Capitolo 1

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Oggi è un nuovo giorno, il canto degli uccellini mi risuona dolce nelle orecchie svegliandomi mentre un timido raggio di sole mi illumina il viso e... no, no, fermi tutti. Questa non è una favola, questa è la vita reale ed io non sono cenerentola.

Mi chiamo Kendra Elena Owens, ho vent'anni e vivo nella periferia di Miami; frequento l'università grazie ad una borsa di studio insieme alla mia migliore amica Amira, lei è stupenda ha i capelli biondissimi e gli occhi di un azzurro che farebbero innamorare chiunque, non è molto alta esattamente come me circa un metro e sessantacinque ma fisicamente è perfetta, a parer mio. Io invece sono la sua esatta controparte: mora, occhi scuri e magra, forse fin troppo. La natura, però, mi ha regalato un seno niente male e un sedere che pare quello di Nicki Minaj quando ballo, con l'unica differenza che il mio è così senza alcun ritocco.

Vivo con i miei genitori Kimberly e David Owens. Fino ai miei sedici anni abbiamo vissuto in Canada in un bella villetta con un giardino posteriore di un verde brillante che pareva quasi finto, poi mio padre ha ricevuto un'offerta di lavoro allettante per il quale abbiamo venduto casa e in fretta e furia ci siamo trasferiti a Miami; un anno dopo l'azienda per la quale lavorava è andata in fallimento e la nostra famiglia con lei.

Abbiamo dovuto vendere la nostra nuova casetta di Miami Beach, pagare le spese arretrate della nostra vecchia vita agiata con il ricavato della vendita e trasferirci in un appartamento quanto meno decente in periferia. Da qui in poi, le cose sono state tutte una terribile discesa ripida, siamo scesi in picchiata verso il baratro della povertà e mio padre non ha fatto nulla per aiutarci, anzi, ha incominciato a bere e drogarsi per cercare di alleviare il dolore della perdita del lavoro dei suoi sogni, nonostante io e mamma continuassimo a ripetergli che poteva tranquillamente cercarsi un altro lavoro e che l'avrebbe trovato senza troppi problemi. Ovviamente, lui non si è mai rimesso in carreggiata e quindi chi ora sopperisce ai bisogni della famiglia siamo io e mia madre.

Lei è una donna fantastica, cerca di non farci mancare mai niente facendo anche turni massacranti al lavoro, mentre il rapporto con mio padre invece è altalenante. Quelle rare e uniche volte in cui è socievole, a tratti anche dolce oserei dire, ma si trasforma nel momento stesso in cui vede quello schifo. Diventa violento sia a parole che a gesti e non so cosa fa più male tra le due cose.

Molte volte mi sono ritrovata ad assistere ad atti di violenza nei confronti di mia madre da parte sua e non potevo fare nulla per aiutarla in quanto un bambina piccola, ma ora le cose sono diverse e, quando succede, posso cercare di aiutarla difendendola grazie al corso di arti marziali che ho frequentato all'insaputa di mio padre quando la nostra situazione economica non era così complicata.

Qualche giorno, per quanto faccia male dirlo, mi aspetto di ritrovarlo morto in salotto o di ricevere una chiamata dalle autorità che mi comunicano la sua dipartita. Mi dispiacerebbe, certo, ma sarebbe la fine dei nostri problemi, un sollievo. Come dicevo in precedenza, mia madre sta fuori casa dalla mattina alla sera per poter provvedere a tutto, quindi sono io ad occuparmi di tutte le faccende domestiche quali pulire, stirare e preparare i pasti, che la maggior parte delle volte mio padre lancia sul pavimento poiché non gli va bene niente di quello che cucino, nonostante l'impegno che ci metto, e mi occupo anche di lui ogni volta che torna a casa malconcio.

Quando mia madre rientra a casa, io esco. Da circa un anno lavoro come ballerina di lap dance in un night club. Non è un granché come lavoro ma la paga è buona e per mia fortuna non devo andare a letto con nessun cliente per portarmi i soldi a casa; il mio ruolo è solo ed esclusivamente quello di ballare e, all'occorrenza, servire ai tavoli i drink ordinati dai clienti.

Per mia sfortuna, però, ogni tanto ci scappa qualche toccatina non voluta da parte dei clienti ma non posso farci nulla; il nostro vestiario è molto striminzito e loro pensano che tutte siano delle prostitute, dato che ci troviamo in un night club. Fortunatamente, almeno il servizio di sicurezza per noi ragazze è buono e, se succede che un cliente esagera, i bodyguard intervengono prontamente. Nonostante io lavori qui da molto tempo ormai, non ho ancora incontrato il proprietario di questo posto ma le ragazze dicono che sia veramente "un gran bel bocconcino", citando le loro parole, con degli occhi color del mare più limpido e soprattutto uno che ci sa fare a letto, cosa che non mi interessa molto.

In love with a criminal ❌ (SospesaTemporaneamente)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora