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Ciao a tutti!! Grazie mille per essere qui a leggere anche questa seconda OS!! Anche in questo caso mi sono ispirata ad un episodio realmente successo nel 2013 che si trova anche su yotube, ovviamente poi lasciando vagare la mia fantasia.. Ancora grazie a tutti!! :) 


Febbraio 2013, 4CC (Four Continents Championships)

= Campionati dei quattro continenti
Giappone


Tessa e Scott si scambiarono un'occhiata, pronti ad entrare nella pista di pattinaggio per la loro esibizione. A minuti i loro nomi sarebbero risuonati nel palazzetto che li ospitava, ad Osaka. Si erano scaldati, avevano consultato i loro allenatori, Marina e Johnny, per gli ultimi suggerimenti pre performance, ma mancava una componente fondamentale nella loro routine: ciò che permetteva ad entrambi di raggiungere la massima calma nei momenti concitati e di nervosismo che precedevano una competizione, il modo con cui ricordavano l'un l'altra di essere soli da quel momento in poi, e che avrebbero danzato sul ghiaccio unicamente per il partner; Scott per Tessa. Tessa per Scott.
Il loro abbraccio.
Sincronizzare i loro respiri e i loro cuori permetteva ad entrambi di essere presenti, concentrati e sereni come nessun altro rituale o superstizione avrebbero mai potuto renderli.
Ormai le telecamere affamate di gossip e a conoscenza del loro momento, si concentravano su di loro così da non perdere nessuno di questi istanti tra i pattinatori, ma ai due non importava. Lo sentivano un attimo loro, soltanto loro. E lo era davvero.
Come sempre accadeva, i ragazzi si avvicinarono senza parlare, e Scott avvolse la sua partner tra le braccia. Si strinsero forte, respirando profondamente, ad occhi chiusi, bloccando fuori dalla loro bolla il vociare della gente, le grida dei loro fans, i commenti degli avversari e degli allenatori.
Quando il ragazzo stava per staccarsi, ponendo fine al loro momento, la sua partner lo strinse ancora a sè, avendo bisogno di sentirlo accanto per qualche altro secondo. Scott l'abbracciò subito, ma lei potè percepire la sua espressione interrogativa senza nemmeno vederla; la verità era che Tessa si sentiva nervosa e molto agitata per quell'esibizione, e siccome solo la vicinanza del suo partner poteva tranquillizzarla, non era ancora pronta a lasciarlo andare.
La Free Dance prevista per quella stagione e coreografata dai loro coach era estremamente sensuale; una rivisitazione più moderna e contemporanea di una musica utilizzata molto spesso nel pattinaggio di figura, quindi già vista: la Carmen di Bizet.
La protagonista interpretata da Tessa nel loro programma era davvero passionale, impetuosa, ed estremamente sensuale così come l'intera performance, e sebbene l'atleta professionista e l'ottima interprete che era facevano si che si calasse nella parte alla perfezione, la ragazza era leggermente in ansia.
Più di tutto, la spaventava il dolore alle gambe che l'aveva costretta a subire due interventi in passato per poter continuare a pattinare e che era tornato da qualche settimana, ed ignorarlo era sempre più difficile. Aveva combattuto tanto e per molti anni contro quel dolore, e la possibilità di dover affrontare un'altra operazione la spaventava, anche se ciò che veramente la terrorizzava era l'idea di doversi ritirare dal pattinaggio di figura, e di non poter più quindi danzare sul ghiaccio con quel ragazzo meraviglioso, che fin da subito era diventato il suo punto di riferimento, il suo faro nella notte.
Era un pensiero che non riusciva nemmeno a concepire.
Scott, che la conosceva meglio di chiunque altro dopo tutti quegli anni fianco a fianco e dopo essere cresciuti insieme, e che era una delle poche persone a sapere che quel dolore che la perseguitava da anni era tornato, capì cosa rendeva la sua partner un po' più nervosa del solito, e non perse tempo a stringerla più forte a se e a sussurrarle ad un orecchio parole di conforto: "Sono qui con te Kiddo*. Sempre. Ricordati. Un passo alla volta. Tu ed Io."
Tessa lo strinse un po' più forte per un attimo e "Grazie" mormorò, sentendosi più tranquilla e rincuorata dalle parole del partner.
Erano pronti, si erano allenati moltissimo, la coreografia era innovativa e splendida, ora dovevano soltanto fare ciò che gli riusciva meglio: danzare insieme, l'uno per l'altra, e lasciare che la loro chimica, il loro incredibile legame, parlasse da sè, come sempre.
Non appena si separarono, Scott prese la mano della ragazza e se la portò alle labbra, dandole un leggerissimo bacio sul dorso, quasi a ribadirle 'sono qui con te. Andrà tutto bene'.

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