Pokémon: L'Alba del Risveglio

Capitolo 4: Il Professor STMU

Una volta entrati nel Laboratorio, uno scienziato ci venne incontro.
Scienziato:"Oh! Cetra! Meno male che sei qui!"
Cetra:"Ma... sembra affannato! Cosa le è successo? E comunque, dov'è il Professor STMU? Dovevo presentargli questo mio amico, De..."
Scienziato:"Non c'è tempo adesso! Dovete subito andare a cercarlo! Ho provato a chiamarlo con il PokéCall e non mi ha risposto! Lui risponde SEMPRE! Ho provato più e più volte a chiamarlo, ma niente! Finalmente, dopo 117 telefonate, mi ha risposto, dicendo che era in pericolo! Aiutatemi! Aiutatelo! AIUTATECI!"
Cetra:"D'accordo, d'accordo, ma si calmi... bene, allora è deciso, Demon!"

"Eh? Cosa?"
Cetra:"Avanti! Dobbiamo andare a cercare STMU!"

"Ehm... oh, beh, sì... ma... "
Cetra:" Non ci sono scuse! Forza, andiamo!"

"Ehm... ok..."

Cavolo, Cetra è più coraggiosa di quanto pensassi... Ma io non devo essere da meno, devo dimostrarle di essere coraggioso (almeno) quanto lei!

Camminammo all'incirca mezz'ora, finché non iniziammo entrambi a stancarci.

Ci tenevamo alla larga dell'erba alta, o perlomeno era quello che faceva Cetra, io la seguivo e basta... sì, sono sempre stato timido con le ragazze.

"Ehi Cetra, ma come mai cammini lontana dell'erba alta? Non hai un Pokémon tutto tuo?"
Cetra:"Beh, no Demon, volevo riceverlo oggi con te... ma non ne abbiamo avuto il tempo."

Questa frase mi fece arrossire leggermente, e sentì una strana sensazione.

"Oh... Ehm... capisco."

Sorrisi.

Sorrise anche lei.

"..."

Ad un tratto, Cetra si fermò.

"Uh? Cetra, perché ti sei fermata, c'è qualcosa che non va?"

Abbassò lo sguardo per qualche secondo.

Di colpo venne verso di me abbracciandomi.

Mi commossi.

Cetra, singhiozzando, disse qualcosa.
Cetra:"Demon... È la prima volta che un ragazzo si interessa a me e mi vuole stare vicino... nessuno è mai stato così carino con me."

Iniziarono a scendermi delle lacrime.

Smettemmo di abbracciarci e si asciugò le lacrime che scendevano sul suo pallido e tenero viso, che lasciavano i grandi e dolci occhi Castani limpidi e puri.
Cetra:"... Bene!" - disse alzando lo sguardo che adesso era ancora più combattivo - "Continuiamo a cercare il Professor STMU!"

Mi asciugai leggermente le lacrime.

"... Sì! Sono pronto!"

Camminammo per un'altra mezz'ora finché non scorgemmo una figura in piedi in mezzo alla foresta.
Cetra:"Può essere che..."

Ci avvicinammo a passo felpato verso la figura.
Cetra:"Professore!"

La figura era effettivamente il Professor STMU.
Prof.:"Oh, Cetra! Che sorpresa!"
Cetra:"Professore! Perché non ha risposto alle chiamate del suo collega? È in pensiero per lei!"
Prof.:"Oh, evvai! Vedi, volevo farlo preoccupare non rispondendo al PokéCall!"

"Che razza di idiota è mai questo Professore..."
Prof.:"Ehi! Ragazzino! Guarda che ti ho sentito! Chi è il tuo amico, Cetra?"
Cetra:" Si chiama Demon. Comunque, perché ha affermato che vi era un grosso problema quando ha risposto al PokéCall? Era sempre per lo scherzo?"
Prof.:"Oh, beh, no, il pericolo vi era veramente. Dovevo andare dal dentista! Ma, per fortuna, l'appuntamento è saltato!"

Adesso il Professore sembrava esaltato.

Cetra e io rimanemmo scioccati, non poteva essere così idiota.

Cetra si ricompose, nonostante l'esagerata stupidità del Professore.
Cetra:"Eh-Ehm... Professore, sarà meglio tornare a casa, ormai si sta facendo tardi."
Prof.:"Certo. Cetra, Demon, andiamo."

Durante il ritorno a casa Cetra parlò al Professor STMU di come ero arrivato in questo mondo, per il resto parlammo del più e del meno.

Finalmente, al Laboratorio...
Scienziato:"PROFESSORE! RIECCOLA! NON SA QUANTO ERO PREOCCUPATO PER LEI!!!"
Prof.:"D'accordo, ma si calmi. Ho avuto un piccolo contrattempo e nel frattempo ho incontrato i ragazzi."

Ovviamente il Professore inventò una scusa per convincerlo del fatto che andava tutto bene. Lo scienziato invece era proprio folle, per andare ad abbracciare il Professore con le lacrime agli occhi, commosso per averlo ritrovato sano e salvo. Che Laboratorio di pazzi.

Una volta che il Professore riuscì a scollarsi di dosso lo scienziato, si avvicinò ad uno strano macchinario.