What If? [FANFICTION DI HARRY POTTER]

7.

Ron si smaterializzò dentro la camera delle necessità. Harry si trovava esattamente lì dentro e aveva appena stovato il diadema

"Expelliarmus" urlò ron, e il diadema gli cadde dalle mani.

"Ron..." disse Harry.

"Tu! Non ti bastava la fama è?" urlò Ron avvicinandosi ad Harry a passi ampi.

"Non ti bastava essere Il Prescelto?! Il salvatore del mondo magico?! Colui-che-è-sopravvissuto?! Non ti bastava?!"

"Io non-" ma non fece in tempo a finire la frase che Ron lo precedette.

"Non dire cazzate! Tu sei Harry Potter. Tutti, da quando hai messo piede qui dentro, parlavano di te! Io ero soltanto Il-migliore-amico-di-Harry-Potter"

Ron era furioso da quando aveva conosciuto Harry si sentiva sempre inferiore. Come se lui non valesse niente o venisse calcolato solo perché era amico di Harry. E da quando Hermione lo aveva baciato quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Ed ora Ron si sfogava contro di lui.

"Non ti bastava tutto questo!? NO! Ti serviva anche la ragazza che il tuo migliore amico amava! Tu dovevi essere sempre più in alto degli altri" Ron iniziò a lanciare incantesimi a raffiche ed Harry cercava di proteggersi.

Harry sapeva che Ron si sentiva così e non voleva. cercava sempre di non farlo sentire inferiore a lui perché Harry non avrebbe mai desiderato di essere un bambino sopravvissuto o qualcun altro. Harry voleva solo essere se stesso: un ragazzo normale, con una famiglia, che per le vacanze va a casa sua e gioca con il suo cane, o che non deve preoccuparsi di salvare il mondo. Harry voleva essere solo Harry. Ron non era la seconda scelta, e non doveva sentirsi inferiore a nessuno. Ron era speciale ed unico nel suo genere.

Hermione...le cose tra loro due erano sfuggite di mano da quella sera nella tenda, ma non avrebbe mai voluto fare un torto al suo migliore amico. Anche se i sentimenti per lei erano forti ogni secondo di più da quando si erano dichiarati. Harry non voleva mancare di rispetto a nessuno, nemmeno a Ron.

"Secondo te io ho voluto tutto questo!?" ora era Harry a lanciare colpi verso di Ron, non forti come i suoi.

"Secondo te io ho desiderato fama e ambizioni!? Secondo te io ho desiderato non avere una famiglia!? Non è stata colpa mia se Voldemort non è riuscito ad uccidermi"

"Io ti o sempre invidiato per la tua vita! Avere una famiglia che ti fa regali di Natale, che quando ti senti solo è sempre pronta a confortarti, che ti sveglia il mattino dandoti il buongiorno. Pensi che non abbia mai desiderato una famiglia come la tua!?" Harry aveva gli occhi lucidi e continuava a prendere colpi da Ron.

"Bugie!"

"Ti ricordi quando da piccolo rimanevo a fissare lo specchio delle Emarb per ore ed ore. Lo facevo perché volevo rivedere la mia famiglia, volevo solo stare con loro. La fama e la gloria non ti danno una famiglia o degli amici." continuò lui.

"E invece Hermione!? Non ti andava giù che io avessi anche lei!" urlò Ron mentre si fermava con gli incantesimi.

"Hermione è stato un'imprevisto, non pensavo che provassi dei sentimenti tanto forti per lei. Sapevo quello che tu provavi ma l'ho baciata comunque, e mi dispiace per questo. Ma si deve andare avanti! E passare al lato oscuro non fa bene!" A sentire quelle parole Ron corse con tutta la rabbia verso Harry e gli puntò la bacchetta in faccia mentre lui non opponeva resistenza. Capì che Harry ed Hermione erano molto simili in certi aspetti. Hermione quando voleva una risata andava da lui, si. Ma quando voleva un'abbraccio, o quando si sentiva sola andava da Harry. Harry era la persona giusta per lei. Era difficile ammetterlo ma era così. Dal primo giorno in cui si sono incontrati erano stati molto uniti, e non come migliori amici. Ron all'inizio si rifiutava di crederlo ma era così. Non sarebbe mai stato abbastanza per Hermione. aveva finalmente aperto gli occhi e aveva capito che erano fatti l'uno per l'altra.