E quando sarai addormentata
con le braccia lungo i fianchi
i capelli arruffati sul cuscino
e la bocca incurvata in un sorriso,
mi siederò ai tuoi piedi
e scriverò per te
sei poesie,
sopra un quaderno ingiallito.
Una sui tuoi occhi,
una sui tuoi passi,
una sui in dischi in vinile
che tappezzano la stanza.
Una sui tuoi baci,
una sui tuoi sogni,
una sulla luce
che traspare dalla tua pelle bianca.
Ed ognuna sarà nuova,
ed ognuna sarà in rima,
ed ognuna avrà il profumo
dei tuoi capelli lunghi.
E scriverò per te
sei poesie
sul mare e sulla sabbia,
ed ogni volta che le leggerò
sentirò la tua voce
flebile e sicura,
che mi dice di non leggerle.
Scriverò per te
sei poesie
nascoste e segrete
e le custodirò per te
tra le pagine
di un libro dimenticato.
E non ci sarà bisogno di ritrovarle,
non ci sarà bisogno di riscriverle,
mi basterà guardarti,
per ricordarle a memoria.
E saranno impresse nei tuoi occhi,
saranno impresse nei tuoi baci,
e, forse,
non dovrei neanche comporle,
perché tu,
tu sei poesie.