Stavamo
seduti su un muretto
con le gambe a penzoloni
a fumare sigarette spente
e sotto c'era tutto
e sotto solo il vuoto
e sotto una città
spenta e addormentata
sulla quale lanciavamo
cenere e rimpianti.
Guardavamo le stelle
e ad un tratto hai detto
che non ti mancava niente
che però mancavo io.
E quando ti ho chiesto
come fosse possibile
hai risposto cantando
una canzone di De Andrè
che non conoscevo.
Stavamo
sdraiati sul tuo letto
con i piedi sul cuscino
tra le mani un libro
e la testa altrove.
Guardavamo insieme
le stelle finte
attaccate sul soffitto
e ad un tratto hai detto
che ti mancava tutto
che però bastavo io.
Stavamo
ovunque
io e te.
Guardavamo le stelle
che avevi disegnato
su un foglio di carta
e ad un tratto hai detto
che per sempre
ci saremmo stati.