Capitolo 1: Una Giornata un pò... Storta

657 39 4
                                    

"..."

"Che... che ore sono...?"

"Co-cosa? Ma è tardissimo!"

"Maledizione, devo sbrigarmi o non farò in tempo!"

Così si presentava Demon, un normale ragazzo con i capelli e gli occhi Castani, alto, intelligente e razionale.

Era un PokéFanatico, i Pokémon erano la sua passione più grande, aveva tutti i videogiochi di questi Mostriciattoli Tascabili.

"Cavolo..."

Demon prese dall'armadio le prime cose che gli capitarono e corse a cambiarsi.

Stava indossando una maglietta nera con una giacchetta Rossa, e poi un paio di Jeans.

Prese dal comodino accanto al letto il suo polsino nero e lo indossò al braccio destro, com'era solito fare e si avviò a passi rapidi evitando di scivolare sul tappeto.

Una volta evitato il pericolo del tappeto, corse verso le scale prendendo al volo il suo Zaino identico a quello di un Allenatore, come del resto anche il Cappello, che sfilò dall'armadio all'ultimo secondo.

Si appoggiò all'ultimo paletto della ringhiera girando su se stesso e si fiondò sulla sedia che dava sul tavolo della cucina.

"Siamo in ritardo oggi, eh?"

"Non ti ci mettere anche tu Mamma, eh?"

"Tranquillo, scherzavo. Bene, oggi dove devi andare?"

"Devo andare in centro dove si svolgerà quel torneo di cui ti ho parlato."

"Ok. E a che ora è?"

"Alle 11:30."

"Cosa? E ci arrivi? Sono le 11:00!"

"L-lo so Mamma, non infierire!"

"Va bene, va bene. Comunque, ecco la tua colazione."

"La c-colazione? Sembra il pranzo e la cena per 5 mesi!"

Sul piatto che la mamma gli diede vi erano Omelette, Frutta, Pane, Succo di Frutta, Biscotti, Toast e così tante altre cose che sarebbe impossibile finire di citare.

"M-ma devo mangiare tutto?"

"Sì! Certo, del resto ti aiuta a... Oh."

Al solo sentire della parola 'Sì' e Demon era già fuori dalla porta di casa.

Controllò l'ora dal cellulare.

"Co-cosa? Cavolo!!! Sono le 11:17! Mh... Devo riuscirci! Meno male che ho studiato la mappa della città a memoria!"

Sapeva che se avesse preso la strada principale non sarebbe mai arrivato in tempo al torneo, è sempre troppo affollata.

"Perfetto... adesso devo prendere questo vicolo... girare per questa strada... devo adesso... saltare sopra questa staccionata... Ok... forza... sono quasi arrivato... eccolo! Ecco lo scatolone!"

Demon aveva un piano preciso in mente: saltare sopra uno scatolone, appendersi alla ringhiera di un balcone, arrampicarsi fino a raggiungere in tetto, saltare ed arrivare in un altro tetto tramite il palo di una bandiera ed infine scendere rapidamente tra le varie ringhiere fino ad arrivare all'edificio nel quale si teneva il torneo. Un piano poco studiato, quindi.

"Allora... forza!"

Demon prese una rincorsa che neanche alle Olimpiadi avrebbero realizzato, saltò agilmente sopra lo scatolone e afferrò la ringhiera al volo, arrampicandosi poi per arrivare infine al tetto prestabilito.

"Ok... ora devo solo sperare che... Sì! Che fortuna! La bandiera è esposta! Uff... ok. Ce la posso fare! Vai!"

Demon saltò all'ultimo secondo verso la bandiera, si appese e saltò una seconda volta, facendo un avvitamento su se stesso di 360 gradi in diagonale per arrivare preciso al bordo del tetto che gli serviva.

A quel punto fu facile scendere, scivolando velocemente da una ringhiera ad un'altra.

Ormai si trovava davanti all'edificio del torneo.

Ricontrollò l'orario.

"Allora... ti prego... ti prego... Sì!!! 11:24! Sono un genio! Gli allenamenti di parkour servono, dopotutto!"

Demon, ormai sghignazzando per la sua intrepida corsa, era davanti la soglia dell'edificio, pronto ad aprire la porta.

Pokémon: L'Alba del RisveglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora