Chapter VII: You can call me anything

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infinite grazie per i vostri commenti, li amo tutti, anche se spesso non rispondo ^^'

Si continua e... spero di strapparvi qualche sorriso :)

Chapter VII: You can call me anything

"E sarebbe?" gli domanda il Dottore.

- Dimmi che hai cambiato idea e in realtà quel bacio lo vuoi adesso, senza dover aspettare lo stupido 3000!- si augura silenziosamente.

"Sai che ti dico? Mi è venuto in mente adesso che una volta lo hai pure menzionato in uno dei tuoi sproloqui senza senso!" gli fa notare Crowley.

"Io non faccio sproloqui senza senso! Sono ragionamenti molto intelligenti e veloci che la mente umana non può cogliere!" ribatte il Dottore, leggermente offeso.

"Heylà? Creature celestiali di oltre seimila anni? Non abbiamo maledettamente alcuna mente umana!" ribatte Crowley.

"Ma nemmeno delle menti Gallifreyane, chiaramente!" fa un sorriso furbetto il Dottore, passandosi una mano fra i capelli.

- Stupido, arrogante alieno... sexy!- borbotta nella sua mente Crowley, confuso.

"Gallifreyane, hai detto?" si acciglia Aziraphale.

"Sì, Gallifrey. È da dove provengo io. Il mio amato pianeta, perduto per sempre." si intristisce lui.

Istantaneamente, lui è intrappolato nel grandissimo abbraccio dell'angelo.

"Oh, povero, povero, povero, dolce Dottore. Anche se hai perso il tuo pianeta adorabile, tu non sei solo, hai noi due." lo coccola Aziraphale, baciandogli fronte e tempie. "Ripeto, ha noi due." ribadisce, lanciando un'occhiataccia a Crowley che se ne sta in disparte.

Mugolando, si avvicina a loro.

"Su, su." dà due pacche sulla spalla del Dottore. "E questo è il massimo dell'hurt/comfort che puoi ricevere da me," borbotta, allontanandosi di nuovo, mentre il Signore del Tempo lo ringrazia con lo sguardo.

"Oh, non badare a lui, fa tutto il demone cattivone e rude, ma io l'ho visto piangere quando gli unicorni non ce l'hanno fatta ad essere caricati in coppia sull'arca di Noè." rivela Aziraphale e il Dottore fissa divertito il demone.

"NGK! Non è vero, è solo che mi era entrato qualcosa nell'occhio!" si difende Crowley, scrollando le spalle.

"Cosa? L'intero Diluvio Universale?" lo provoca il Dottore.

"Attento, o il tuo pianeta perderà anche il suo ultimo abitante," lo guarda male Crowley, ma il suo tentativo di minaccia non sembra funzionare.

"E se io ti portassi a rivederli?" propone il Dottore.

"Chi?" aggrotta le sopracciglia il demone.

"Gli unicorni, voglio dire, possiamo tornare a quei gloriosi tempi in cui correvano liberi selvaggi e felici per le praterie. Naturalmente, non sto dicendo che li possiamo salvare, solo veder..."

All'improvviso, il Signore del Tempo non è più fra le braccia di Aziraphale, qualcosa l'ha tirato via o piuttosto qualcuno.

"Grazie, Dottore, grazie, grazie, grazie!" ripete come un mantra Crowley, mentre lo abbraccia stretto, prima di riacquisire il suo autocontrollo e soprattutto ricordarsi che c'è qualcos'altro che vuole da lui.

"Come stavo dicendo prima, in uno dei tuoi ragionamenti molto intelligenti e veloci," dice, usando le stesse parole precedenti del Signore del Tempo per compiacerlo. "Hai anche menzionato un falso AntiCristo, che manca nella scena. Ti va di incontrare anche lui?" gli suggerisce.

"Oh, giusto, il falso AntiCristo, me l'ero dimenticato. Ma certo che voglio incontrare anche lui, dev'essere importante quanto gli altri." acconsente il Signore del Tempo.

"Ma certo che lo è, ha avuto le palle di guardare negli occhi un Duca dell'Inferno e mandarlo a quel paese... oh beh, è anche vero che Hastur era convinto di aver a che fare con il vero AntiCristo ed era tutto remissivo, ma comunque..." mugugna lui.

"Mi piace già questo ragazzo!" fa un sorrisone il Dottore.

"Lui è il nostro piccolo ometto speciale, abbiamo trascorso metà della sua vita con lui." fa un sorriso estasiato Aziraphale, intenerito.

"Oh, come vorrei vederlo..." mormora il castano.

Pinstripe, Tartan and BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora