Justin i'm afraid!

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Justin's point of view:

Mi svegliai. E vidi Selena con il suo Baby doll ancora addosso. Non so cosa avrei dato per strapparglielo di nuovo di dosso. Comunque mi alzai e andai in bagno. Mi feci una doccia. Una di quelle lunghe lunghe, perché tanto le mie cucciole dormivano serenamente. Almeno di Selena ne ero sicuro. Di Vaniglia, no. Ma sarei andato subito dopo a controllare. Cinsi un accappatoio in vita, ed entrai nella stanza di Vaniglia. Mi sedetti sul lato sinistro del suo morbido letto. Ero seduto accanto a lei. E fu allora che mi squillò il cellulare, accorsi subito a rispondere. "Pronto chi è?!" dissi " ah si dottore dica, ah si, okay okay va bene, la ringrazio, salve" spostai lo sguardo indietro, e vidi Selena alle mie spalle. Era in piedi. Era vestita. Mi stava fissando. "Io esco Justin, vado a fare un giro" disse toccandomi il petto. "Si si OK, ciao amore" mi diede un bacio ed uscì sbattendo la porta, proprio come me. Accorsi da Vaniglia. "Ehi bella svegliati" le dissi piano piano. Perché sapevo che se l'avessi fatto in modo brusco, l'avrei fatta rimanere inversa per il resto della giornata, l'avevo imparato osservando i suoi comportamenti.
"Justin, si, che vuoi?" mi disse lei. "Alzati dobbiamo andare dal dottore" le dissi alzandomi dal suo letto. "C-cosa?!?" chiese lei incredula. "Amore si, dobbiamo andare dal dottore alzati" la esortai. "Oh Justin a fare cosa, cosa!?!?!?" urlò. E dopo nemmeno due secondi pianse. "Cucciola, che c'è?!" chiesi io, prendendole la mano. "Niente, accompagnami in bagno è tutta la notte che la tengo" disse. Scoppiai a ridere. "Amore dovevi dirmelo" e a quel punto scoppiò. "Oh si certo perché secondo te è facile interrompere due diciannovenni che stanno facendo sesso, urlando a più non posso, permettendomi persino di chiamare a meno di due metri da te, senza che tu non mi senta nemmeno parlare?!" "chi hai chiamato?" le chiesi cercando di sorvolare, su quello che aveva appena detto. Mi aveva davvero sentito? Dio che figure... "Chaz, e per la cronaca e venuto anche qui. E si è rinchiuso nell'armadio quando tu eri qui, ma tu sei troppo impegnato a scopare, per accorgertene!!" rimasi senza parole. Era davvero venuto Chaz senza che io me ne accorgessi? Una cosa era certa, dovevo sapere perché l'aveva chiamato, così glielo chiesi subito dopo.
"Perché l'ho chiamato? Oh vediamo un po', mmm....allora numero uno, mi sentivo sola, numero due, stavi scopando, e mi faceva schifo essere qui tutta sola ad ascoltare i vostri gemiti, numero tre volevo qualcuno che mi coccolasse e si prendesse cura di me" a questo ultimo punto sussultai. "Che vuoi dire che avevi bisogno di qualcuno che ti coccolasse e si prendesse cura di te? Io lo faccio tutto il giorno Vaniglia!" sbottai disperato. "Si ma tu sei fidanzato..." disse abbassando la testa. Non ci potevo credere. Ci provava con Chaz? Impossibile. Cosi per avere chiarimenti, glielo chiesi. Come risposta ricevetti uno schiaffo. "Perché l'hai fatto?" chiesi massaggiandomi la guancia rossa. "Come puoi pensare una cosa simile?, io intendevo dire che volevo coccole tutte per me, senza che il ragazzo che me le fa, abbia un' altra donna!" sussultò. "Oh okay" dissi chiedendo scusa. Si avete capito bene le ho chiesto scusa, roba da non credere. "Vaniglia vestiti" le dissi in modo alquanto sgarbato. E con la coda nell'occhio vidi che stava piangendo. Ancora!!!. "Vany tesoro, scusami. Scusami per tutto." le dissi sedendomi sul suo letto, cercando di stringerla in un abbraccio e di averla tutta per me. "Justin, ti prego, non ti scusare per qualcosa che di certo rifarai" disse lei.

Rimasi sconvolto da questa frase, ma lei comunque si accoccolò a me. La rinchiusi nelle mie braccia possenti, e lei rimase lì, senza aprire bocca. "Tesoro ci vestiamo?" le chiesi dolcemente, "Okay" rispose lei. "Che ti metti? Quel vestito rosso di Valentino che mi piace tanto vederti indosso?" risi. Ma lei era ancora lì, assorta nei suoi pensieri, e per farmi ascoltare, dovetti ripetere la frase una seconda volta. "Oh si si scusa, va bene." disse lei con un tono svogliato. Presi il vestito rosso fuoco con diamanti dall'armadio, e successivamente presi anche lei. Andammo in bagno. "Ma stai qui con me mentre lo metto?" chiese lei. "Beh se vuoi si" dissi con un sorriso sulle labbra. "Okay" disse lei sempre svogliata. Come se fosse giù di morale. "Ecco togliti questi" indicai la sua canotta grigia e i suoi leggings. Se li sfilò e rimase in intimo davanti a me. Però quello era un vestito monospalla e gli dissi di togliere anche il reggiseno per non stonare, con esso. Lei annuì e se lo tolse. Rimase semi nuda davanti a me. Nel vederla cosi, mi si scatenarono tutti gli ormoni che avevo in corpo, e di solito lei, faceva di tutto per nascondersi e non sembrare 'nuda' sotto i miei occhi, ma non quel giorno. No. Lei rimase lì ferma senza dire niente di niente.

×∂αωи× [Justin Bieber]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora