Ciao a tutti!! Eccomi con una nuova OS!!
I contenuti che ho trattato sono frutto della mia fantasia, e negli ultimi paragrafi parlo di una tematica delicata!!
Buona lettura e grazie a tutti!!2015
Scott era pensieroso da giorni. Non riusciva a capire quale fosse il problema, perchè si sentisse quasi vuoto, seppur circondato da amici e familiari per la maggior parte della sua giornata.
Nella solitudine della propria casa, si costrinse a riflettere, a pensare a cosa gli mancasse nella sua quotidianità.
E subito, il volto di Tessa comparve nella sua mente, immediatamente seguito dalla pista di pattinaggio. Si alzò improvvisamente dal divano del suo salotto, come se avesse avuto una rivelazione. Ma in realtà, inconsciamente l'aveva sempre saputo.
Doveva chiamare la ragazza, chiederle di incontrarsi e spiegarle così tante cose. Da quando avevano deciso di prendere una pausa dalle competizioni, dopo le Olimpiadi di Sochi e l'argento nonostante delle esibizioni di cui erano stati veramente orgogliosi, si erano concentrati sui Tour con i loro colleghi e amici e le apparizioni in vari eventi e concerti sul ghiaccio, potendo esplorare l'aspetto artistico e d'intrattenimento del loro sport, tanto importanti quanto quello tecnico.
Questo però li aveva portati a vedersi meno frequentemente, non essendo soggetti al calendario molto fitto e poco elastico legato alle competizioni ufficiali: per la prima volta in così tanti anni non avevano un immediato futuro pianificato, già deciso insieme ai loro coach, non avevano diete da seguire, ne allenamenti intensi in palestra affiancati ad intere giornate sulla pista di pattinaggio, a creare coreografie per le loro Short Dance e Free Dance con l'aiuto di Marina e lo staff tecnico che li aveva assistiti per anni.
Inizialmente Scott era stato felice di questa pausa, aveva passato settimane con la sua famiglia e gli amici di una vita, che non riusciva mai a vedere tanto quanto avrebbe voluto, ad Ilderton, ma più il tempo passava, più si rendeva conto che il pattinaggio gli mancava immensamente.
Che Tessa, la sua meravigliosa partner, gli mancava addirittura più dello sport a cui avevano dedicato la loro vita. Quella ragazza era una parte di lui, esattamente come la danza sul ghiaccio. Lei lo rendeva un uomo migliore.
Erano giorni che rifletteva su quanto non si sentisse completamente felice, nonostante avesse ciò che bramava da così tanto tempo: maggiore libertà.
Eppure, realizzò mentre cercava il cellulare per contattare subito la sua T, non si era mai sentito così libero come quando la ragazza era tra le sue braccia e lui la guidava sul ghiaccio, o quando la faceva volteggiare durante le numerose prese che componevano le loro routine.
Gli mancavano gli allenamenti in palestra.
Gli mancavano le ore sul ghiaccio.
Gli mancavano la pressione, lo stress, l'ansia associati alle competizioni ufficiali.
Ma più di tutto, gli mancava creare coreografie e danzare emozioni con Tessa.
La sua T.Senza più dubbi, una volta recuperato il suo cellulare, scorse la rubrica e raggiunse quel soprannome, "Kiddo", con cui aveva salvato la sua partner da quando anni prima durante un allenamento particolarmente intenso gli era sfuggito dalle labbra. La ragazza rispose al terzo squillo, e non appena sentì la sua voce per la prima volta dopo alcuni giorni, il cuore di Scott prese a battere più velocemente, dandogli un'ulteriore conferma di quanto fosse giusto per lui ciò che stava per fare, di quanto solamente quell'idea lo rendesse felice.
Non volendo parlarne a Tessa per telefono, le propose di incontrarsi il giorno successivo, percependo dal tono di voce della ragazza la sua curiosità. Sperò con tutto se stesso che potessero essere in sintonia anche in quella circostanza, così come lo erano stati per diciotto anni di complicità, di sacrifici e tanto amore, l'uno per l'altra e verso quello sport che li aveva resi l'uomo e la donna che erano oggi.
Si accordarono per vedersi a casa della sua partner il giorno dopo, e Scott sentì le farfalle allo stomaco solamente pensando che l'indomani a quell'ora avrebbe già avuto una risposta.Quella consapevolezza non gli permise di dormire molto, ma ciononostante la mattina dopo scattò in piedi molto presto, volendosi fermare da Starbucks a recuperare la loro colazione prima di raggiungere Tessa: conoscendola, sapeva quanto non fosse una persona mattiniera e quanto senza il suo caffè preferito non riuscisse a funzionare la mattina.
Raggiunse il complesso di appartamenti in cui viveva la ragazza, e parcheggiò la sua auto con il cuore in gola; recuperò la colazione e si precipitò alla porta, che la sua partner aprì immediatamente.
Non appena i loro sguardi si incrociarono, il volto di Tessa si aprì in un enorme sorriso, i suoi occhioni verdi così luminosi che Scott se ne sentì quasi abbagliato. Subito, come da quando la conosceva, sentì il proprio corpo reagire istintivamente in risposta al suo, con il suo viso che le riservava quell'espressione particolare, unica, un misto di dolcezza e tenerezza che solo quella ragazza incredibilmente sensibile riusciva a tirargli fuori, da quando era un bambino di nove anni.
Spalancò subito le braccia, invitandola a raggiungerlo e la sua partner si precipitò, capendo al volo, avvolgendo le sue attorno al suo collo, mentre le gambe arrivarono alla vita del ragazzo, stringendolo forte a sè. Scott rispose alla stretta abbracciandola di rimando, un braccio attorno alla vita e l'altro al collo, la sua mano ad accarezzare i capelli che sfuggivano dalla coda alta che la sua partner portava quel giorno.
Rimasero stretti l'uno all'altra per minuti interi, con Tessa che "Mi sei mancato" gli sussurrò.
"Anche tu, Kiddo. Non sai quanto" rispose subito lui, lasciandole un'ultima stretta, prima di staccarsi leggermente e a malincuore da lei e "Ho una proposta da farti.." mormorarle con un grande sorriso sulle labbra.
La sua partner parve ricordarsi in quel momento della misteriosa telefonata di Scott del giorno prima, e di quanto l'avesse incuriosita. "Dimmi tutto, non puoi capire quanto io sia curiosaa!!!" gli sorrise e prendendogli la mano lo condusse al tavolo da pranzo, dove iniziarono a consumare la loro colazione.
Addentando un muffin, il ragazzo fece un respiro profondo, improvvisamente nervoso, e stava per iniziare a parlare quando "Scott.. Sai che puoi dirmi tutto vero? Sono io.." lo interruppe lei, dolce come sempre.
Alzando lo sguardo verso Tessa, la trovò intenta a fissarlo, con un meraviglioso sorriso ad incorniciarle il bellissimo volto, ed un'espressione di apparente calma che sicuramente stava mostrando solo per tranquillizzare lui: si conoscevano meglio di chiunque altro, ed esattamente come lei aveva percepito la sua agitazione prima che lui le rivelasse la sua idea, così il ragazzo sapeva che l'attesa ed il proprio atteggiamento stavano innervosendo anche la sua partner. Ne ebbe la conferma quando notò le mani di lei, che la ragazza aveva stretto in una presa ferrea, un gesto che le aveva visto fare mille volte in varie occasioni, quando una particolare situazione la agitava.
Allungò subito il braccio verso Tessa, prendendo un grosso respiro avvolse la sua mano attorno a quelle della sua partner, e "Se ti chiedessi di tornare a pattinare con me sul ghiaccio e a gareggiare insieme.. Tu cosa risponderesti?" le domandò.
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One Shots
FanficUna serie di OS su due pattinatori straordinari, a mio parere i migliori rappresentanti della danza sul ghiaccio, Scott Moir e Tessa Virtue. Due ragazzi che hanno iniziato a pattinare insieme da giovanissimi, a 7 e 9 anni e che hanno avuto una stra...