Harry ed Hermione arrivarono di fronte alla porta della camera dei segreti: un portone di pietra a forma di cerchio con disegnati dei serpenti.
"Oh no, foglio farlo io" disse Hermione tutta convinta
"Ma tu non-" iniziò Harry ma lei lo precedette
"Apriti!" disse lei in Serpentese e Harry rimase stupito quando vide la porta aprirsi.
"Parli nel sonno. Non lo sapevi?" disse Hermione per spiegare come mai riusciva a parlare il Serpentese.
"No, certo che no" disse lui perplesso.
Dopo aver percorso il corridoio che conduceva allo scheletro del Basilisco Harry si avvicinò e prese un paio di denti. A lui tutto ciò era molto famigliare: gli ricordava quando da piccolo aveva visto per la prima volta Tom e dovette affrontarlo con un serpente enorme alle calcagna. Gli ricordò anche di Fanny che lo soccorse e accecò il Basilisco. Ora che gli veniva in mente, dalla morte di Silente, la fenice non si faceva più vedere da quelle parti.
"Tutto bene?" gli chiese Hermione vedendo che era perso nei suoi pensieri.
"Si si, tutto ok" disse disinvolto e si avviò verso la porta.
Hermione non sapeva come si sentiva Harry, ma sapeva che non era una bella sensazione: avere il peso del mondo magico sulle spalle. Harry pensava che fosse tutta colpa sua, e che avrebbe dovuto fermare prima Voldemort. Che non era giusto che tutte quelle persone fossero morte per lui e lui non lo avrebbe mai voluto. Hermione sapeva che pensava tutte queste cose ma non era così, non era colpa sua se Tom Riddle aveva deciso di passare al lato oscuro e le persone non morivano per lui come se fosse una sorta di obbligo, anzi, lo facevano perché gli volevano bene e non lo avrebbero mai abbandonato, a partire dai suoi genitori. E per quanto Harry odiasse tutto ciò sapeva di non avere il controllo su queste morti.
Dopo aver preso il dente Harry ed Hermione arrivarono di corsa sulle scale mentre i Mangiamorte iniziarono ad attaccare le persone, lanciarono un paio di incantesimi finché videro Neville.
"Neville! Stai bene?" chiese Harry
"Mai stato meglio! sento di poter sputare fuoco" disse lui tutto eccitato.
"Non hai visto Luna vero?" chiese lui
"Luna?" chiese Hermione
"Sono pazzo di lei! Sarà meglio che glielo dica visto che forse moriremo entro l'alba!" disse Neville un'attimo prima di scappare via a cercarla.
Questa si che era una svolta! Qualcosa di positivo accadde durante la battaglia: Neville che trovava il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti per Luna.
All'udire di quelle parole Harry ed Hermione si guardarono prima di darsi un bacio passionale ma dolce e separarsi. Harry andò alla ricerca del diadema di Corvonero mentre Hermione combatteva i Mangiamorte insieme ai compagni.
Intanto Ron era riuscito ad entrare nel castello e nero di rabbia si dirigeva verso Hermione, che stava combattendo i Mangiamorte lanciando incantesimi in ogni direzione.
"Stupeficium" urlò lui e lei finì spinta dentro una stanza, che si chiuse subito dopo che Ron entrò. Hermione, nella caduta aveva sbattuto contro qualcosa di appuntito e si era tagliata l'avambraccio.
"Ron..."
"Zitta!" iniziò lui.
"Come osi parlarmi ancora dopo quello che mi hai fatto?!"
"io..."
"Io mi fidavo di te! io ti amavo! E tu mi tradisci con il mio migliore amico!?"
"Mi dispiace..." Hermione piangeva
"Non me ne faccio niente delle tue stupide scuse! Eravamo amici!" e le tirò un'incantesimo che lei riuscì a parare.
"Sudicia Sanguesporco" Disse Ron nel modo più dispregiativo che riusciva a fare. Hermione a quel punto si alzò in in piedi con il braccio dolorante.
"Basta! Mi dispiace che tu non riesca a capire! E mi dispiace di averti ferito. Ma i sentimenti non si possono controllare!" disse mentre bloccava raffiche di colpi.
"Quel bacio è stato un'errore, ma mi ha aperto gli occhi. Tu meriti di meglio!" Anche Ron piangeva.
"IO VOLEVO TE!" disse lui e la colpì così forte che cadde all'indietro con il braccio sanguinante.
"Sai perché ci siamo baciati!? A causa tua! Sei tu che te ne sei andato abbandonandoci! Eri nostro amico e ci hai lasciati!" iniziò mentre Ron si fermava con la bacchetta.
"Quindi devo ringraziarti, perché ora so chi amo davvero. Ma è il momento di andare avanti! E passare al lato oscuro non fa bene."
"Basta!" e continuò a lanciare incantesimi.
"Ucciderci non ti aiuterà a fermare quel dolore che hai dentro. Solo il tempo lo potrà guarire!" Hermione si stava avvicinando a lui.
"Fermati!" ma non lo faceva.
"Io vedo del buono in te, anche sotto tutta questa rabbia e questo odio so che sei una persona buona..." ma prima che Hermione lo toccasse si smaterializzò.
Hermione lo sapeva, sapeva che c'era del buono il Ron. Anche dopo quello che le aveva fatto. Ron era sempre stato un punto di luce. Quando lo vedevi c'era qualcosa nei suoi occhi, nel suo sorriso, come se fosse un luccichio, che trasmetteva amore e gioia. Ron era come una stella in un celo buio: il suo sorriso, la sua risata, tutto di Ron era contagioso. Non c'era da meravigliarsi se era il più scemo del gruppo. Ed era questo che lo rendeva speciale. Trovava sempre il lato positivo su ogni persona e situazione, anche quando tutto sembrava perduto. Era orribile pensare che ad aver spento quella luce fossero stati i propri migliori amici. Commettendo un'errore, che per quanto sbagliato, era anche tanto giusto. Hermione si sentiva in colpa per aver spento quel luccichio dai suoi occhi. Ora c'era solo odio su odio provocato dall'amarezza di aver perso la donna che amava. Ma sapeva che il Ron che aveva conosciuto da piccola, che aveva imparato ad apprezzare così com'era esisteva ancora. Lo aveva capito dal fatto che non l'avesse uccisa. Si sentiva così tanto in colpa che rimase lì, in quella stanza, per circa un'ora a piangere. Per aver ucciso la gioia e la felicità del suo più caro amico. Ma con la consapevolezza che non tutto era perduto. E fu quello che la fece rialzare: la speranza che Ron potesse tornare felice e positivo come un tempo. Così andò a cercare Harry per dirgli di andare a salvarlo dal più grande errore della sua vita.
STAI LEGGENDO
What If? [FANFICTION DI HARRY POTTER]
Fiksi PenggemarCosa sarebbe successo se Hermione avesse scelto Harry? Se in quella tenda, mentre ballavano, avrebbe ceduto alla tentazione? What if significa: e se?; un mondo parallelo in cui qualcosa sarebbe potuta accadere ma non è accaduta. Leggendo questa sto...