Sangue in rete - I Parte

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Protagonista: Andrea, 21 anni, Roma.

Iniziai a navigare nel dark web per pura curiosità, una volta venuto a conoscienza del metodo per entrarci. Inizialmente credevo si trattasse di un'impresa impossibile, che vi potessero accedere solamente gli informatici più esperti o addirittura che fosse necessario l'hacking.
Fu solo qualche anno fa che scoprii che per visitare la maggioranza dei siti dell'internet nascosto occorreva di base un semplice browser chiamato "Tor", ed un programma VPN che ti permettesse di restare nell'anonimato. La questione più complessa da allora divenne dove trovare i link adatti, venire a conoscenza dei siti che potevano più interessarmi. Nel "web sepolto" viene scaraventata tutta quella parte di "intrattenimento" censurata alla massa, considerata perversa, malata, pericolosa e/o illegale: la maggior parte delle pagine pornografiche lì dentro raffigurano atti di pedofilia o necrofilia, molti portali sono riempiti di immagini gore, e sono particolarmente ricercati i video di orrore reale come ad esempio le riprese di morti o stragi realmente avvenute.
Tuttavia esistono anche pagine legali ed interessanti da guardare, come documentazioni pseudo-scientifiche, argomentazioni pseudo-complottistiche, stream radio gratuiti, ottimi provider di ricerca o forum anonimi di incontro.
Le persone comuni che decidono di visitare questa oscura parte di internet lo fanno generalmente o per visitare la sezione "legale", o per il gusto di impressionarsi andando oltre i limiti convenzionali, o... Per comprare erba. Esattamente, il commercio di droga online è presente in larga parte e riscuote un discreto successo, soprattutto per quanto riguarda le droghe leggere. Era proprio quello il mio intento iniziale circa un mese fa, acquistare merce. Mi recai su un sito di cui avevo trovato l'indirizzo grazie ad una rapida ricerca su Google, considerato "affidabile" da molti: dealingwithdrugs.onion. Appena entrato trovai una sorta di "vetrina" di diverse droghe in differenti quantità e qualità, con il loro relativo prezzo scritto a lato, e mi soffermai per qualche minuto a consultarle. La pecca di quel sito era che richiedeva necessariamente la registrazione affinché qualcuno potesse usufruirne: ne valeva la pena o no? Avevo già navigato varie volte nel dark web ma mai mi ero registrato in qualche piattaforma prima d'ora, anche perché mi era sempre stato consigliato di di limitarmi ad utilizzare il Tor Browser per pura esplorazione, senza interagire in alcun modo con altre persone. Ma questa volta mi serviva della marijuana ed un modo per comprarla senza che nessuno lo potesse scoprire. In quei giorni i miei genitori erano fuori di casa ed avevano prenotato un weekend di vacanza per due nei pressi di Sevilla, e pochi giorni dopo ci sarebbe stato un party a casa mia con amici ed amiche, per il quale avrei voluto portare qualche canna.
Procedetti così con la registrazione al sito e comprai la roba effettuando il pagamento in bitcoin, ma subito dopo aver completato l'acquisto lo schermo del mio computer si annerì per qualche secondo. Comparve infine la seguente scritta: "Join or Leave?".
Faticai a capire ciò che stava accadendo allo schermo del mio pc, quindi esitai qualche secondo. Compresi la situazione in cui mi trovavo poco più tardi, quando più in basso vidi un'altra scritta decisamente più impressionante: "Red Room 1313".
Preso dal panico cliccai immediatamente su "Leave", in modo da chiudere la finestra che si era appena aperta apparentemente dal nulla, e che a giudicare dal titolo consisteva in una RED ROOM, nonché in una delle cosiddette "stanze delle torture". Le red room sono spazi del web illegali in cui verrebbero ripresi in diretta degli individui mentre vengono torturati a morte, anche se dicono che la maggior parte di esse siano semplici truffe: ti chiedono di pagare una quota di accesso per poter vedere persone torturate dal vivo, ma alla fine non mostrano nulla del genere. La cosa che tuttavia mi sorprese e mi lasciò incredulo è il modo in cui questa pagina si aprì contro la mia volontà, o meglio mentre io mi trovavo su un sito che nulla aveva a che fare con tutto ciò.
Le porzioni di Marijuana, comunque, mi arrivarono l'indomani in un pacco via posta.
Il giorno del party invitai una decina di amici a casa mia, rassicurandoli tutti sull'assenza dei miei genitori per tutto il fine settimana. Appena mostrai loro la marijuana di cui mi ero rifornito, estasiati vollero tutti sapere in che modo riuscii a reperirla nel dark web: mi chiesero quindi se poteva essere pericoloso o meno acquistarla in quei posti, ed insistettero pretendendo che gli mostrassi come l'ho ottenuta.
Accesi così il computer per illustrargli ciò che avevo fatto, recandomi sul medesimo sito, ma questa volta sul mio pc apparve un video a schermo intero che non riuscivo in nessun modo a togliere. Una ragazza della compagnia mi chiese che cazzo stesse succedendo, ma non seppi minimamente che parole usare per risponderle. A questo punto stavo per scollegare letteralmente la presa per spegnere il dispositivo, quando mi accorsi finalmente del contenuto del video: due signori di mezza età erano seduti su due sedie, entrambi imbavagliati e col volto coperto. Incominciò un macabro spettacolo dal momento in cui entrarono altre due persone, anch'esse mascherate, ma con in mano delle armi da taglio: uno di loro impugnava una motosega mentre l'altro un machete. L'uomo con la motosega tagliò mezza gamba ad una delle due vittime, mentre all'altra, apparentemente una donna, vennero amputate due dita ad entrambe le mani. Si vedeva il sangue dei loro corpi schizzare ovunque ed i due maniaci, indifferenti, proseguivano con le torture.
I due soggetti tolsero quindi la maschera agli individui seduti... Erano mio padre e mia madre.

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