Say My Name

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Wooyoung

Sono davanti agli altri e cerco di attraversare la folla. Continuo ad avanzare per uscire dal mercato e trovare la biblioteca ma poi dietro di me sento Mingi urlare ad alta voce per farsi sentire da tutti "HEY! FERMATE QUELLA RAGAZZA! È UNA LADRA!"
Mi giro per guardare il gruppo. Yeosang si sta controllando la cintura e lo vedo scuotere la testa con disappunto. Mingi invece continua a urlare e cerca di spingersi in mezzo alla gente per seguire questa 'ladra' ma Yeosang lo ferma "Lascia perdere. Ormai si sarà dispersa in mezzo alla folla"
"Ma ci ha appena derubato! Non possiamo non ignorare il fatto!" gli grida indietro. I due continuano a discutere e decido di guardare la folla per cercare qualcuno di sospetto ma tutto qui è movimentato e di sicuro, come Yeosang ha detto, la ladra sarà ormai scappata.
"Fortunatamente non ho messo molte monete d'oro e ne abbiamo ancora molte dentro il baule nella cabina del capitano" continua Yeosang cercando di calmare Mingi e poi continua "Da adesso cercheremo di fare più attenzione"
"Okay allora procediamo" dice Hongjoong e continuiamo finché non usciamo dal mercato.

Davanti a noi ci sono altri edifici che rispetto a quelli al porto sono più puliti e alti. Credo che questa zona della città che è in salita sia abitata e frequentata dalle persone più ricche e prestigiose. Stiamo per salire la via principale ma due uomini vestiti con un'uniforme rossa e bianca ed entrambi muniti di fucile ci bloccano. Uno di loro ci chiede "Chi siete e qual è il vostro fine in questa parte di città?"
"Siamo dei viaggiatori appena arrivati e vorremmo visitare la biblioteca" risponde Hongjoong.
"Viaggiatori eh?" dice la seconda guardia ridendo "Beh non vi abbiamo mai visto e sembrate innocui perciò vi lasceremo passare ma se causerete qualche problema non la passerete liscia"
"Abbiamo capito il messaggio. Grazie per la vostra cordialità" dice Hongjoong e li supera. Tutti noi lo seguiamo dietro. Appena siamo fuori dalla loro portata dico "Wow hyung sono davvero impressionato! Per un istante mi hai fatto paura!"
"Ho solamente detto la verità. Sbrighiamoci questo luogo non mi piace affatto" mi risponde.
"Perché non hai detto loro che siamo dei pirati? Dopotutto lo siamo giusto?" chiede Seonghwa.
"Qualcosa mi dice che qui i pirati anche se sono tanti non sono visti di buon occhio" risponde il nostro capitano.
Lo guardo perplesso ma rimango in silenzio e continuiamo a camminare.

Vedo una strada in lontanaza dove ci sono diverse boutiques e ristoranti. Yeosang ce la indica dicendoci che la direzione è giusta e decidiamo di passarci per raggiungere la biblioteca. Le persone qui sono vestite in modo elegante e con accessori cosi scintillanti che risplendono. Molte di loro ci ignorano, altri invece ci guardano curiosi. Forse non sono abituati a vedere degli estranei vestiti da pirati in questa parte di città. Non posso fare a meno di notare le differenze tra queste due parti. Giù nel porto e nel mercato tutto era così caotico e le persone si spingevano e urlavano tra di loro. Qui invece tutto è calmo e ordinato e tutti sembrano in armonia tra di loro.
"Eccola! Finalmente siamo arrivati!" dice Yeosang indicando un edificio a due piani. Lo guardo stupito perché è completamente rivestita da edera, solo le finestre e la grossa porta in legno sono salve dalla pianta. Inoltre noto la cupola vetrata in alto. Immagino la biblioteca non sia frequentata da molte persone se l'hanno lasciata in queste condizioni. Do un ultimo sguardo alla cupola e al cielo. Il sole è ancora in alto ma ormai non dovrebbe mancare molto al tramonto. Penso sia meglio fare in fretta per tornare subito alla nave da San e Yunho.

All'interno la biblioteca è immensa. Un grandissimo corridoio centrale riempie la sala e nei due lati, a destra e a sinistra, vedo vari archi che portano ad altri corridoi con innumerevoli scaffali. Vedo il secondo piano. Anche lì gli archi sono alti e gli scaffali sono tutti pieni. E poi guardo il soffitto. La cupola fa entrare i raggi del sole che riempiono tutto il corridoio e un'ala della biblioteca.
"Da dove cominciamo?" chiede Jongho.
"Ci sarà il bibliotecario. Chiediamo a lui" risponde Yeosang e iniziamo ad attraversare il corridoio. Vedo che da una parte ci sono dei tavoli dove penso si possa leggere in tutta tranquillità. Poi ne vedo alcuni sparsi per il corridoio e appena mi avvicino ad uno di essi vedo che è vetrata. Ci sono delle pergamene e pagine di alcuni libri aperti. Non riesco a capire la scrittura e perciò li ignoro e vado avanti.
In fondo al corridoio troviamo una scrivania. Un signore è seduto sulla sedia e sta leggendo. Le sopracciglie sono corrugate dalla concentrazione e non nota per niente la nostra presenza anche quando gli stiamo davanti. Ha i capelli castani ma noto qualche capello bianco spuntare. Gli occhiali da vista sono sulla punta del naso e i suoi occhi marroni sono fissi sulle pagine.
"Ci scusi" dice Seonghwa. Nessuna risposta. Seonghwa si schiarisce la voce e riprova. "Ci scusi" dice a voce più alta. Niente. È possibile che sia sordo o qualcosa del genere. Mi faccio avanti.
"Ci penso io" dico. Alzo le mani e le faccio sbattere con forza contro la scrivania e urlo "CI SCUSI. VORREMMO UN'INFORMAZIONE" penso abbia funzionato perché lo vedo sobbalzare e alzare lo sguardo verso il mio. I suoi occhi sono spaventati. Mi scappa un sorriso per la sua reazione e dietro di me sento gli altri cercare di trattenere le loro risate. Appena il nostro bibliotecario si riprende mi guarda con sguardo minaccioso e ci chiede "Chi siete e cosa volete?"
"Siamo dei viaggiatori e stiamo cercando un luogo" dico.
"Allora di mappe ne avrete di sicuro tante. Qui non siete i benvenuti perciò andatevene" dice.
"Senta, mi dispiace averla spaventata ma ho davvero la necessità di trovare questo luogo" continuo e lo guardo dritto negli occhi.
"Pirati eh? Che tipo di tesoro state cercando che non riuscite a trovarla nelle vostre mappe?"
"Non stiamo cercando nessun tesoro, solo un luogo" dice Hongjoong.
"E vediamo, come si chiama questo luogo?" chiede.
"Cascata Lunare" risponde Yeosang avvicinandosi alla scrivania.
Osservo con attenzione il bibliotecario. Sembra perplesso come se non avesse mai sentito questo nome. Do un'occhiata a Yeosang. Sembra nervoso vedo i suoi palmi chiusi in due pugni. Questo nome. La Cascata Lunare. È l'unica cosa certa che sappiamo che potrà farci risvegliare. Sembra che il tempo si sia fermato. Il bibliotecario è ancora sulla sua sedia a pensare. Tutti noi immobili davanti a lui ad aspettare. Improvvisamente si alza e lo vediamo scomparire dietro un corridoio.

Quando ritorna ha con sè una pila di diversi libri e li poggia sulla scrivania. Leggo il titolo del primo libro. Luoghi mitici e leggendari. Quindi anche per le persone di questo mondo la Cascata Lunare non esiste realmente. Il bibliotecario si siede di nuovo sulla sua sedia e inizia a sfogliare i libri. Rimaniamo ancora lì in silenzio ad aspettare e guardo la cupola. La luce sta cambiando, segno che ormai il sole sta tramontando. Quando penso siano passati interminabili minuti lo sentiamo esclamare "Ah ecco! Allora qualcosa c'era!" e gira il libro dalla nostra parte. Leggo il paragrafo.

La Cascata Lunare si trova su Crescent Peak ed è conosciuta come il portale tra i due mondi. Bevendo le sue acque ci si ritrova in un'altra dimensione diversa dalla nostra. Dove sia situata è ancora sconosciuta ma le leggende dicono che bisogna seguire la luna per trovarla. Tuttavia chi è riuscito a raggiungerla poi è ritornato non ricordando di esserci mai stato facendo modo si che la sua segretezza rimanesse tale fino ad adesso.

Cos'è e dov'è questa Crescent Peak? Seguire la luna? In che senso? Adesso abbiamo più perplessità e domande di prima. Come è possibile che tra tutti questi libri queste siano le uniche informazioni che ci siano?
"Questo non è abbastanza per farci trovare la cascata" dice Jongho al bibliotecario.
"Mi dispiace giovanotti ma questo è tutto ciò che ho trovato! Ho passato tutta la mia vita qui dentro e questo" dice indicando il libro "è l'unica cosa che posso offrirvi. Onestamente non ho mai sentito di questa cascata ma il suo nome mi era familiare"
"Come procediamo adesso?" chiede Mingi e continua "Ci mettiamo di nuovo in marcia e seguiamo la luna per davvero?"
"Ah si! C'è un'anziana che vive giù al porto di fronte a questa locanda" dice il bibliotecario scrivendo un appunto su un foglio "È un'esperta in leggende e tutti laggiù la ritengono una veggente. Forse saprà dirvi di più" e mi porge il bigliettino e leggo il nome della locanda.
Puerta del Sol.
"La ringraziamo davvero per la sua disponibilità" dice il capitano e fa un mezzo inchino.
"Grazie" diciamo noi altri in coro e lo imitiamo.
Sentiamo lui ridere e dire "Per essere dei pirati siete dei ragazzi davvero per bene! Spero riuscirete a trovare la vostra meta allora!"
Lo salutiamo e ci dirigiamo verso l'uscita per andare verso la locanda. Il corridoio è quasi interamente scuro. La luce dalla cupola è debole e quando usciamo è quasi notte. Da qui riesco a vedere il mare e l'orizzonte. Il sole che sta pian piano scomparendo e andiamo verso il porto.

Sono in mezzo al gruppo e vedo Jongho e Mingi davanti guardare ogni singola insegna fuori i vari locali per cercare quella giusta. Adesso che si sta facendo notte l'atmosfera è cambiata. Quando abbiamo attraversato il mercato la folla era scomparsa. I vari commercianti stavano chiudendo le loro bancarelle e l'aria era cupa. Le urla di prima sono state sostituite dal silenzio. Riuscivo a sentire ogni singolo nostro passo sul duro pavimento in pietra. Invece le vie che stiamo attraversando sono rimaste vive come prima. Dalle osterie e le locande si vedono le luci accese per invitare i clienti e le loro voci si sentono ovunque.
"Non capisco come mai nessuno si lamenta di tutto questo. Intendo dire non è disturbo della quiete pubblica?" chiede Seonghwa.
"Si vede che qui intendono disturbo in maniera diversa dalla nostra" risponde Yeosang e continuiamo.
"Eccola la vedo! Puerta del Sol" urla Jongho andandoci e gli altri lo seguono. Sto per andare anche io quando vedo che Mingi è fermo e sta fissando un vicolo. Poi lo vedo correre in quella direzione.
"Mingi! Hey! Dove stai andando?" gli urlo. Non mi sente e continua a correre e poi lo vedo scomparire. Corro per avvisare gli altri.
"Ragazzi aspettate!" si girano tutti verso di me.
"Dov'è Mingi?" chiede Jongho.
"È andato dietro quel vicolo e non so il perché" dico indicandolo.
Corriamo tutti per raggiungerlo e quando ci arriviamo cerco di trattenere il fiato per non urlare.

Il vicolo è scuro e la luce di una casa e delle stelle lo illuminano appena ma vedo la scena davanti a me.
Mingi è contro il muro e davanti a lui c'è una figura più piccola. Una ragazza. L'unica cosa che vedo sono la sua treccia legata con una bandana e le ciocche colorate. Ma quello che mi spaventa è ciò che tiene in mano.

Un pugnale puntato dritto nella gola di Mingi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 26, 2020 ⏰

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