforto, ma a causa della distanza che ci separa non è possibile.

ad interrompere i miei pensieri è una notifica del cellulare.

lo afferro e leggo chi me l'ha inviata, vedo che è da parte di melissa.

la apro e leggo.

whoismelissa

payton rispondi ti prego!

paytonmoormeier

che succede?

mi metto a sedere sul letto iniziando a pensare alle peggio cose.

sta scrivendo...

whoismelissa

rebecca è in ospedale, sta mattina stavo andando a trovarla, ho suonato al campanello ma non ha risposto, così ho preso le chiavi di casa e ho aperto dato che me ha lasciate un paio, sono entrata e appena arrivata in camera sua l'ho vista distesa per terra con solo l'intimo addosso e piena di lividi.

paytonmoormeier

cerco subito un volo e parto oggi stesso.

whoismelissa

grazie mille.

visualizzato

scendo dal letto e corro in camera di mia sorella

busso sperando che mi faccia entrare subito.

faith «avanti!»

entro e subito inizio a parlare.

io «ho bisogno che mi cerchi un volo per los angeles immediatamente>

faith «che succede»

io «ti spiegherò appena risolvo tutto, tu fai quello che tu ho chiesto» dico uscendo dalla stanza.

rebecca pov

apro leggermente gli occhi e subito vengo gli richiudo a causa di una forte luce che mi porta dolore.

x «rebecca sei sveglia!» sento esclamare accanto a me.

io «chi sei» chiedo cercando di aprire gli occhi e mettere a fuoco l'immagine della persona accanto a me.

x «sono melissa»

io «dove, dove mi trovo?»

melissa «sei in ospedale, ti volevo far visita e ti ho trovata distesa sul pavimento in intimo»

appena sento quello che mi dice, sento gli occhi farsi umidi, ricordo tutto quello che è successo, ancora una volta aveva approfittato di me, per poi picchiarmi.

melissa «hey tranquilla andrà tutto bene» dice stringendomi la mano per darmi conforto.

cerco di muovermi, ma i dolori alle gambe e alla pancia non me lo permettono.

melissa «non fare sforzi sei debole»

io «quando potrò uscire?»

melissa «hanno detto tra due giorni»

io «oh»

melissa «tranquilla, ti farò visita»

io «grazie di tutto»

melissa «di nulla, però ora dobbiamo fare il possibile per denunciare quel figlio di puttana»

io «ho paura»

melissa «non ti farà niente, prima che tu esca da qui, faremmo il possibile che sia già in prigione»

→ 𝗌𝗉𝖺𝗓𝗂𝗈 𝖺𝗎𝗍𝗋𝗂𝖼𝖾

eccomi qui con un altro nuovo capitolo,
spero che ci sia piaciuto,
vi dico di preparavi a un sacco di sorprese,
scusate eventuali errori ortografici e luv u<3

𝖽𝗂𝗋𝗍𝗒 𝖼𝗁𝖺𝗍 - 𝗉𝖺𝗒𝗍𝗈𝗇 𝗆𝗈𝗈𝗋𝗆𝖾𝗂𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora